Le persone che hanno partecipato

Claudio Portelli

Claudio Portelli

5 anni di esperienza industriale e 32 nel settore della PA. In ASI è stato project manager di 2 importanti progetti che si sono conclusi con la messa in orbita di Lageos2 e Italsat2 e decine di progetti minori. Dal 2000 ha iniziato ad occuparsi del problema dei detriti spaziali ed in collaborazione della comunità scientifica italiana partecipa come capo delegazione al comitato interagenzie che coordina le azioni di mitigazione a livello internazIonale. Nel 2006 completa un gruppo di lavoro all’ONU per la definizione delle linee guida di mitigazione dei detriti spaziali. Recentemente è stato coordinatore di un progetto europeo per il tracciamento e la sorveglianza degli oggetti spaziali.

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Ha partecipato a:

Lo spazio sostenibile: dai detriti spaziali ai satelliti intelligenti

Roma, 24 Maggio, 2018 | 11:45

Come possono i satelliti contribuire al perseguimento di uno sviluppo sostenibile? È questo il tema del convegno organizzato in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, che spiegherà come una governance dello spazio efficiente sia fondamentale per il raggiungimento  dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
 
Da Sputnik 1, il primo satellite artificiale spedito in orbita intorno alla Terra, nel corso degli ultimi 60 anni i satelliti si sono sempre più evoluti. È grazie ai satelliti, infatti, che ad oggi si riesce ad avere una visione chiara ed in tempo reale di ogni area del globo, anche quelle più remote e difficilmente raggiungibili altrimenti. Per tale ragione, l’evoluzione digitale dei satelliti ha consentito nel tempo una migliore gestione dei rischi e delle calamità, così come tanti sono stati i miglioramenti nelle pianificazioni delle attività agricole, ambientali ed urbane. Per le molteplici aree interessate, un ambiente spazio intelligente sembra essere un driver fondamentale per il raggiungimento dei 17 SDGs, viste anche le funzioni di controllo dell’atmosfera, dell’inquinamento e del riscaldamento globale.
 
Se da un lato può essere forte il contributo dei satelliti alle iniziative tese al perseguimento dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e quindi allo sviluppo sostenibile, dall’altro sono i satelliti stessi ad evolversi continuamente, facendo lo spazio sempre più accessibile.