Le persone che hanno partecipato

Ernestino Bruschetta

Ernestino Bruschetta

Attualmente Consigliere della Corte di Cassazione - sezione tributaria - e componente delle Sezioni Unite Civili della stessa. E’ Presidente di Sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Modena.

Già giudice presso il Tribunale di Modena dove ha prevalente svolto le funzioni di giudice civile, giudice del lavoro, giudice delegato ai fallimenti, giudice del processo commerciale e giudice del registro delle imprese.

Già Responsabile della struttura di Formazione decentrata del CSM della Corte d’Appello di Bologna.

Già professore a contratto presso l’Università di Modena in materia commerciale e concorsuale.

Estensore di numerosi provvedimenti giurisdizionali, pubblicati in riviste specializzate nazionali.

Autore di oltre ottanta pubblicazioni - alcune a carattere monografico - in materia processuale civile, commerciale e tributaria.

Ha partecipato - in qualità di relatore - a numerosi convegni, seminari e corsi di formazione.

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Ha partecipato a:

La informatizzazione del processo tributario, civile e amministrativo– evoluzioni e strategie per un modello condiviso

Roma, 24 Maggio, 2018 | 11:45

La informatizzazione del processo è oramai una realtà per tutti gli operatori della giustizia. Attualmente, l’utilizzo delle modalità telematiche è obbligatorio nel  processo civile e in quello amministrativo, mentre risulta ancora facoltativo nel processo tributario. Inoltre, a fronte di riti processuali distinti, nell’ordinamento esistono altrettante modalità telematiche di  notifica e deposito degli atti processuali. La frammentarietà delle regole tecniche nei processi, i mutamenti costanti del codice dell’amministrazione digitale, la giurisprudenza ondivaga in materia di “questioni digitale”, creano rilevanti criticità. Ciò fa sorgere l’esigenza per gli attori del processo di definire un modello di processo telematico comune a tutte le giurisdizioni. In particolare,  si tratta di individuare  istituti comuni a tutti i processi che consentano una disciplina uniforme delle procedure informatiche. Il riferimento non può che riguardare le notifiche a mezzo posta elettronica certificata, le modalità di deposito telematico degli atti processuali presso le Corti adite, e quindi la scelta tra sistemi di download o di upload, l’utilizzo della firma digitale, ecc. Lo studio di un modello condiviso si dovrebbe, infine, tradurre  nella predisposizione di principi fissati in una legge delega sui processi telematici e conseguente adozione dei decreti attuativi.