Le persone che hanno partecipato

Claudio Carlo Franzoni

Claudio Carlo Franzoni

Claudio Carlo Franzoni,  con oltre 35 anni di esperienza Management nell’ambito delle Tecnologie  ICT, Innovazione e Consulenza con esperienza Internazionale nella Digital Transformation in Sanità Servizi, GDO e Industria di trasformazione, è considerato uno degli esperti internazionali di riferimento nel modellare Servizi ICT per gli Ospedali di nuova concezione, la gestione della sanità della popolazione per I Sistemi Sanitari pubblici e privati, la sanità in rete ed i servizi al paziente.
I principali progetti realizzati in ambito sanitario sono: il progetto per l’evoluzione e la Governance dei Servizi  ICT dell’Istituto di Oncologia Europeo (IEO) e del Centro Cardiologico Monzino; l’assessment e definizione del programma di evoluzione dei servizi ICT dell’Ospedale Miulli; l’evoluzione dei servizi ICT del Policlinico Gemelli; la strategia di evoluzione ICT della Fondazione Opera San Camillo; la trasformazione dei servizi ICT per il Policlinico di Milano; il progetto di revisione dell’architettura e dei servizi ICT per Fondazione CERBA; il concept del nuovo complesso ospedaliero a Ras Al Kaimah (UAE); la progettazione della Nuova Piattaforma di Integrazione Sanitaria per Regione Lombardia; il Project Management nella realizzazione del FSE in Regione Calabria; il progetto IoT di monitoraggio degli anziani al loro domicilio sul territorio Lombardo
È fondatore di Action for Health e coordinatore del settore Tecnologie ed ICT per il CNETO (Centro Nazionale Edilizia e Tecnologie Ospedaliere).
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Ha partecipato a:

Il sistema informativo ospedaliero nell’era della sanità digitale

Centro Congressi Roma Eventi | Roma, 4 Dicembre, 2018 | 11:00

Nel 2012 alla conferenza eHealth Week di Copenhagen, George C. Halvorson Chairman and Chief Executive Officer di Kaiser Permanente (CA) nel suo keynote relativo al piano strategico sul IT (Healthcare IT Journey) affermava che:

Paper medical records are a huge impediment to care quality and care improvement. Paper is isolated, inaccessible, not interactive, incomplete and often inaccurate. Paper is, at its best, inert

A sei anni di distanza, dobbiamo purtroppo riscontrare nelle ricerche dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanita del Politecnico di Milano e nella vita quotidiana che la carta è ancora il principale strumento di comunicazione in Ospedale.

Tranne alcune realtà molto avanzate, l’esperienza generale è che l’adozione dei modelli di eHealth e della Digital Trasformation in Ospedale è ancora poco diffusa, nonostante che oggi ci sia maturità tecnologica ed applicativa con investimenti accessibili per chiunque.

Questa sollecitazione ci ha fatto venire l’idea di razionalizzare e strutturare le esperienze raccolte in almeno 15 anni di attività di consulenza, progettazione e gestione nell’ambito della Sanità Digitale Pubblica e Privata in Italia e nei principali paesi Europei in un modello ideale di quello che comunemente molti chiamano Informatica per un’Ospedale.

L’informazione digitale è l’unico elemento indispensabile ed indissolubile per poter realizzare modelli avanzati di gestione delle cure in ospedale, estenderle al territorio, creare protocolli e percorsi di prevenzione e, non ultimo, alimentare le strutture di ricerca.

Un progetto di Digital Trasformation verso l’eHealth in Ospedale è molto complesso ma soprattutto è molto poco tecnologico e richiede visione strategica, capacità, competenze e ruolo aziendale di governo delle informazioni al servizio dei processi.

La whitepaper “Il modello ideale di sistema informativo ospedaliero nell’era della sanità digitale” sarà a breve scaricabile dal sito https://2018.forumsanita.it/  

 

 

mHealth, per il miglioramento degli outcomes e l’evoluzione dei processi di cura

Centro Congressi Roma Eventi | Roma, 4 Dicembre, 2018 | 14:30

La disponibilità di tecnologia weareable e di smart device sempre più potenti e capaci hanno valicato la frontiera di nuovi servizi per la gestione individuale e condivisa con strutture sanitarie dello stile di vita e dello stato di salute dei pazienti.

Il tavolo si pone l’obiettivo di analizzare e valutare i nuovi servizi di mobile health attraverso use case abilitati da tecnologia disponibile ed accessibile: prevenzione su patologie, verifica dello stile di vita e di parametri per patologie croniche, monitoraggio di pazienti anziani e domiciliati, servizi socio-sanitari per pazienti disabili.

Connected care

Centro Congressi Roma Eventi | Roma, 5 Dicembre, 2018 | 10:00

Dopo avere definito i possibili percorsi di soluzione organizzativa ed i processi che Regioni, Aziende e Sanità Privata saranno chiamati a strutturare per la gestione della Continuità di Cura, il tavolo si pone l’obiettivo di individuare e valutare gli strumenti di supporto e tecnologie abilitanti. Nello specifico verranno condivisi alcuni modelli ed individuate soluzioni a copertura delle diverse esigenze di gestione dei pazienti: PDTA governati da sistemi di workflow, realizzazione centri servizi con supporto di crm, valutazione esiti e risultati di cura, integrazione con Fascicolo Sanitario Elettronico, revisione del modello di assistenza domiciliare, integrazione con medical devices, IoT, utilizzo di mobile health, weareable device, assistenti vocali, chatbot, intelligenza artificiale.

Tecnologie e applicazioni per la Connected Care: alcuni esempi concreti

Roma, 16 Maggio, 2019 | 14:00

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L’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle patologie croniche legato anche a stili di vita scorretti e le limitate risorse economiche e umane mettono sotto pressione il sistema sanitario, imponendo un cambiamento che deve concretizzarsi in migliori servizi sanitari per gli assistiti, maggiore efficienza dell’assistenza medica da parte dei professionisti e razionalizzazione delle risorse economiche.I modelli organizzativi di presa in carico e continuità di cura per la gestione della cronicità non possono però essere pensati escludendo la tecnologia, che deve essere integrata fin dall’inizio nella progettazione dei nuovi processi di cura.

La “Connected care” -  intesa come un sistema che includa nuovi modelli organizzativi e soluzioni tecnologiche, al fine di abilitare la condivisione delle informazioni cliniche dei pazienti tra tutti gli attori coinvolti nel processo di cura (medici e infermieri ospedalieri, operatori sanitari sul territorio e a domicilio, pazienti, assicuratori, referenti istituzionali, ecc.) - risulta essere l’ambito su cui incentrare la risposta ai bisogni per un efficientamento del sistema sanitario.

In questa prospettiva, le nuove tecnologie diventano un canale fondamentale per sviluppare le modalità di relazione e di servizio per l’assistito e i caregiver lungo tutte le fasi del percorso di salute: dall’accesso ai dati sanitari, alla fruizione dei servizi, fino ad arrivare al monitoraggio delle terapie e all’adozione di comportamenti preventivi basati su analisi di modelli statistici. Tra queste si inseriscono le potenzialità dei device “mobile”, delle app e di strumenti quali assistenti vocali e tecnologie innovative per l’assistenza domiciliare e la gestione della cronicità.

La sessione si pone l’obiettivo di individuare e valutare gli strumenti e le tecnologie di supporto alla continuità di cura, utili a migliorare l’attività dei professionisti sanitari e i servizi erogati ai propri assistiti. Nello specifico verranno condivisi alcuni modelli ed individuate soluzioni a copertura delle diverse esigenze di gestione dei pazienti: PDTA governati da sistemi di workflow, realizzazione di centri servizi con supporto di CRM, valutazione esiti e risultati di cura, integrazione con il Fascicolo Sanitario Elettronico, revisione del modello di assistenza domiciliare, integrazione con medical devices, IoT, utilizzo di mobile health, weareable device, assistenti vocali, chatbot, intelligenza artificiale.

 

 

Tecnologie per la cronicità e la continuità di cura

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 30 Ottobre, 2019 | 11:00

Nei sistemi di sanità connessa le nuove tecnologie, a servizio anche di sistemi di comunicazione avanzati, sono il mezzo con cui si sviluppano le modalità di relazione e di servizio per l’assistito e i caregiver lungo tutte le fasi del percorso di salute: dall’accesso ai dati sanitari, alla fruizione dei servizi, al monitoraggio delle terapie e all’adozione di comportamenti preventivi basati su analisi di modelli statistici, dalla dimissione dalla struttura sanitaria e alle azioni di follow up successive. Tra queste si inseriscono le potenzialità dei device “mobile”, delle app e di strumenti quali assistenti vocali e tecnologie innovative di supporto sin dalle prime azioni sul paziente: dall’ingresso nella struttura sanitaria, alla sala operatoria, all’abitazione per seguire le fasi di assistenza domiciliare e di gestione della cronicità, favorendo così una migliore interazione medico-paziente.

Affinché organizzazione e tecnologia si muovano di pari passo, è fondamentale indirizzare lo sviluppo di servizi supportati digitalmente considerando aspetti sia di natura tecnica che di natura gestionale – quali la sicurezza, la gestione del rischio clinico, la gestione dell’acquisto e gli impatti organizzativi – e coinvolgendo tutti gli attori ad essi collegati.

Nel corso dei lavori, il confronto tra gli stakeholder della sanità italiana si svilupperà sulle barriere (quali, per esempio, tutti i temi di sicurezza dei dati e di acquisto di queste nuove soluzioni tecnologiche) e sulle possibili soluzioni per superarle, nonché sui modelli organizzativi da adottare, grazie anche alla presentazione di casi di successo, per la sua reale applicazione.

 
 
 

Digital Therapeutics

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 29 Ottobre, 2019 | 16:15

Uno dei nuovi trend nell’ambito della Sanità digitale è rappresentato dalle cosiddette “Terapie Digitali”, che secondo la Digital Therapeutics Alliance “forniscono interventi terapeutici evidence-based ai pazienti e sono guidati da software per prevenire, gestire o trattare un disturbo o una malattia. Sono usate indipendentemente o di concerto con farmaci, dispositivi o altre terapie per ottimizzare la cura del paziente e i risultati clinici.” Sono infatti soluzioni tecnologiche che devono essere clinicamente validate e sono pensate per integrare o potenzialmente sostituire le terapie tradizionali, assicurando un coinvolgimento maggiore dei pazienti e allo stesso tempo migliorare la qualità complessiva dell’assistenza sanitaria nel lungo periodo.

La sessione, attraverso testimonianze ed esempi concreti di Aziende, si pone l’obiettivo di approfondire il tema delle terapie digitali al fine di sensibilizzare e stimolare istituzioni, strutture sanitarie, aziende farmaceutiche e stakeholder del sistema sanitario a normare e indirizzare i risvolti concreti di tale opportunità.

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Piattaforme Cloud in sanità, la strada migliore per realizzare la sanità digitale

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 30 Ottobre, 2019 | 14:30

La memorizzazione di grossi volumi di dati e la resilienza dei sistemi che li ospitano e li utilizzano è un fattore cruciale per costruire nuovi servizi digitali, specie se si tratta di applicazioni mission critical. Con le ultime disposizioni di AgID, anche  il settore pubblico sostituisce progressivamente gli ambienti “tradizionali”, non più adatti al rapido mutare delle esigenze interne delle Amministrazioni Pubbliche, con strumenti in Cloud, che più si adattano alle nuove esigenze di digitalizzazione e accelerano la costruzione di servizi flessibili e veloci, richiesti dai cittadini e dalle imprese. Accedere a servizi IT sotto forma di Cloud rappresenta la più grande opportunità per Regioni e Aziende Sanitarie costantemente alla ricerca di miglioramento dei livelli di assistenza, più efficienza gestionale e costi proporzionati alle esigenze operative. 

Nasce così l’idea di realizzare un servizio IoT per la Connected Care, una piattaforma di servizi basata sul Cloud che sia affidabile, scalabile e conveniente e fornisca accesso rapido a risorse IT flessibili, a basso costo e sicure. Tale piattaforma consente di migliorare la collaborazione tra professionisti sanitari, di condividere rapidamente dati clinici e di ricerca tra professionisti e tra strutture (ospedaliere e territoriali), di far dialogare sistemi sanitari diversi connettendo le strutture di cura con le farmacie o addirittura con i dispositivi medici per il monitoraggio dei parametri vitali o delle attività di fitness.

La piattaforma di servizi affidabile, scalabile e conveniente basata sul cloud consente di migliorare la collaborazione tra professionisti sanitari; di condividere rapidamente dati clinici e di ricerca tra professionisti e tra strutture (ospedaliere e territoriali); di far dialogare sistemi sanitari diversi connettendo le strutture di cura con le farmacie o addirittura con i dispositivi medici  per il monitaraggio dei parametri vitali o delle attività di fitness.

In un futuro non così lontano algoritmi di intelligenza artificiale apprendono le operazioni più ripetitive, lasciando ai medici tempo e risorse umane per dedicarsi alla relazione con il paziente, alla scelta della terapia o del percorso clinico/medico più appropriati. 

Nel corso dei lavori i diversi attori della Sanità illustreranno come piattaforme Cloud sono in grado di contribuire a liberare il potenziale di innovazione del nostro sistema sanitario, riducendo sensibilmente gli investimenti iniziali in infrastrutture e abbreviando i tempi di realizzazione dei servizi progettati.

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Connected Care: una priorità per la ripartenza del Sistema Sanitario dopo l’emergenza

Roma, 9 Luglio, 2020 | 17:48

La pandemia ha duramente colpito il nostro Paese e ha reso indispensabile un cambio di paradigma del Sistema Sanitario Nazionale Italiano.

Questa crisi, nella lettura dei vincoli e delle difficoltà del nostro Sistema Sanitario, offre però un’occasione unica di rivalutare i bisogni, gli stimoli e le risposte da cui ripartire con nuove modalità di cura e nuovi servizi sanitari e socio-sanitari per rispondere ai cittadini/pazienti in modo più efficiente ed efficace.

L’obiettivo prossimo a cui tutti gli attori della Sanità (aziende sanitarie, Regioni e professionisti del sistema sanitario da un lato, imprese e fornitori dall’altro) sono chiamati a contribuire è la realizzazione di un nuovo modello di sanità connessa al paziente (Connected Care), che abilita nuovi modelli di prevenzione e cura supportati da soluzioni tecnologiche attraverso la condivisione delle informazioni dei cittadini e dei pazienti tra tutti gli attori coinvolti (medici e infermieri ospedalieri, operatori sanitari sul territorio e a domicilio, pazienti, referenti istituzionali, ecc.). 

L’incontro sarà l’occasione per approfondire le opportunità ed il percorso che gli attori della sanità hanno di fronte per realizzare questo nuovo modello di Sanità Connessa, così come descritto nell’ambito dell’iniziativa EmpowerCare sviluppata da P4I (società di advisor del Gruppo Digital360), che raccoglie un ecosistema di servizi già diffusi, raccolti e valutati per un più semplice orientamento.

Sanità Digitale: le priorità da stabilire per una risposta immediata ai bisogni del Sistema Sanitario

Roma, 4 Novembre, 2020 | 10:30

La pandemia ha aumentato a tutti i livelli la consapevolezza dell’urgenza di un cambio di paradigma del Sistema Sanitario Nazionale Italiano che non può più prescindere dalla diffusione dell’innovazione digitale. Durante la prima ondata sono state tante le iniziative di innovazione nate all’interno delle aziende sanitarie e sono stati fatti importanti progressi in merito alla regolamentazione dell’utilizzo delle tecnologie a supporto della prevenzione e della cura, come la Telemedicina. Ma non è ancora sufficiente: oggi, con l’ormai certo avvio della seconda ondata, dopo ormai 8 mesi dall’inizio dell’emergenza, il sistema sanitario rischia di trovarsi ancora una volta impreparato, non avendo capitalizzato appieno l’esperienza della scorsa primavera.

È quindi ora improrogabile realizzare un nuovo modello di sanità sempre più vicina ai cittadini e pazienti, ribaltando l’attuale logica di cura, focalizzata sulle acuzie e sugli ospedali, e investendo in un sistema più inclusivo e proattivo che segua i pazienti in tutto il loro percorso di prevenzione e cura. La tecnologia è una leva fondamentale per la realizzazione di questo nuovo paradigma che, tra gli interventi prioritari, include la realizzazione della Connected Care: un nuovo modello organizzativo che, grazie al digitale, permette di garantire la continuità di cura e il monitoraggio continuo dei pazienti anche a distanza. Tra le azioni principali è compresa inoltre anche la digitalizzazione dei servizi al cittadino e la messa a terra di nuovi processi di accoglienza digitale - dalla prenotazione, fino all’accettazione e alla condivisione della documentazione sanitaria - che abilitano l’empowerment del paziente che potrà accedere in piena autonomia ai servizi sanitari, riducendo al minino gli spostamenti e i contatti.

L’incontro sarà l’occasione per approfondire le sfide, le opportunità ed il percorso che gli attori della sanità hanno di fronte per realizzare questo nuovo modello di Sanità, così come descritto nell’ambito dell’iniziativa EmpowerCare, sviluppata da P4I (società di advisor del Gruppo Digital360), che raccoglie un ecosistema di servizi già diffusi, raccolti e valutati per un più semplice orientamento.

Telemedicina, ecco la cassetta degli attrezzi per realizzarla in modo semplice, veloce e sicuro!

On web, 26 Marzo, 2021 | 11:00

La pandemia Covid-19 ha messo in evidenza ritardi e fragilità, ma anche opportunità e sfide per il nostro Sistema Sanitario, che il digitale può aiutare a risolvere e superare. L’obiettivo verso cui deve muoversi il nostro Sistema Sanitario è un modello di “Connected Care”, un ecosistema che permetta di ridisegnare il sistema attorno al cittadino, attraverso piattaforme digitali e strumenti che connettano tutti gli attori, dalla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione, supportandoli nelle decisioni.

Le nuove “Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in Telemedicina” e i fondi europei che saranno messi in campo, secondo quanto indicato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rappresentano un’occasione unica per mettere a terra questo nuovo modello di “sanità connessa”, in cui un ruolo fondamentale viene giocato dalla Telemedicina.

Regolamentazione e risorse economiche ci sono, ma, per passare dalle parole ai fatti serve un approccio integrato che tenga in considerazione:

  • Processi e Organizzazione: per mettere a regime servizi di Connected Care e Telemedicina serve rivedere i processi e definire una governance organizzativa adeguata;
  • Tecnologia: deve essere accuratamente selezionata rispettando standard e requisiti specifici del settore sanitario;
  • Protezione dei dati personali e sicurezza informatica: il rispetto delle normative di riferimento in materia di data protection (GDPR 2016/679) e sicurezza informatica sono fondamentali per la tutela dei diritti dei pazienti, corroborando il rapporto di fiducia.

Il webinar mette a confronto l’esperienza clinica con l’approccio di esperti che in questi mesi hanno affrontato iniziative di Connected Care.

Competenze organizzative, legali e tecnologiche per avvicinare la sanità ai cittadini: verso una nuova qualità della vita.

Potenziamento del territorio e data governance le lessons learned. Quale uso della leva digitale per la trasformazione del Sistema Sanitario Nazionale?

Roma, 24 Giugno, 2021 | 09:30

In questo appuntamento analizzeremo le priorità d’azione su cui operare per colmare i punti deboli del Sistema Sanitario Nazionale, emersi con forza durante la fase di emergenza. In particolare, ci proponiamo di approfondire alcune delle principali iniziative di rafforzamento del SSN previste dal PNRR.

In primo luogo, tratteremo della telemedicina come strumento di potenziamento dell’assistenza territoriale. L’obiettivo verso cui deve tendere il nostro Servizio Sanitario è un modello di sanità connessa dalla prevenzione alla cura; dall’assistenza alla riabilitazione. Questo modello di “Connected Care” consentirebbe di ridisegnare i servizi sanitari attorno al cittadino, con piattaforme e strumenti digitali che connettano tutti i professionisti, supportandoli nelle decisioni.

La sanità connessa è in grado di conciliare: risposte rapide alle urgenze; bisogni crescenti di salute dei cittadini; vincoli di bilancio sempre più stringenti. In una frase: curare più pazienti con le stesse risorse, in modo veloce, sicuro, appropriato e multidisciplinare.

Strettamente correlato allo sviluppo del modello di sanità connessa è l’uso dei dati che il Sistema Sanitario genera. Dopo il primo scambio delle informazioni per le quali sono stati prodotti, i dati si accumulano continuamente. Da questa quantità illimitata di dati è possibile, attraverso mirate elaborazioni, estrarre conoscenza a vario livello, che possiamo sfruttare per indirizzare le strategie e prevedere le esigenze del futuro, prima ancora del loro manifestarsi.

Telemedicina e data governance poggia sull’empowerment delle competenze digitali e manageriali dei professionisti delle strutture sanitarie. Queste iniziative di rafforzamento del SSN sono previste dal PNRR, corredate da risorse economiche importanti; anche le normative ci sono: cosa serve per passare dalle parole ai fatti? Come ripensare i processi? Quale governance organizzativa disegnare? A quali requisiti deve rispondere la Tecnologia? Come accrescere le competenze dei professionisti sanitari?

Queste le domande cui daranno risposta i relatori della mattinata di lavori

Servizi digitali e piattaforme abilitanti per un Sistema Sanitario Nazionale (SSN) a misura di cittadino

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 28 Ottobre, 2021 | 11:46

Con il PNRR si punta ad allargare concretamente l’area della trasformazione digitale del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), con soluzioni applicabili alle diverse funzioni del SSN e alle nuove forme di interazione medico-paziente. Con le risorse stanziate con la Missione 6 Salute sarà possibile assicurare a Regioni e Aziende sanitarie il cambiamento digitale necessario per fare fronte alla modificata domanda di salute che viene dai cittadini, attraverso l’adozione di servizi digitali end to end dalla fase di impostazione strategica fino alla messa in esercizio degli stessi.

La strada tracciata dal Piano sembra portare fuori dalla consuetudine dei progetti pilota e delle best practice, spesso rimasti cattedrali nel deserto; per puntare a pratiche diffuse orientate a una medicina che assicuri l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), in primo luogo quelli legati alla cronicità, con il rilancio delle cure sul territorio. Per rendere appropriate la cura e l’assistenza il SSN opera Human-centered design e per centrare l’obiettivo della deospedalizzazione punta a forme diversificate di assistenza e cura da remoto, che prendono le mosse da servizi di Telemedicina fino ad articolati e completi servizi di Connected Care.

Ciò significa ripensare la cura e l’assistenza cambiando organizzazione e adottando le tecnologie attualmente mature perché tutti gli attori del sistema sanitario siano interconnessi tra loro per dare una risposta di qualità in termini di outcome clinico e di soddisfazione del cittadino paziente. Dall’informazione e prevenzione, all’accesso corretto alle strutture sanitarie, fino al successivo follow up. Insomma, l’obiettivo è una medicina di precisione, orientata alla persona, con modelli di cura e presa in carico personalizzati, con un’integrazione sempre più forte tra ospedale e territorio, con la condivisione dei dati clinici.

Il Servizio Sanitario Nazionale nei prossimi anni si troverà sempre più a dover affrontare le sfide della longevità, della cronicità, della necessità di continuità di cura, della fragilità e della non autosufficienza. Una corretta implementazione delle innovazioni digitali e dei princìpi alla base del paradigma della Connected Care può dare una risposta a queste sfide, in quanto unici strumenti in grado di aumentare la produttività delle risorse disponibili nel mondo della sanità.

Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, telemedicina e connected care; accoglienza e presa in carico digitale, app medicali, digital terapeutics e wearable device possono migliorare la qualità delle cure per i cittadini, aumentare l’appropriatezza, ridurre le diseconomie. La possibilità di gestire e analizzare i dati sanitari dalla diagnostica per immagini alle informazioni di biologia molecolare, di genetica, di epidemiologia e più in generale sulla storia clinica del paziente può permettere diagnosi sempre più precise, personalizzate e complete.

Perché l’occasione dell’accelerazione dovuta alla crisi sanitaria non vada persa sarà necessario lavorare sul change management con il coinvolgimento dei professionisti e dei cittadini. Il cambiamento deve poggiare su un livello di cultura digitale dei professionisti e dei cittadini: la formazione è determinante. Infine, perché la trasformazione digitale non sia solo trascodifica di processi datati, deve prevedere la revisione di tali processi e, condizione vincolante per il successo, l’adozione di un’infrastruttura tecnologica affidabile, sicura, flessibile e scalabile.

Ne dibatteremo in questo appuntamento chiamando a confronto esperti, decision maker delle strutture sanitarie e manager delle imprese del settore.