Le persone che hanno partecipato

Lorenzo Benussi

Lorenzo Benussi

Chief Innovation Officer della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, da oltre 10 anni mi occupo di innovazione digitale in contesti pubblici e privati. Ho un PhD in Economia dell’Innovazione dell’Università di Torino, sono fellow del Centro NEXA del Politecnico di Torino, innovation expert per la Commissione Europea e co-direttore della Civic Tech School. Mi occupo di futuro da quando ho visto Blade Runner nel 1983 all’età di 5 anni. Ho due figli, adoro sciare e viaggiare, possibilmente a vela.

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Ha partecipato a:

L’innovazione leva per il miglioramento dei servizi di prossimità e di area vasta

Roma, 22 Maggio, 2018 | 15:00

Gran parte dell’innovazione nasce e cresce nei sistemi regionali, ad opera di innovatori che risiedono nei diversi territori.

Consapevole di questo fenomeno, ANCI Piemonte, vicina alle Amministrazioni nei loro processi di cambiamento, promuove questo dibattito sull’innovazione nei Comuni, Unioni, Province, Città metropolitane ed Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali.

L'innovazione non è più solo un concetto astratto, bensì un insieme di pratiche che iniziano a modificare servizi e processi locali. Un cambiamento fatto di progetti e soluzioni già attive in diversi Comuni, alcune nate dal tessuto associativo, altre sulla spinta dei cittadini, degli innovatori, giovani e meno giovani, o dell'industria.

Come operare nei territori regionali per mappare, valorizzare e rendere visibili i progetti di cambiamento realizzati dalle istituzioni di prossimità?

In che modo consentire l’emersione di un insieme di azioni avviate partendo dai bisogni dei cittadini: cultura, vita sociale, partecipazione, mobilità, istruzione, assistenza?

ANCI Piemonte racconta come un organismo di servizio persegue l’obiettivo di accorciare le distanze tra centro e periferia; come, attraverso una politica di ascolto attivo, valorizza il lavoro delle persone che operano negli Enti Locali e promuove lo sviluppo di competenze utili a sfruttare le potenzialità del digitale come motore di crescita economico-sociale.

Nel corso dei lavori si terrà  la cerimonia di premiazione della 2° edizione del Premio Piemonte Innovazione

Apprendimento a distanza e competenze digitali: due sfide per il futuro del Paese

Roma, 8 Luglio, 2020 | 14:00

L’emergenza nazionale legata alla diffusione del Covid-19 ha evidenziato la natura ambivalente del rapporto tra tecnologie e apprendimento. Da un lato, la didattica a distanza ha rappresentato un’ancora di salvezza per la continuità nel campo dell’istruzione. Dall’altro, ha amplificato le disuguaglianze sociali dovute al digital divide tecnologico e culturale che ancora oggi attanaglia larghe fasce della popolazione. Sono molte infatti le famiglie e gli studenti che ancora non dispongono di linee internet in grado di supportare l’e-learning, oppure non sono in possesso di adeguate competenze nell’utilizzo di strumenti e piattaforme.

L’enorme sforzo di innovazione richiesto alle istituzioni educative e formative di ogni ordine e grado ha consentito di tamponare l’emergenza, ma ha evidenziato anche alcune sfide cruciali per il futuro della didattica: sviluppare metodi per insegnare discipline classiche con strumenti nuovi, potenziare le politiche di inclusione digitale, promuovere le competenze digitali per garantire l’occupabilità e l’esercizio dei diritti di cittadinanza. Queste sfide richiedono una visione di medio-lungo termine, che metta al centro il valore delle reti e la creatività dei territori, per mettere a fattor comune le migliori esperienze realizzate durante l’emergenza e capitalizzare ciò che abbiamo imparato.

Ne discutiamo con esperti di didattica innovativa e rappresentanti di scuole, università e istituzioni per la formazione professionale.

Digital Event “Quali sono gli strumenti per accelerare la digitalizzazione e per creare un’esperienza di valore per l’offerta formativa?”

Eventi sul territorio, 14 Ottobre, 2020 | 10:30

Partecipa all'evento

Nei primi mesi di quest’anno siamo stati obbligati a cambiare repentinamente l’approccio didattico formativo per accompagnare gli studenti, dalle materne alle università, nella loro crescita formativa, culturale, sociale, psicologica ed emotiva. In fase di lockdown è stata evidente a tutti la centralità della scuola in termini di “didattica” ma anche, e forse soprattutto, in termini di “relazioni”. Per entrambi gli aspetti andava garantita la continuità che è stata realizzata attraverso la transizione dal fisico al digitale. Grazie, infatti, a contenuti multimediali e servizi pensati proprio per insegnare a distanza, il digitale ha rappresentato una soluzione concreta per mantenere vivo il tessuto sociale e la formazione dei nostri giovani. Metodologie e attività innovative sono entrate nella scuola per far fronte a nuove necessità educative, sviluppando competenze che permettano agli studenti di affrontare con strumenti adeguati una realtà profondamente cambiata, ma anche la necessità di superare difficoltà con nuovi strumenti e strategie.

È evidente quindi come sia necessario sviluppare una didattica fondata sull’innovazione che consenta sia di dare continuità all’esperienza formativa a distanza in un sistema di classi e scuola diffuse, virtuali ma connesse, sia di gestire e programmare la condivisione degli spazi fisici per il rientro e la vita negli istituti, sia di fornire nuovi strumenti didattici che amplino le opportunità di apprendimento. L’innovazione scolastica e la didattica avanzata devono essere “edifici smart” delle città del futuro, per importanza, per urgenza e per loro natura.