Le persone che hanno partecipato

Margherita Sgalambro

Margherita Sgalambro

Sono ormai giunta al termine della mia carriera lavorativa iniziata molti anni fa presso l ' EDP di una multinazione americana in quanlità di programmatrice RPG, dove venivano sviluppati internamenti i vari applicativi gestionali.
Il 01.04.1989 comincia la mia avventura lavorativa presso il Comune di Desenzano del Garda  nel settore IT, appena istituito da un illuminato Assessore.
Ho avuto la fortuna e l'onore di essere protagonista in questi molti anni del cambiamento "digitale" della pubblica amministrazione passando, tanto per citare un esempio  da "... la mail non è uno strumento di lavoro" a "senza mail non posso lavorare" e così per tutti i vari strumenti digitali ed informatici.
Il Comune di Desenzano nel 1994 ha avviato un progetto di Informatica Civica , denominato "Progetto Onde"  nel quale sono state avviate attività come la "Rete Civica", la Mediateca e Laboratorio d'Informatica per i cittadini, i corsi di alfabetizzazione informatica ed altre ancora.
 
Ad oggi il Sistema Informatico Comunale consta di 200 postazioni di lavoro , Computer e Thin Client, applicazioni gestionali centralizzate in terminal server, piattaforma di virtualizzazione dei server.
Tra i principali progetti di innovazione possiamo enumerare:
  • Atti amministrativi digitali
  • Dematerializzazione dei documenti di protocollo
  • Portale dei pagamenti Pagopa
  • Istanze online 
  • Intranet per la comunicazione interna
Il Comune di Desenzano nel 1994 ha avviato un progetto di Informatica Civica , denominato "Progetto Onde"  nel quale sono state avviate attività come la "Rete Civica", la Mediateca e Laboratorio d'Informatica per i cittadini, i corsi di alfabetizzazione informatica ed altre ancora.
 
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Ha partecipato a:

Servizi pubblici digitali, la sfida dei comuni

On web, 1 Aprile, 2020 | 12:00

Secondo il rapporto DESI, sul fronte dei servizi pubblici digitali l’Italia si colloca al 18° posto ottenendo un punteggio di 58,7 punti contro una media europea di 62,9.

I progressi più evidenti si registrano alla voce “moduli precompilati” (con un punteggio di 48/100, media UE 58/100).  Risultati incoraggianti anche sul fronte del “livello di completezza dei servizi online (punteggio di 91/100, superiore alla media UE di 87/100), nonché su quello dei “servizi digitali pubblici per le aziende” (punteggio di 85/100, perfettamente in linea con la media europea).

Permangono invece le grandi difficolta sul fronte dell’interazione digitale tra enti pubblici ed utenza: secondo i dati Eurostat, solo il 37 % degli utenti di internet italiani che hanno bisogno di inviare moduli a una PA sceglie i canali online, contro una media europea del 68%.

Da questo punto di vista la normativa italiana (Piano Triennale per l’Informatica nella PA e Codice dell’Amministrazione digitale) raccomanda la diffusione di strumenti operativi che producano un vero e proprio cambiamento culturale al fine di promuovere e realizzare concreti progressi in ambito di innovazione digitale e sottolineano la centralità dei diritti del cittadino nella fruizione dei servizi digitali della PA.

L’articolo 54 del CAD indica chiaramente alle PA la necessità di realizzare siti web che rispettino i principi di accessibilità, elevata usabilità e reperibilità, completezza di informazione, elevata interoperabilità, avendo cura di utilizzare un linguaggio chiaro, organizzato in una struttura informativa di facile consultazione.

In questo contesto, nel corso dell’ultimo anno AGID, insieme al Team per la trasformazione digitale, ha realizzato numerose azioni atte a semplificare lo sviluppo e l’utilizzo dei servizi digitali prodotti dalle pubbliche amministrazioni. I comuni sono così chiamati ad un rapido adeguamento: dal 1° aprile 2019 le PA possono acquisire esclusivamente servizi cloud qualificati da AgID e pubblicati nel Cloud Marketplace, mentre dal 30 giugno 2020, tutti i pagamenti alle PA potranno essere effettuati esclusivamente attraverso la piattaforma PagoPA.

Il webinar, attraverso un confronto tra esperti direttamente coinvolti nei processi innescati a livello centrale e la presentazione di esperienze già avviate, mira a presentare un modello di attivazione dei servizi digitali coerente con la normativa vigente e le disposizioni attuali.