Le persone che hanno partecipato

Rosaria Mencarelli

Rosaria Mencarelli

Ha svolto la sua carriera in vari uffici del Ministero per i beni e le attività culturali con attività connesse ai principali aspetti della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, in particolare quelle di tutela territoriale, nonché attività scientifiche museali e di pianificazione e progettazione della gestione dei luoghi della cultura anche a livello integrato territoriale.Si segnalano i progetti che ha curato per la ex Direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale (2010-2013): le linee guida emanate nel 2010 in materia di servizi al pubblico nei luoghi della cultura statali,  la ricerca finalizzata alla individuazione di nuove strategie di gestione del sistema di pricing  dei musei, e di sistemi evidence based di valutazione dei servizi culturali nei luoghi della cultura. Ha curato inoltre i progetti per la realizzazione di un sistema di standard di qualità per i luoghi della cultura siciliani e di monitoraggio e di valutazione degli impatti economici e culturali degli eventi culturali in Calabria.

E’ membro del Gruppo di Lavoro di ICOM Italia Valutazione dei musei e studi sui visitatori e del Coordinamento ICOM  Abruzzo. E’ stato membro, in qualità di esperto italiano, del Gruppo di lavoro OMC della Commissione Europea per la governance partecipativa del patrimonio culturale (Piano di lavoro 2015-2018).

E’ membro del CdA (consigliere di nomina MiBACT) della Fondazione Zetema- Centro per la valorizzazione e gestione delle risorse storico-ambientali”  di Matera e membro del Comitato dei Garanti del Polo del ‘900 di Torino.

Dal 2015 al luglio 2017 ha ricoperto l’incarico di direttore della Rocca Albornoz-Museo nazionale del Ducato di Spoleto. Scrive su riviste e interviene in seminari e convegni sui temi della tutela, della governance del patrimonio culturale  e sulla progettazione culturale territoriale.

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Ha partecipato a:

Dal museo al futuro: idee vincenti per la trasformazione digitale

Roma, 15 Maggio, 2019 | 09:30

Perché il patrimonio culturale italiano, sebbene sia uno dei più importanti al mondo, rivela ad oggi un enorme potenziale di attrattività non ancora valorizzato? Perché, nonostante la percezione del cittadino italiano ed estero rispetto alla fruizione di beni e servizi culturali si posizioni in un range tutto sommato positivo, nessun museo italiano appare tra i 10 più visitati al mondo, contando meno di 1000 visitatori l’anno di cui solo il 30% risultano italiani?

Quali saranno i nuovi paradigmi per portare questi numeri a standard più coerenti con il nostro potenziale e quali sono le Idee Vincenti che possono guidare e introdurre nuovi strumenti per la trasformazione di questo settore? Questi ed altri interrogativi troveranno risposta nelle testimonianze di operatori del settore, trend setter e innovatori tecnologici pionieri di nuovi driver digitali, nel corso del convegno organizzato in collaborazione con Lottomatica e Polihub, l’incubatore d’impresa del Politecnico di Milano. Un viaggio alla scoperta del gap tra i fruitori del passato e i visitatori del futuro, dell’imprenditorialità e l’innovazione digitale in grado di supportare concretamente la trasformazione di un sistema troppo spesso percepito come arretrato.

E l’importanza dell’imprenditorialità digitale è anche alla base di Idee Vincenti, progetto lanciato da Lottomatica in collaborazione con il Polihub, l’incubatore d’impresa del Politecnico di Milano, che intende sostenere la potenzialità del digitale a supporto del settore culturale e contribuire, quindi, all’innovazione in corso nel mondo dei beni culturali puntando su talenti e tecnologia. “mettere ordine […] e attivare un nuovo scenario di fruizione […] specificatamente progettato per il visitatore d’oggi” e stimolare nuove forme di impresa culturale in grado di innovare l’offerta e riprogettare il concept di fruizione e valorizzazione, creando nuove opportunità di crescita imprenditoriale ed occupazionale. Questa la sfida del nostro ecosistema culturale: non solo attrarre visitatori, ma sfruttare le potenzialità della trasformazione digitale per creare un rapporto coeso pubblico/privato. Imprenditorialità e Istituzioni per un progetto comune.

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