Le persone che hanno partecipato

Federica Incocciati

Federica Incocciati

Dal 2008 lavora nell'Unità Assistenza Tecnica della Sogesid S.p.A. presso il Ministero dell’Ambiente occupandosi di gestione di rifiuti con particolare riferimento alle tematiche della prevenzione e dell’economia circolare. In ambito comunitario, ha collaborato attivamente ai lavori in sede di Consiglio dell’ Unione europea relativi alla revisione della normativa rifiuti del pacchetto “economia circolare”. Più recentemente è stata coinvolta nel negoziato relativo alla proposta di direttiva sulle “plastiche monouso”. In ambito internazionale segue in particolare le attività ministeriali a livello G7 e G20, curando la partecipazione della Direzione generale per i rifiuti e l’inquinamento in tali processi.

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Ha partecipato a:

Quanto, come, dove e perché sprechiamo cibo. Cosa è possibile fare a livello locale per prevenire e ridurre il fenomeno

Roma, 22 Maggio, 2018 | 15:00

La FAO stima che circa 1/3 della produzione alimentare globale viene persa o sprecata lungo il tragitto che compie dal campo alla tavola. Nel 2015, le Nazioni Unite hanno approvato i nuovi “Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile” da raggiungere entro il 2030. Il dodicesimo obiettivo evidenzia la necessità di ridurre lo spreco di cibo al fine di aumentare la sostenibilità dei sistemi alimentari da un punto di vista ambientale, economico e sociale. La prevenzione e riduzione delle perdite e degli sprechi sono infatti uno degli strumenti di cui si dispone per il contenimento della pressione esercitata dai sistemi di produzione sulle risorse naturali. L’esigenza di intervenire in modo tempestivo non è legato solo alle implicazioni etiche che comporta lo spreco di un bene come il cibo, ma anche ai costi socio-economici correlati e soprattutto alle conseguenze ambientali causate da un tale sperpero di risorse naturali, l’inquinamento dell’ambiente e l’emissione in atmosfera di gas a effetto serra.

Quindi centrale è la sensibilizzazione sui temi legati allo spreco di cibo e l’educazione alimentare che passano anche e soprattutto attraverso gli esempi concreti di buone pratiche: conoscerli, valorizzarli e promuoverli è certamente un passo determinante verso la riduzione degli sprechi alimentari e una maggiore consapevolezza dei consumatori nell’approccio al cibo, dall’acquisto alla sua conservazione. Proprio in quest’ottica che in questo seminario si parlerà di spreco alimentare.

Prevenire i rifiuti alimentari per dimezzare lo spreco: l’impegno del Ministero dell’Ambiente

Roma, 14 Maggio, 2019 | 16:00

La FAO stima che circa 1/3 della produzione alimentare globale viene persa o sprecata lungo il tragitto che compie dal campo alla tavola. Uno degli “Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile” approvati dalle Nazioni Unite nel 2015 mira a dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030. L’esigenza di intervenire in modo tempestivo trova motivazioni etiche, ma anche socio-economiche e ambientali legate allo sperpero di risorse naturali, inquinamento dell’ambiente ed emissioni in atmosfera di gas a effetto serra. Il Ministero dell’Ambiente è già da molti anni attivo nel contrasto allo spreco alimentare con un impegno crescente volto da un lato ad incrementare le conoscenze del fenomeno per meglio definire misure di intervento e dall’altro a favorire direttamente pratiche di prevenzione degli sprechi.

L’inclusione dell’obiettivo di dimezzamento dello spreco all’interno della normativa comunitaria sui rifiuti ha ulteriormente innalzato l’attenzione su questo tema avviando nuove linee di attività.

Questo seminario illustrerà l’approccio del Ministero dell'Ambiente alla prevenzione dello spreco alimentare anche attraverso la specifica prospettiva della prevenzione del rifiuti alimentari. Verranno presentate le diverse collaborazioni in corso con istituti di ricerca, Università e organizzazioni non-profit con un focus specifico sui progetti di ricerca e sensibilizzazione condotti dall’Università di Bologna.