Le persone che hanno partecipato

Luigi Lavorgna

Luigi Lavorgna

Neurologo AOU Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Coordinatore del Gruppo di Studio “Digital Technologies, web e social media” della Società Italiana di Neurologia. Ha creato, nel 2012, SMsocialnetwork, il primo socialnetwork interamente dedicato alle persone con Sclerosi Multipla.

I principali interessi scientifici sono i determinanti sociali delle malattie neurologiche (soprattutto Sclerosi Multipla). E’ autore di 43 Pubblicazioni (dal 2005 ad oggi) di cui 14 tra primi e ultimi nomi (dal 2016 ad oggi), su temi legati all’alta tecnologia applicata alla Salute (Digital Health). Dottore di ricerca in Neuroscienze. Abilitato a Professore Associato dal Settembre 2019. Ha vinto il Premio dell'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna per SMsocialnetwork (progetto innovativo di eccellenza, esempio di telemedicina).

Ideatore ed Amministratore Unico della Start up "Neuro Digit" avente per oggetto le seguenti attività: 1. Creare nuovi strumenti dedicati ad attività di ricerca e sviluppo ed alla produzione di servizi 2. Progettare e collaborare con imprese ed istituzioni locali per la risoluzione delle problematiche in campo medico 3. Promuovere le attività di ricerca e la sua divulgazione attarverso il web 4. Promuovere la partecipazione a progetti di ricerca in ambito nazionale ed internazionale con intenti collaborativi e di sviluppo, nonché quello di creare un ponte tra la ricerca pubblica e le imprese operanti nel settore. NeuroDigit è poi divenuto Spin-off dell’ Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" (autorizzato dal Rettore Autorizzazione nel giugno 2018).

Direzione scientifica del progetto multicentrico italiano di Digital Health "Genitori si può anche con la Sclerosi Multipla".

Già Professore a contratto di Neurologia al Corso di laurea inInfermieristica - Università degli Studi di Napoli Federico II, Professore a contratto al Master di I Livello “Digital health, web e social network” - Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" e Professore a contratto di Riabilitazione Neurologica - Facoltà di Scienze Motorie - Università degli Studi Parthenope di Napoli.

Responsabile progetti di ricerca per la Salute Pubblica per il Parlamento Europeo - Delegazione per le relazioni con la Repubblica popolare cinese (2009 – 2014).

Dal 12/2005 a tutto il 2009 in qualità di Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione di “Campania Digitale”, Società Pubblica della Regione Campania, ha avuto il compito di Direzione, Organizzazione e Coordinamento delle strutture e dei gruppi di ricerca per la realizzazione del seguente progetto: Realizzazione di azioni coordinate di sviluppo nel settore della Multimedialità. Tale progetto di ricerca faceva parte del programma Metadistretto del settore Innovation and Communication Technologies (ICT) - Dipartimento Università e Ricerca Scientifica.

Dal 10/2005 a tutto il 2009 in qualità di Membro del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario dell'Istituto Universitario L'Orientale è stato Responsabile scientifico delle procedure per la realizzazione di progetti innovativi tra cui per l'informatizzazione dei servizi.

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Ha partecipato a:

Sanità connessa: la risposta collaborativa per una salute più accessibile

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 30 Ottobre, 2019 | 09:30

Ridurre i tempi di accesso alla diagnosi, favorire l’integrazione tra ospedale e territorio, migliorare la capacità di gestione della malattia, favorire l’aderenza terapeutica. Questi sono alcuni dei temi che la sanità si trova a dover fronteggiare quotidianamente.

In questo scenario, la sanità connessa, intesa come l’adozione di nuovi modelli organizzativi e l’utilizzo di tecnologie digitali al servizio di tutti gli attori coinvolti (pazienti, care giver, Regioni, Aziende, ecc.), in un’ottica collaborativa, può essere la risposta per rendere la salute più accessibile.

Nel corso dei lavori verranno presentate esperienze che illustrano come lo sviluppo di un sistema organizzativo “ibrido” a supporto della medicina generale possa dimezzare i tempi alla diagnosi e al trattamento, ma anche come l’utilizzo di tecnologie avanzate applicate al settore delle neuroscienze riesca a mettere il paziente al centro, creando un sistema virtuoso a vantaggio del paziente stesso e dell’intero sistema sanitario.