Le persone che hanno partecipato

Piero Pelizzaro

Piero Pelizzaro

Piero Pelizzaro   Fondatore di Climalia, prima società italiana di servizi climatici per la resilienza territoriale. Da anni impegnato nella diffusione della resilienza, con attività di formazione ed eventi pubblici. Project Manager per il Comune di Milano sul progetto Milano Sharing Cities, ha collaborato con il   Kyoto Club come esperto di politiche di adattamento ai cambiamenti climatici. Consulente del Ministero dell’Ambiente, Acclimatise UK, AzzeroCO2 e Commissione Europea. Collabora con diverse italiane ed estere tra le quali il RESILIENCE LAB del POLIMI, IUAV, POLITO, UNITO, Erasmus University Rotterdam, è membro della Società Italiana Scienziati per il Clima (SISC) e ResilienceLAB.Nel tempo libero cura una rubrica sulla resilienza per il portale lenius.it 

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Ha partecipato a:

Fare con la tecnologia: tecniche di ripensamento dell’artigianato

Milano, 25 Ottobre, 2017 | 12:00

Per rispondere al bisogno di occupazione, in un contesto in cui le nuove competenze digitali sono di gran lunga più ricercate di quelle cosiddette tradizionali, il Comune di Milano e altre amministrazioni si sono concentrate sul ripensamento dell’artigianato. Per farlo, l’incontro a cui aspirare è quello tra le tecniche di manifattura antica, mescolate a nuovi strumenti di produzione e perfezionamento dei materiali. Inoltre, il ritorno della manifattura in ambito urbano si affianca sempre ad un cambio nel paradigma di produzione. Progettazione da remoto ed una produzione tailor-made grazie ai FabLab: può questo modello di produzione essere funzionale per la progettazione di edifici che sfruttino i giacimenti urbani?

 

Questo incontro prevede l'approfondimento di una esperienza amministrativa locale, in logica reverse engineering. Sarà portata all'attenzione del pubblico un'esperienza considerata come buona pratica, dando la possibilità a tutti i partecipanti di approfondire l'idea dalla sua progettazione alla sua realizzazione concreta, con domande e brevi interventi.

Utilities beni comuni: i Servizi Pubblici Locali tra nuovi modelli e tecnologia

Milano, 25 Ottobre, 2017 | 15:30

 Il settore energetico, insieme a quello idrico, smaltimento rifiuti e trasporti pubblici, concorre al cambio di modello comportamentale nella quotidianità urbana dei singoli cittadini. Gli shared services rappresentano nuovo modello organizzativo sinergico e collaborativo a vantaggio delle alleanze locali e basato su una visione “cittadino-centrica” del ruolo delle amministrazioni locali, orientato allo sviluppo di vere comunità intelligenti. In questo senso la tecnologia diventa fattore abilitante di un nuovo modo di gestire in rete l’amministrazione locale,  che abilità alleanze amministrative a un efficace presidio di quelle funzioni strategiche che nella tradizionale frammentazione istituzionale risultavano penalizzate. Perché questo processo virtuoso si inneschi, sarà necessario un adeguamento tecnologico (infrastrutture, IoT). Quali sono le buone pratiche in tal senso? Quali sinergie tra nuovi modelli di erogazione dei servizi e innovazione tecnologica?

 

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Internet of Things: sperimentazioni di città intelligenti

Milano, 25 Ottobre, 2017 | 09:30

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Il progresso tecnologico ci proietta nella deresponsabilizzazione umana nei confronti di una sempre più crescente presenza di macchine, che interagiscono tra loro per la risoluzione di problemi più o meno complessi. La grande e recentissima novità sta nell’utilizzo, da parte di alcuni territori intelligenti, di questo approccio alla salvaguardia e alla cura dei beni comuni urbani. L’ecosistema urbano si è popolato di una rete digitale capace di connettere i bisogni dei cittadini – mobilità sostenibile, sicurezza sul lavoro, smaltimento rifiuti - e di rispondere a questi garantendo una copertura territoriale che mira a diventare simbolo di evoluzione nazionale in previsione degli obblighi del Piano Triennale dell’Informatica nella PA 2017-2019 che fissa – tra gli altri - il principio che i risparmi generati siano utilizzati dalle amministrazioni prioritariamente per investimenti in materia di innovazione tecnologica.

L’economia circolare e l’uso efficiente delle piattaforme per la sharing economy

Roma, 24 Maggio, 2018 | 09:30

Progredire verso un’economia circolare costituisce uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, lanciati dall’ONU nel 2015. Meno consumo e più riciclo è una delle principali sfide del futuro, inclusa nell’obiettivo 12 - Consumo e produzione responsabili. L'economia circolare, promossa dalle Nazioni Unite e dall'Unione europea, segna il passaggio da un modello lineare di produzione a un modello circolare e consiste nell'assunzione di tre semplici assiomi: riciclare (scarti non riutilizzabili), ridurre (sprechi di materie prime) riutilizzare (estendendo il ciclo di vita dei prodotti).

L’impiego degli scarti dei consumi, il riutilizzo delle materie prime, l'allungamento del ciclo di vita dei beni, l’uso efficiente delle risorse energetiche e l’economia della condivisione delle risorse tramite piattaforme web (il cosiddetto fenomeno della sharing economy) favoriscono il disaccoppiamento tra crescita economica, degrado ambientale e progresso tecnologico.

Ampio slancio a questa economia è dato dal ruolo svolto dalla Pubblica Amministrazione nell’adozione di atti autoritativi, nelle attività di programmazione, negli impegni di regolazione del mercato delle imprese (target 12.6), nel creare nuove opportunità e pratiche di condivisione su cui si fonda quello che Jeremy Rifkin definisce il “Commons collaborativi”.

L’Italia dovrà cogliere questa opportunità per sviluppare nuovi business models sostenibili, valorizzando iniziative già emergenti (i.e. car sharing, car pooling, bike sharing, smart grids, wi-fi di comunità).

Sta al Governo elaborare il “Piano di Azione Nazionale sull'Economia circolare” indicando gli obiettivi, le misure di policy e gli strumenti da attivare, partendo dal documento di posizionamento strategico “Verso un modello di economia circolare per l’Italia” in consultazione pubblica.

 

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Processo al digitale: quanto incide il ritardo digitale della PA sul PIL?

Roma, 24 Maggio, 2018 | 14:00

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Dopo lunghe e minuziose indagini condotte nei meandri dell’amministrazione pubblica un coraggioso Pubblico Ministero ha fatto emergere una intricata rete di interessi che ha frenato la modernizzazione della PA italiana. Il PM ha convinto importanti testimoni a raccontare tutto quello che sanno.

L’accusa è grave! Secondo quanto emerso dall’istruttoria, interi punti di PIL sarebbero stati sottratti colpendo in modo determinante una già molto debole ripresa economica. Una rete contro la rete! Una rete che rischia di coinvolgere tutti, in una rete di connivenze interne ed esterne alla PA. La PA imputata si trova disarmata, nessun avvocato ha voluto assumere il ruolo della difesa e il tribunale dei diritti digitali è stato costretto ad assegnare a un giovane e inesperto avvocato di parte l’insostenibile compito della difesa d’ufficio. Il processo si terrà in un luogo emblematico!

Chi ha colpito il cloud dovrà rispondere e sarà giudicato sotto la Nuvola. Sotto la nuvola dopo aver ascoltato decine di testimoni, forse anche undici, la giuria popolare, costituita da tutti i cittadini che da anni chiedono un intervento deciso, emetterà un verdetto. Un saggio giudice dovrà decidere le pene da applicare.

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Un caffè con...

Roma, 24 Maggio, 2018 | 09:00

Ogni mattina apriremo FORUM PA 2018 con le interviste ad alcuni dei protagonisti della manifestazione, condotte da Annalisa Gramigna e Michele Melchionda davanti a un buon caffè.

Per iniziare la giornata con la giusta carica! Le interviste realizzate all’interno degli STUDIOS FPA – in collaborazione con TIM – verranno trasmesse in diretta streaming. 

Non è necessario iscriversi a questo appuntamento.