Le persone che hanno partecipato

Maria Lippiello

Maria Lippiello

Architetto ed Esperta di pari opportunità e politiche di genere.

Nata a Baiano, in provincia di Avellino, il 30 maggio 1973. Laureata con lode in Architettura presso l’Università di Napoli “Federico II” nel 2001 e nello stesso anno supera l’esame di stato per l’Abilitazione alla professione di Architetto e nel 2002 si iscrive all’Albo degli Architetti della Provincia di Avellino. Svolge, dal 2002 ad oggi, attività di ricerca presso il CoMMA e il Dipartimento di Strutture (DiSt) dell’Università di Napoli “Federico II”. In questi anni, vince borse di studio per corsi di alta formazione nel campo della ricerca, nel 2006, una Marie Curie Scholarship ed una Marie Curie Fellowship. Nel gennaio 2008; Dottore di ricerca in Consolidamento ed Adeguamento Strutturale”. Titolare di assegni di ricerca nel settore disciplinare ICAR/08 - Scienza delle Costruzioni – e ICAR/09 – Tecnica delle Costruzioni; per il settore disciplinare ICAR08, professore a contratto presso la Facoltà di Architettura di Napoli e la Facoltà di Ingegneria dell’Università della Basilicata. Nel 2018 consegue l’abilitazione nazionale come Professore Associato di Scienza delle Costruzioni.

Parallelamente all’attività di ricerca coltiva l’interesse e la passione per la politica e l’impegno sociale con l’obiettivo di attuare pratiche e avanzare proposte per il miglioramento della condizione femminile. Si occupa di attività per il contrasto alla violenza e discriminazioni di genere, occupazione femminile, condizione della donna e pari opportunità. Dal 2011 al 2015 è componente della Commissione Regionale Pari Opportunità della Campania e referente della sottocommissione “Urbanistica, beni comuni e democrazia partecipativa nell’ottica di genere”. Promotrice attraverso la Commissione di diversi progetti riguardanti la Toponomastica femminile, Laboratori sulla legalità ed Educazione alla parità nelle scuole nonché della realizzazione di campagne di sensibilizzazione sul fenomeno della violenza contro le donne. Dal 2014 è componente degli Stati Generali delle donne e dal 2016 membro del Comitato scientifico nazionale nonché Coordinatrice per la Regione Campania. Dal 2017 ad oggi è componente della Commissione Regionale Pari Opportunità della Campania e coordinatrice della sottocommissione “Diritto alla città, politiche urbane e beni comuni nell’ottica di genere” e della sottocommissione “modifica della legge regionale istitutiva della commissione pari opportunità”.

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Ha partecipato a:

Donne e sfide per il futuro

San Giovanni a Teduccio - Università Federico II | Napoli, 14 Novembre, 2019 | 14:30

L'andamento dell'occupazione femminile meridionale ha subito un duro contraccolpo durante gli anni della crisi: tra il 2008 e il 2014 le giovani donne del Sud, tra 15 e 34 anni, hanno perso oltre 194 mila posti di lavoro. E la forbice con le regioni europee continua ad allargarsi: Puglia, Calabria, Campania e Sicilia, nelle ultime quattro posizioni della classifica, registrano valori del tasso di occupazione di circa 35 punti inferiori alla media europea e comunque sensibilmente distanti da quelle del Centro-Nord.
L'elaborazioni Svimez su dati Eurostat e Istat al 2018 fotografano una situazione difficile, ma pensare a una nuova imprenditorialità femminile e a modelli di inserimento o reinserimento delle donne nel mercato del lavoro è possibile. Nel 2018 i programmi finanziati dai fondi strutturali come Resto al Sud, Smart&Start Italia, Selfiemployment e Cultura Crea hanno raggiunto 998 imprese femminili - pari al 36% del totale - concedendo agevolazioni per 38 milioni di euro e investimenti per 67 milioni. Il 95% delle imprenditrici finanziate ha meno di 36 anni e il 91% risiede nel Sud d'Italia e in particolare in Campania, Calabria e Sicilia (dati Invitalia).
Ma accanto ad azioni e incentivi per l'occupazione, è opportuno ripensare l'attuale sistema di welfare che, scaricando essenzialmente sulle donne, ripropone vecchi modelli sociali che frenano il potenziale di conoscenza e competenza delle donne nel sistema produttivo.