Le persone che hanno partecipato

Antonio Lampis

Antonio Lampis

Attuale posizione: dal primo settembre 2017 direttore Generale Musei del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Dal primo giugno 1997  al 31 agosto 2017: dirigente della Provincia autonoma di Bolzano con l'incarico di direttore della Ripartizione 15 (denominata "cultura italiana" e che comprende i cinque seguenti uffici dirigenziali di primo livello: cultura, educazione permanente biblioteche e audiovisivi, bilinguismo e lingue straniere, servizio giovani e biblioteca provinciale italiana ).

Dal giugno 2005 fino al dicembre 2008 è stato direttore sostituto del 5^ dipartimento (cultura, edilizia agevolata, patrimonio).Per molti anni professore a contratto nella libera Università di Bolzano, facoltà di scienze della formazione, cattedra di  Marketing ed Event Management. Visit Professor in diverse università (Univ. Cattolica, IUAV etc.) e master (TSM, DAMS etc.).

Lingue conosciute: italiano, tedesco, inglese, spagnolo e elementi di catalano.

Laureato in giurisprudenza presso l'Università di Trento, ha concluso gli studi con una tesi in Diritto regionale e degli Enti Locali.Ha seguito studi di management pubblico, di comunicazione sociale, economia, marketing e storia delle formazioni politiche.

Tra le numerose pubblicazioni:

A. LAMPIS, Ambienti digitali e musei: esperienze e prospettive in Italia, in A. Luigini e C. Panciroli (a cura di), Educazione al patrimonio culturale e formazione dei saperi, Franco Angeli, Milano, 2018, 11-15.

A. LAMPIS, Anno europeo del patrimonio culturale e musei, in Giornale delle Fondazioni, 15.10.2017, in: http://www.ilgiornaledellefondazioni.com/content/anno-europeo-del-patrimonio-culturale-e-musei

A. LAMPIS, Verso un'idea di welfare allargato. Il welfare culturale nelle iniziative della Provincia autonoma di Bolzano, in Economia della Cultura, Mulino, 1/2017.
A. LAMPIS, Marketing culturale, capacitazione degli attori e stimolo della domanda culturale: l'esperienza della provincia di Bolzano, in F. PUTIGNANO (cur.) Distretti didattici - Patrimonio culturale, conoscenza e sviluppo locale, Politecnica-Maggioli, 2009, pp 0,61-77.
A. LAMPIS, Arte contemporanea, allestimenti e cura del pubblico, in www.fizz.it - ââIdee e risorse per il marketing culturale, 2008 e Pagine a Tema - Atti del progetto Aspettando manifesta PAB maggio 2008 Bolzano.
A. LAMPIS, Esperienze di sviluppo dell'audience: propedeutica e nuove formule di presentazione di arte e cultura, in F. Severino (cur.) "Un markerting della cultura" Franco Angeli, Milano, 2005
A.LAMPIS, PL. SACCO, G.TAVANO BLESSI, Costi di attivazione e partecipazione culturale: il caso della Provincia autonoma di Bolzano; Milano, Mieo-IULM, 2010.
A. LAMPIS; Esperienze nell'audience Allargamento in Alto Adige (Come aumentare i consumatori culturali in Alto Adige): Propedeutica e nuovi modi di presentare arte e cultura; Documento per la quarta Conferenza internazionale sulla politica culturale, Vienna, luglio 2006, in (http://www.provincia.bz.it/cultura/downloads/Lampis_audienceenlargement.pdf).
Molte altre pubblicazioni nel campo della cultura e del marketing culturale.

Il suo CV completo è pubblicato online: http://musei.beniculturali.it/wp-content/uploads/2017/09/CV-ANTONIO-LAMPIS-maggio-2018-1.pdf e in diversi siti di università e istituzioni pubbliche .

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Ha partecipato a:

Dal museo al futuro: idee vincenti per la trasformazione digitale

Roma, 15 Maggio, 2019 | 09:30

Perché il patrimonio culturale italiano, sebbene sia uno dei più importanti al mondo, rivela ad oggi un enorme potenziale di attrattività non ancora valorizzato? Perché, nonostante la percezione del cittadino italiano ed estero rispetto alla fruizione di beni e servizi culturali si posizioni in un range tutto sommato positivo, nessun museo italiano appare tra i 10 più visitati al mondo, contando meno di 1000 visitatori l’anno di cui solo il 30% risultano italiani?

Quali saranno i nuovi paradigmi per portare questi numeri a standard più coerenti con il nostro potenziale e quali sono le Idee Vincenti che possono guidare e introdurre nuovi strumenti per la trasformazione di questo settore? Questi ed altri interrogativi troveranno risposta nelle testimonianze di operatori del settore, trend setter e innovatori tecnologici pionieri di nuovi driver digitali, nel corso del convegno organizzato in collaborazione con Lottomatica e Polihub, l’incubatore d’impresa del Politecnico di Milano. Un viaggio alla scoperta del gap tra i fruitori del passato e i visitatori del futuro, dell’imprenditorialità e l’innovazione digitale in grado di supportare concretamente la trasformazione di un sistema troppo spesso percepito come arretrato.

E l’importanza dell’imprenditorialità digitale è anche alla base di Idee Vincenti, progetto lanciato da Lottomatica in collaborazione con il Polihub, l’incubatore d’impresa del Politecnico di Milano, che intende sostenere la potenzialità del digitale a supporto del settore culturale e contribuire, quindi, all’innovazione in corso nel mondo dei beni culturali puntando su talenti e tecnologia. “mettere ordine […] e attivare un nuovo scenario di fruizione […] specificatamente progettato per il visitatore d’oggi” e stimolare nuove forme di impresa culturale in grado di innovare l’offerta e riprogettare il concept di fruizione e valorizzazione, creando nuove opportunità di crescita imprenditoriale ed occupazionale. Questa la sfida del nostro ecosistema culturale: non solo attrarre visitatori, ma sfruttare le potenzialità della trasformazione digitale per creare un rapporto coeso pubblico/privato. Imprenditorialità e Istituzioni per un progetto comune.

Per ascoltare l'audio integrale dell'evento cliccare QUI

La cultura come veicolo e spazio di coesione

San Giovanni a Teduccio - Università Federico II | Napoli, 14 Novembre, 2019 | 09:30

Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo contribuisce alla politica di coesione attraverso il Programma Operativo Nazionale dedicato a “cultura e sviluppo”, proprio con l'obiettivo di valorizzare un patrimonio che costituisce una leva strategica per la crescita del Paese. Le regioni in ritardo di sviluppo sono oggetto di importanti investimenti negli attrattori culturali, che prevedono interventi di conservazione dei beni, di potenziamento del sistema dei servizi turistici e, per la prima volta, un sistema di aiuti a sostegno della filiera imprenditoriale collegata al settore.