Le persone che hanno partecipato

Fabrizio Salini

Fabrizio Salini

Nato a Roma nel 1966, laureato in Scienze Politiche all'Università La Sapienza di Roma, inizia il proprio percorso professionale nel settore televisivo nel 1997 a Telemontecarlo in qualità di Assistente al Direttore di Rete. Nel 1999 diventa Direttore della Programmazione e dei Contenuti di Fox Kids Italia. Tra il 2001 e il 2003 è Direttore dei Canali Cinema di Multhitematiques Italia, società del gruppo Canal+. Nel 2003 ricopre il ruolo di Head of Entertainment Channels di Fox lnternational Channels ltaly e nel 2007 viene nominato Vice President Entertainment Channels con la responsabilità di gestire tutta l'area di intrattenimento del gruppo. Nel 2011 diviene Direttore Entertainment e Cinema di Sky Italia. Tra il 2012 e il 2013 è Head of Entertainment & Factual Channels presso la Switchover Media, azienda editoriale italiana acquistata da Discovery Networks Europe, e nel 2013 viene nominato Vice President Content Fiction & Kids presso Discovery Networks Italia. Nel 2014 ritorna nel gruppo Fox in qualità di Managing Director di Fox lnternational Channels ltaly. Nel 2016 è nominato Direttore di Rete del canale televisivo LA7. Nel 2018 diviene Chief Operation Officer della Stand by me, società di produzione televisiva e multimediale indipendente, incarico che termina nel mese di luglio dello stesso anno. Nel luglio 2018, designato dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, assume la carica di Amministratore Delegato della Rai - Radiotelevisione Italiana S.p.a. Nel mese di dicembre 2018 diviene membro del Consiglio Generale di Confindustria Radiotelevisioni.

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Ha partecipato a:

La Repubblica digitale

Roma, 16 Maggio, 2019 | 16:00

La tecnologia digitale, che ha dato una forte accelerazione al processo di trasformazione del mondo generando opportunità straordinarie e rischi incalcolabili per la cittadinanza, può rappresentare una grande occasione per “rilanciare” i principi, i diritti e i valori costituzionali che hanno fondato la nostra Repubblica. Condizione necessaria – ancorché non sufficiente – perché questo sogno diventi realtà è che Governi, Aziende e Cittadini collaborino insieme per superare ogni forma di analfabetismo digitale per le stesse ragioni e con la stessa determinazione con la quale, nel secondo dopoguerra, si superò l’analfabetismo linguistico. Decisori pubblici, esponenti della società civile e aziende ne discutono assieme raccontandosi e raccontando in maniera aperta, leggera, innovativa cosa ciascuno di noi può fare per contribuire a dar forma a una cittadinanza digitale, vera, autentica e effettiva.

Una festa della Repubblica digitale più che un convegno convenzionale. E prima che cali il sipario sulla trentesima edizione di Forum PA e ci si dia appuntamento al prossimo anno il Commissario Straordinario per l'attuazione dell'Agenda Digitale lancerà la sua sfida a ogni forma di digital divide culturale aprendo alle firme un Manifesto per una Repubblica digitale aperta, partecipata e inclusiva.