Le persone che hanno partecipato

Fabio Massimi

Fabio Massimi

Ingegnere e manager specialista in innovazione digitale, attualmente ricopre l’incarico di Project Manager Super Senior presso l’Agenzia per l’Italia digitale per le iniziative nazionali di implementazione delle politiche europee per il Mercato Unico Digitale.

Laureato in ingegneria elettronica con un master in economia e management dell’innovazione, ha ricoperto il ruolo di project leader e responsabile tecnico in progetti di semplificazione amministrativa e trasformazione digitale su larga scala nel settore pubblico e privato.

Dal 2012 in AgID, ha contribuito al coordinamento e all’avvio dei progetti strategici nazionali riguardanti fatturazione elettronica, pagamenti elettronici, digitalizzazione di appalti e contratti pubblici e ordine elettronico in sanità. Dal 2016 si occupa della direzione tecnica dei progetti del programma Connecting Europe Facility in ambito e-invoicing ed e-procurement coordinati da AgID. Dal 2018 è impegnato nell’avvio e coordinamento della PEPPOL Authority per l’Italia.

È Presidente della Commissione e-Business e Servizi Finanziari di UNINFO. È membro del Multi-Stakeholder Expert Group on eProcurement della Commissione Europea, della delegazione Italiana presso UN/CEFACT, della Authority Community di OPENPeppol. È delegato italiano presso i comitati di standardizzazione del CEN TC 434 “e-invoicing”, TC 440 “e-procurement” e i gruppi di lavoro tecnici della Commissione Europea per l’implementazione del Mercato Unico Digitale.

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Ha partecipato a:

NSO, l’innovazione non è in quarantena! Primi dati, evidenze e prospettive a cinque mesi dall’avvio

Roma, 10 Luglio, 2020 | 11:02

Si può dire che il Nodo Smistamento Ordini (NSO) e COVID-19 siano approdati contemporaneamente sul palcoscenico della sanità italiana. Infatti, per gli enti del SSN, l’obbligo degli ordini elettronici per i beni è partito il 1° febbraio 2020. Eppure la rivoluzione nelle procedure di public procurement non ha sofferto il concomitante esplodere dell’epidemia virale. 450.000 ordini in febbraio; 535.000 in marzo secondo i dati della Ragioneria Generale dello Stato. Per la diffusione degli Ordini Elettronici fa ben sperare anche la percentuale di documenti che NSO ha rifiutato: a marzo sotto il 3%. Quindi la macchina è partita anche in un contesto difficile e l’Ordine Elettronico diventa un’abitudine, anche se COVID-19 qualche ripercussione sui volumi la produrrà.

Quali i punti di attenzione? Sicuramente una cultura di processo ancora scarsa; poi, gli Ordini Completi, lungi da essere oggi realtà; gli errori presenti nel contenuto degli ordini. Quali le prospettive? L’adeguamento dei sistemi per essere in grado di produrre le Fatture Elettroniche; l’incremento delle diverse tipologie di Ordinazione, in linea con le esigenze degli acquisti.

Ne parlano rappresentanti di AgID, delle Imprese, delle Aziende Sanitarie.