Le persone che hanno partecipato

Fabrizia Benini

Fabrizia Benini

A lawyer by training, Fabrizia BENINI joined the European Commission in 1995. Throughout her career, she worked on the intersection between regulatory frameworks and technological developments taking into account the users’ perspective in the internal market, competition and industry departments.
At present, she heads the Digital Economy and Skills unit in the Commission’s Directorate-General for communications networks, content and technology. Her work focuses on the digital economy and society, its measurement and the impact digital development may have on the labour market and on skills. In that context, one of her main tasks is to devise policy responses to the current digital skills gap.

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Ha partecipato a:

Apprendimento a distanza e competenze digitali: due sfide per il futuro del Paese

Roma, 8 Luglio, 2020 | 14:00

L’emergenza nazionale legata alla diffusione del Covid-19 ha evidenziato la natura ambivalente del rapporto tra tecnologie e apprendimento. Da un lato, la didattica a distanza ha rappresentato un’ancora di salvezza per la continuità nel campo dell’istruzione. Dall’altro, ha amplificato le disuguaglianze sociali dovute al digital divide tecnologico e culturale che ancora oggi attanaglia larghe fasce della popolazione. Sono molte infatti le famiglie e gli studenti che ancora non dispongono di linee internet in grado di supportare l’e-learning, oppure non sono in possesso di adeguate competenze nell’utilizzo di strumenti e piattaforme.

L’enorme sforzo di innovazione richiesto alle istituzioni educative e formative di ogni ordine e grado ha consentito di tamponare l’emergenza, ma ha evidenziato anche alcune sfide cruciali per il futuro della didattica: sviluppare metodi per insegnare discipline classiche con strumenti nuovi, potenziare le politiche di inclusione digitale, promuovere le competenze digitali per garantire l’occupabilità e l’esercizio dei diritti di cittadinanza. Queste sfide richiedono una visione di medio-lungo termine, che metta al centro il valore delle reti e la creatività dei territori, per mettere a fattor comune le migliori esperienze realizzate durante l’emergenza e capitalizzare ciò che abbiamo imparato.

Ne discutiamo con esperti di didattica innovativa e rappresentanti di scuole, università e istituzioni per la formazione professionale.