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Nuove sfide, nuovi scenari e nuovi modelli per una Sanità che cambia: come creare valore

Roma, 20 Settembre, 2017 | 10:30

REGISTRAZIONE VIDEO DEL CONVEGNO

La storia dei sistemi sanitari è piena di cambiamenti inerenti ai modelli organizzativi e in alcuni periodi si è verificato anche che sussistessero modelli tra loro in contraddizione.

E’ certo che tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni Duemila il sistema salute abbia implementato la sua evoluzione; la trasformazione cruciale è avvenuta nell’ambito delle seguenti cinque tematiche:

1. Macchinari ed apparecchiature di alta tecnologia

2. Farmaci innovativi

3. Apparecchi impiantabili chirurgicamente

4. Procedure e metodi

5. Organizzazione e gestione manageriale

Si parla di una rivoluzione vera e propria perché il cambiamento è avvenuto in un ristretto lasso di tempo costringendo il sistema sanitario mondiale a rimodularsi altrettanto velocemente . Ciò però non è ancora abbastanza perché ora diventa fondamentale rimodulare anche i percorsi diagnostico-terapeutici (PDTA) sui bisogni del paziente, integrando l’assistenza territoriale con quella della rete ospedaliera e inserendo nuovi parametri per la valutazione degli indicatori e dei risultati.

Per sviluppare questo approccio di Sanità centrata sul Valore occorre innanzitutto focalizzarsi sui PDTA che integrino la rete dell’assistenza territoriale (MMG, Ospedali di Comunità, ADI, ecc.) con la rete dell’assistenza ospedaliera elettiva e di emergenza; i percorsi di cura diventano così circoli virtuosi di assistenza continua tra rete ospedaliera e territorio che prende in carico il paziente in maniera continuata e continuativa.

Maya Angelou ha detto, “I’ve learned that people will forget what you said, people will forget what you did, but people will never forget how you made them feel - Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le persone possono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.”

La vera rivoluzione, quella che cambia l’approccio  al sistema Salute, è legata ad una sesta tematica che, alla luce di quanto detto, diventa fondamentale ed è quella che in futuro più farà la differenza in un sistema assistenziale centrato sul Valore: è la Relazione tra i pazienti, le loro famiglie e i professionisti della Salute. Anche la Relazione va strutturata dentro i percorsi di cura e come quest’ultimi va analizzata e valutata.

La parola ricorrente insieme a Medicina centrata sul Valore da ora in poi sarà quindi “Measure, measure, measure” (valutare, valutare, valutare).

Data-driven One Health: conciliare la salute dell’uomo e quella del Pianeta sfruttando i Big Data

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 27 Ottobre, 2021 | 16:45

I rischi per la salute dell’uomo e del Pianeta possono essere affrontati in modo sistemico e trasversale sfruttando la nostra capacità di raccogliere, archiviare ed elaborare dati, con la prospettiva che diventino intelligenza collettiva a supporto delle decisioni. Attualmente però, la disponibilità di grandi quantità di dati (Big Data), prodotti all’interno dei Sistema Sanitari regionali, degli Istituti Zooprofilattici, delle Agenzie per l’ambiente e di tutte le organizzazioni o istituzioni che a vario titolo si occupano di sanità, veterinaria e ambiente viene usata in maniera limitata, sia all’interno dei vari settori che tra un silos e l’altro.

Oltrepassare i limiti presenti non è più rimandabile per sostenere l’evoluzione dei servizi sanitari e per prevenire future pandemie. Lo stesso concetto di One Health promuove lo scambio di conoscenza e il senso di responsabilità (accountability) che dovrebbero derivare da un sistema salute più connesso e trasparente. Le tecnologie disponibili offrono diverse soluzioni per diagnosi, terapia, processi decisionali in area clinica e salute pubblica e potrebbero trovare applicazione nella sorveglianza, combinazione con i Big Data, riorganizzazione degli interventi e dei servizi medico-chirurgici e gestione dei pazienti.

L’Artificial Intelligence e gli algoritmi di predictive analytics permetterebbero di interpretare i fenomeni relativi alla salute dell’uomo e dell’ecosistema a partire dall’analisi di dati provenienti da diverse fonti. In modo analogo, il cosiddetto paradigma “Digital twin” – ovvero la riproduzione digitale e in tempo reale dell’ecosistema fisico-socio-tecnico che riguarda le risorse, i dati e i processi dell’ecosistema di salute nel suo complesso – avvalendosi del ricco patrimonio informativo ad oggi già disponibile, potrebbe consentire un controllo e monitoraggio diffusi sugli asset che compongono il paradigma One Health, fare simulazioni rispetto al alcune variabili rilevanti e intervenire direttamente sugli asset stessi modificandone lo stato. Come si abilita, dunque, un modello One Health Data-driven?

Lo scenario è l’occasione per discutere con opinion leader, ricercatori, decision-maker e policy-maker rispetto all’urgenza del cambio di visione e di come la data governance sia fondamentale per abilitare un nuovo modello di salute interdisciplinare, connessa e predittiva.