Le persone che hanno partecipato

Lorenzo Fabbri

Lorenzo Fabbri

Lorenzo Fabbri è entrato a far parte del Team per la Trasformazione Digitale con la qualifica di esperto di content design ed è responsabile dei progetti Designers Italia e Docs Italia. In precedenza ha ricoperto l’incarico di responsabile dell’area servizi digitali e intrattenimento della divisione digitale di Gruppo Editoriale la Repubblica - l’Espresso (ora GEDI), dopo un’esperienza di successo nella fondazione e direzione di “ilmiolibro”, una start-up creata nella stessa azienda. Nel 2017 ha conseguito un executive MBA in Luiss Business School, per affiancare alla sue competenze nel design e nel digitale le conoscenze di management necessarie per gestire aziende e progetti complessi.

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Ha partecipato a:

La nuova comunicazione pubblica: rivoluzione in corso. Obiettivi raggiunti e impegni per il futuro

Roma, 24 Maggio, 2018 | 09:30

REGISTRAZIONE VIDEO DELL'EVENTO

Nuova comunicazione via web, social network e chat. Nuovi profili professionali, una diversa ed efficace organizzazione interna, un rapporto diretto e costante con i cittadini, tanti servizi digitali da comunicare e far utilizzare. Il mondo della comunicazione pubblica in Italia è in fermento. Enti e aziende pubbliche stanno raggiungendo la consapevolezza dell’esistenza di un nuovo tipo di cittadinanza, sempre più connessa e digitale. Ma l’esigenza di raggiungere i cittadini lì dove sono più numerosi (su web, social network e chat) va di pari passo con l’esigenza di fornire servizi adeguati e all’altezza dei tempi che cambiano.

Per far questo non bastano le nuove tecnologie, ma servono anche un personale qualificato, un’organizzazione e una normativa adeguata. L’Associazione PA Social, con il supporto di FPA, sta da tempo cercando di mantenere alta l’attenzione sul tema, e alcuni risultati importanti sono stati raggiunti, sia a livello di documenti ufficiali che di nascita e crescita di buone pratiche a livello centrale e locale. C’è ormai un’esigenza diffusa e una richiesta alle amministrazioni affinché valorizzino il dialogo e l’interazione con i cittadini. I passi avanti ci sono stati ma molto è ancora da fare.

In ambito normativo, per esempio, è necessario il superamento e l’aggiornamento della legge 150/2000. Serve poi che ruoli e profili professionali nuovi entrino a far parte del vocabolario e dell’organizzazione delle amministrazioni. Come detto, serve poi personale all’altezza, che sappia offrire una comunicazione davvero nuova, che superi il concetto di comunicazione unidirezionale votata all’informazione per abbracciare sempre più il dialogo tra cittadini e amministrazioni, in un’ottica partecipata e collaborativa. Perché solo in questo modo le PA potranno davvero tornare ad essere un punto di riferimento per i cittadini.

 

 

La gestione documentale alla luce delle nuove norme

Roma, 22 Maggio, 2018 | 09:30

Sono tre le dimensioni a cui possiamo ricondurre le novità in materia di digitalizzazione della gestione documentale nell'ultimo anno: normativa, con la riedizione del codice dell'amministrazione digitale; tecnica, con la pubblicazione del Piano triennale che ha costretto le istituzioni, le imprese e gli esperti ad affrontare temi che sembravano definiti e consolidati; organizzativa.

Oggi sono ancora poche le pubbliche amministrazioni che hanno definito piani concreti finalizzati a rendere operativa una sistematica trasformazione digitale delle loro attività e della produzione documentaria che ne deriva. Non si è ancora consapevoli del difficile livello di sostenibilità economica di alcune soluzioni e della immaturità delle piattaforme e delle infrastrutture digitali disponibili. Le risposte che il legislatore ha dato nell'ultimo anno riusciranno a trasformarsi in azioni sistemiche di innovazione? Da una parte abbiamo buoni esempi che intervengono a consolidare quanto di buono è stato fatto, pensiamo alla circolare 2/2017 del ministro per la semplificazione e la p.a. per l’attuazione delle norme sull’accesso civico generalizzato (c.d. FOIA). Dall'altra però ci sono anche iniziative, come il Sistema di ricerca documentale proposto all' art.40-ter del Cad, prive di riscontri tecnici e garanzie.

Una trasformazione digitale della PA per essere sostenibile e di successo non si consolida né si rafforza con interventi forzati ed estemporanei, ma richiede monitoraggio, reti di collaborazione, forme di cooperazione.

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Progettare servizi per i cittadini: gli strumenti di Designers Italia

Roma, 15 Maggio, 2019 | 16:00

Designers Italia è il punto di riferimento della Pubblica Amministrazione italiana per la progettazione e sviluppo di servizi digitali e risponde al bisogno dei cittadini di avere servizi pubblici più semplici ed efficaci. Per questo motivo mette a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni linee guida, un ambiente di collaborazione e soprattutto strumenti operativi corredati da esempi di realizzazione. Nell’intervento ne vedremo alcuni, relativi alle diverse fasi del ciclo di ideazione e gestione di un servizio: mappatura dei bisogni degli utenti, esplorazione di soluzioni con il coinvolgimento degli stakeholder, architettura dell’informazione e sviluppo di interfacce web moderne e mobile-first.

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