Le persone che hanno partecipato

Angelo Buscema

Angelo Buscema

Nato a Roma il 9 febbraio 1952, coniugato e padre di due figli, Angelo Buscema, nel 1981, giovanissimo e già abilitato dal 1978 all’esercizio della professione forense, entra, per concorso pubblico, nei ruoli della magistratura della Corte dei conti, classificandosi primo nella graduatoria di merito. Nel corso della sua brillante carriera ha ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi nelle diverse aree della Corte (giurisdizione, controllo ed amministrazione attiva): Presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite in sede di controllo dal 2014 e già Presidente della Sezione Giurisdizionale per il Veneto dal 2011 al 2014.
Ha coordinato l’attività di predisposizione del Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica per il 2014, per il 2015, per il 2016 e per il 2017, l’attività di predisposizione della Relazione 2016 sul costo del lavoro pubblico, i lavori istruttori relativi al Referto sul sistema universitario, nel 2017; ha dato costante e continuo impulso ad accordi e protocolli d’intesa con la Ragioneria Generale dello Stato – Ispettorato Generale di Bilancio, per gli adeguamenti necessari alla riforma del bilancio dello Stato.
Numerosi i suoi interventi in relazione alle richieste di audizione da parte delle Camere, in occasione dell’esame dei documenti di bilancio e su temi attinenti la finanza pubblica. Significativa l’attività svolta in qualità di Magistrato Delegato al controllo ex art. 12 della legge n. 259/1958, presso Enti di grande rilevanza ed elevata complessità a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria (Enav, Agenzia Spaziale Italiana, Croce Rossa Italiana).
Ai compiti di istituto, ha sempre affiancato attività di docenza e di studio; ha tenuto lezioni e diretto corsi nelle materie giuridiche ed economiche presso Università e scuole di alta formazione professionale (Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze, Seconda Università degli Studi di Napoli, Università degli Studi di Cassino).
È autore di numerosi volumi ed articoli nelle materie di contabilità e di diritto amministrativo; numerose le sue partecipazioni in convegni su tematiche pubblicistiche. Componente della Commissione Tributaria Regionale per il Lazio. È stato Presidente dell’Associazione magistrati della Corte dei conti.

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Ha partecipato a:

La trasformazione digitale del PAese. Come creare valore attraverso una nuova e fattiva partnership pubblico-privato

Roma, 16 Maggio, 2019 | 09:30

La digitalizzazione della PA costituisce un fattore abilitante per il miglioramento della trasparenza e della qualità dei servizi erogati al cittadino, ma rappresenta anche un driver di sviluppo e di rafforzamento della capacità innovativa dell’intero Paese, e quindi, di creazione di valore. Negli ultimi mesi sono stati fatti molti passi avanti nell'implementazione di molti progetti strategici previsti dal Piano triennale per l'informatica pubblica, che consentiranno alle PA di ogni livello di erogare servizi pubblici di qualità, prendere decisioni migliori basate sui dati, orientare la trasformazione dei propri processi interni e dei modelli organizzativi.

Tuttavia, la piena ed effettiva attuazione del processo di digitalizzazione della macchina pubblica non può che derivare da un’azione congiunta di tutte le componenti coinvolte: government, imprese, università e ricerca, cittadinanza organizzata. In particolare, il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi previsti dall'Agenda Digitale italiana non può prescindere da una continua e fattiva partnership tra mondo pubblico e mondo privato. Una nuova alleanza che, partendo dalla necessaria rivisitazione delle modalità di procurement pubblico, sia in grado di garantire la condivisione strategica degli obiettivi e orientare un utilizzo più sapiente e mirato delle risorse finanziarie destinate all'innovazione. 

Attraverso il confronto con i principali protagonisti della governance dell'innovazione trasformazione digitale del Paese e delle grandi aziende strategiche dell'information technology, l'evento mira ad approfondire le possibili leve su cui agire per abilitare un nuovo rapporto tra un rapporto tra committenza pubblica e vendor tecnologici.

L'emergenza sanitaria in corso: un’occasione per accrescere la consapevolezza digitale. Il ruolo della Corte dei conti

On web, 22 Maggio, 2020 | 11:30

Per partecipare al webinar non è necessario iscriversi, basta collegarsi venerdì 22 maggio prima dell'inizio dell'evento (ore 11:30) a questo link

L'emergenza COVID-19 ci ha obbligati, negli ultimi mesi, ad un utilizzo intensivo del digitale. Singoli, famiglie, imprese ed amministrazioni pubbliche stanno affrontando una sfida senza precedenti: non solo sanitaria, ma anche organizzativa e tecnologica, dandoci la percezione concreta dei punti di forza e delle fragilità. 

Questo periodo di crisi può essere, quindi, anche un'occasione per accrescere la consapevolezza individuale e collettiva sui temi della transizione digitale. In quest'ottica, un ruolo centrale spetta alla Corte dei conti, non tanto per le scelte che le hanno consentito, come organizzazione, di dimostrare una straordinaria resilienza rispetto all'emergenza, quanto per il ruolo che essa, come magistratura e suprema istituzione di controllo, può svolgere in relazione all'attuazione dell'agenda digitale per il nostro Paese. In proposito, lo scorso 26 novembre il Presidente della Corte dei conti Angelo Buscema e il Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano, hanno siglato un Protocollo d'intesa per la promozione e il monitoraggio della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione.

Se la Corte dei conti è il giudice del corretto impiego delle risorse pubbliche, quale contributo potrà dare e quali presidi potrà apprestare a garanzia di una "buona" e "sana" amministrazione digitale?

Il Webinar proposto da FPA, che si svolgerà venerdì 22 maggio dalle 11:30 alle 13, invita a un confronto proprio su questo tema strategico, senza trascurare i profili fondanti dell'etica delle tecnologie, della sostenibilità, della coesione, dell'equità e dell'inclusione.