Laurea in economia e commercio e dottorato di ricerca in Economia Politica presso l’Università La Sapienza, ha lavorato inizialmente per alcuni anni come ricercatore esperto di economia ed econometria presso l’Istat. Dal 2001 al 2009 è funzionario economista presso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, dove ha svolto attività in materia di tutela della concorrenza in numerosi settori (industria manifatturiera, farmaceutico, trasporti, agroalimentare, commercio). Dal 2009 è dirigente economista presso l’Autorità Nazionale Anticorruzione, dove, dopo essersi occupato di qualificazione delle imprese e di controllo di gestione, svolge da alcuni anni attività inerenti alla spending review, in particolare la regolazione dei prezzi dei contratti pubblici. Ultimamente ha rivolto la sua attenzione allo sviluppo di indicatori di inefficienza e rischio corruttivo negli appalti. Presidente di commissioni di collaudo e di gara, componente di commissioni di concorso, ha pubblicato scritti e tenuto seminari in varie Università ed altri enti in tema di analisi economica, concorrenza, contratti pubblici, corruzione.
Si può misurare il rischio di corruzione e conseguentemente adottare soluzioni per contrastarla? Per rispondere a questa e ad altre domande l’Anac ha avviato un progetto – grazie ai fondi strutturali del Pon Governance 2014-2020 – che punta a misurare scientificamente il rischio di corruzione.
Uno dei principali problemi quando si parla di corruzione è costituito dalla difficoltà di prevedere dove essa possa manifestarsi. Vi è infatti, non solo in Italia, un’assenza di dati scientifici sul fenomeno corruttivo che vadano oltre la misurazione della percezione, alla quale va aggiunta la carenza di informazioni territoriali rilevate in modo sistematico che possano fungere da “ingredienti” per la costruzione di un sistema di misurazione validato scientificamente.
Il Progetto “Misurazione del rischio di corruzione a livello territoriale e promozione della trasparenza” ha come principale obiettivo quello di costruire e rendere disponibile alla collettività un insieme di indicatori scientifici in grado di stabilire quanto è alto il rischio che si possano verificare fatti di corruzione (“indicatori di rischio”) e quanto sono efficaci le misure anticorruzione adottate dalle amministrazioni (“indicatori di contrasto”).
In questo seminario l’Autorità approfondirà anche i temi legati alla promozione della trasparenza e della cultura della legalità come leve di attuazione delle politiche pubbliche e di evoluzione della fiducia dell’opinione pubblica nell’operato delle amministrazioni.
Tra le linee di intervento del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è previsto il miglioramento dell’efficacia della lotta contro la corruzione, da realizzare anche attraverso la semplificazione di alcune normative e procedure che possono alimentare il rischio corruttivo.
Uno dei principali problemi quando si parla di corruzione è rappresentato dalla difficoltà di prevedere dove essa possa manifestarsi. La corruzione infatti è di per sé un fenomeno in larga parte sfuggente e sommerso, per il quale è difficile individuare una definizione condivisa e in grado di cogliere la natura multidimensionale di una “pratica sociale” influenzata da mutevoli assetti regolativi e sistemi di valori.
Il Regolamento (UE) 2021/241 del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, prevede ogni Stato destinatario del fondo dovrà porre in essere un sistema interno di controlli effettivo ed efficiente, tale da evitare, individuare e correggere frodi, corruzione e conflitti di interesse nell’utilizzo dei fondi europei. Nel nostro Paese, il “sistema” di verifica del PNRR sarà ispirato ai sistemi di controllo dei fondi strutturali europei e sarà orientato alla prevenzione, individuazione e contrasto di gravi irregolarità quali frodi, casi di corruzione e conflitti di interessi nonché a scongiurare potenziali casi di doppio finanziamento. In questo contesto, le attività e le iniziative sviluppate nell’ambito del Progetto “Misurazione del rischio di corruzione a livello territoriale e promozione della trasparenza” possono costituire un riferimento essenziale per la costruzione e messa a regime di efficaci sistemi e strumenti di prevenzione, monitoraggio e controllo della corruzione, da utilizzare sia per il PNRR che per la programmazione fondi SIE 2021-27.
Il Progetto, finanziato dal PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-20, è realizzato da ANAC in partenariato con il Dipartimento per le Politiche di Coesione e l’Agenzia per la Coesione Territoriale ed è volto a costruire e rendere disponibili indicatori e metodologie di analisi della corruzione a livello territoriale per il monitoraggio di appalti e finanziamenti pubblici. La produzione di indicatori di rischio corruzione rappresenta un contributo importante non solo in termini di accrescimento del patrimonio scientifico, informativo e conoscitivo del fenomeno ma anche per prevenirla, affinché le misure di contrasto siano più efficaci ed adeguate alla diversità dei contesti e territori.