Le persone che hanno partecipato

Mauro Colombo

Mauro Colombo

Mauro Colombo è Technology and Innovation Director di Hewlett- Packard Enterprise Italia. Ha la responsabilità del team di vendita specialistica e di prevendita per soluzioni in ambito datacenter (server, storage e data center network). Precedentemente ha ricoperto diversi ruoli manageriali in ambito prevendita per soluzioni tecnologiche e consulenza IT. Laureatosi in Ingegneria delle Telecomunicazioni nel 1997 al Politecnico di Milano, ha iniziato la propria esperienza lavorativa in una societa’ di consulenza a Londra prima di iniziare in HP come project manager in ambito outsourcing, ricoprendo successivamente diversi ruoli a livello italiano ed europeo come solution architect e business developer.

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Ha partecipato a:

Homeworking e Pubblica Amministrazione, un binomio possibile

On web, 2 Aprile, 2020 | 12:00

 
 
Con il decreto Dl 9/2020 diventa obbligatorio per tutte le pubbliche amministrazioni rendere disponibile per i propri dipendenti la possibilità del lavoro remoto, Home working, già normato in Italia dalla Legge 81/2017. Il decreto nello specifico indica la strategia che dovrà essere eseguita dai funzionari della PA per agevolare il passaggio verso l’home working, introducendo nella PA gli strumenti tecnologici necessari ad abilitare la remotizzazione delle postazioni di lavoro: sistemi di virtualizzazione della postazione di lavoro in sicurezza, accesso cloud per la condivisione dei dati e sistemi per la videoconferenza al fine di creare una user experience del tutto simile a quella vissuta in ufficio.

L’ Home Working è stato Inizialmente spinto in Italia dalle grandi imprese italiane ( il 58% ha già avviato progetti ) che hanno sin da subito colto la possibilità di crescita legata a questa opportunità, negli ultimi due anni anche le PMI hanno iniziato ad adottarlo ( il 12% ha avviato progetti ) e la stessa PA ha iniziato questo percorso, il 16% ha già avviato infatti iniziative in tal senso (fonte Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano) .

I vantaggi di questo tipo di scelta, sono stati sin da subito evidenti e possono essere riassunti : da quelli economici legati ad esempio alle spese energetiche, alla climatizzazione, alla gestione delle mense aziendali, alla pulizia, ai vantaggi ambientali e di salute derivanti dal minor traffico e inquinamento, a quelli legati alla produttività, lo home working dove inserito ha migliorato il grado di soddisfazione delle persone anche riuscendo ad ottenere un migliore bilanciamento tra tempo dedicato al lavoro e tempo dedicato alla vita privata.

Questo webinar, in collaborazione con HPE, vuole essere un momento per riflettere sul cambiamento da attuare per superare le barriere tecnologiche ma usarle per rendere virtuale lo spazio di lavoro, abilitare e supportare nuovi modi di lavorare, facilitare la comunicazione, la collaborazione e la creazione di network di relazioni professionali tra colleghi e con figure esterne all'organizzazione.

Data-driven One Health: conciliare la salute dell’uomo e quella del Pianeta sfruttando i Big Data

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 27 Ottobre, 2021 | 16:45

I rischi per la salute dell’uomo e del Pianeta possono essere affrontati in modo sistemico e trasversale sfruttando la nostra capacità di raccogliere, archiviare ed elaborare dati, con la prospettiva che diventino intelligenza collettiva a supporto delle decisioni. Attualmente però, la disponibilità di grandi quantità di dati (Big Data), prodotti all’interno dei Sistema Sanitari regionali, degli Istituti Zooprofilattici, delle Agenzie per l’ambiente e di tutte le organizzazioni o istituzioni che a vario titolo si occupano di sanità, veterinaria e ambiente viene usata in maniera limitata, sia all’interno dei vari settori che tra un silos e l’altro.

Oltrepassare i limiti presenti non è più rimandabile per sostenere l’evoluzione dei servizi sanitari e per prevenire future pandemie. Lo stesso concetto di One Health promuove lo scambio di conoscenza e il senso di responsabilità (accountability) che dovrebbero derivare da un sistema salute più connesso e trasparente. Le tecnologie disponibili offrono diverse soluzioni per diagnosi, terapia, processi decisionali in area clinica e salute pubblica e potrebbero trovare applicazione nella sorveglianza, combinazione con i Big Data, riorganizzazione degli interventi e dei servizi medico-chirurgici e gestione dei pazienti.

L’Artificial Intelligence e gli algoritmi di predictive analytics permetterebbero di interpretare i fenomeni relativi alla salute dell’uomo e dell’ecosistema a partire dall’analisi di dati provenienti da diverse fonti. In modo analogo, il cosiddetto paradigma “Digital twin” – ovvero la riproduzione digitale e in tempo reale dell’ecosistema fisico-socio-tecnico che riguarda le risorse, i dati e i processi dell’ecosistema di salute nel suo complesso – avvalendosi del ricco patrimonio informativo ad oggi già disponibile, potrebbe consentire un controllo e monitoraggio diffusi sugli asset che compongono il paradigma One Health, fare simulazioni rispetto al alcune variabili rilevanti e intervenire direttamente sugli asset stessi modificandone lo stato. Come si abilita, dunque, un modello One Health Data-driven?

Lo scenario è l’occasione per discutere con opinion leader, ricercatori, decision-maker e policy-maker rispetto all’urgenza del cambio di visione e di come la data governance sia fondamentale per abilitare un nuovo modello di salute interdisciplinare, connessa e predittiva.