Le persone che hanno partecipato

Giulia Gregori

Giulia Gregori

La Dott.ssa Giulia Gregori ricopre il ruolo di Responsabile Pianificazione Strategica e Comunicazione Istituzionale all’interno di Novamont S.p.A., azienda leader mondiale nel settore delle bioplastiche e nello sviluppo di biochemicals. La Dott.ssa Giulia Gregori è entrata a far parte di Novamont nel settembre del 2000, dopo essersi laureata in Chimica Pura ed aver conseguito la specializzazione in chimica bioinorganica presso l’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con l’Università di Leida. All’interno di Novamont è responsabile del coordinamento e dello sviluppo dei progetti strategici di ricerca e formazione e della comunicazione istituzionale, oltre ad intrattenere le relazioni esterne con le istituzioni pubbliche e private che erogano i finanziamenti.

È membro di diverse associazioni, tra le quali il Biobased Industries Board ed è inoltre membro del Consiglio Direttivo Assobiotec (Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie), del CDA di Enne3 – Incubatore di Impresa di Novara, nonché del CDA dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro". È inoltre segretaria del Cluster Tecnologico Nazionale della Chimica Verde SPRING (Sustainable Processes and Resources for Innovation and National Growth) che comprende più di 100 associati (aziende, centri di ricerca, entità territoriali, associazioni) e 11 regioni italiane e territori sostenitori, che si pone l’obiettivo di incoraggiare lo sviluppo delle bioindustrie in Italia attraverso un approccio olistico all’innovazione, volto a rilanciare la chimica italiana sotto il segno della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

La Dott.ssa Gregori è inoltre membro del Gruppo di Coordinamento Nazionale per la Bioeconomia, che ha lavorato alla redazione della strategia aggiornata "Bioeconomy in Italy - BIT II" (2019) e che concorrerà a facilitare e monitorare la sua adozione in tutto il Paese.

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Ha partecipato a:

L'economia circolare: competitività del sistema produttivo e sviluppo sostenibile

San Giovanni a Teduccio - Università Federico II | Napoli, 13 Novembre, 2019 | 14:30

Nel 2015 la Commissione europea ha adottato un piano d’azione per contribuire ad accelerare la transizione dell’Europa verso un’economia circolare, stimolare la competitività a livello mondiale, promuovere una crescita economica sostenibile e creare nuovi posti di lavoro. Si stima, infatti, che l’occupazione in Italia aumenterebbe di 50 mila nuovi posti di lavoro. Il settore della bioeconomia, in particolare, conterebbe 90 mila posti di lavoro in più, di cui 11 mila solo in Italia. Stime importanti anche sull'incremento del fatturato di diversi settori.

Secondo uno studio del Parlamento Europeo, nei settori della riparazione e affitto dei beni e della compravendita di prodotti si genererebbe un mercato aggiuntivo di quasi 8 miliardi di euro l’anno, di cui 1,2 miliardi in Italia. Anche quello della bioeconomia avrebbe uno sviluppo, al 2020, di 40 miliardi. I Fondi strutturali e di investimento europei, il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) e il programma LIFE sostengono la transizione verso un'economia circolare, ma per un’accelerazione è essenziale una politica che investa nell'innovazione e sostenga l'adattamento della base industriale europea.