Le persone che hanno partecipato

Roberto Rovati

Roberto Rovati

Direzione Generale Gruppo Gheron (Milano). 3.000 PL di RSA, Hospice e Riabilitazione, oltre a CDI e Assistenza domiciliare in Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto. Cantieri per ulteriori 2.000 PL. Si occupa di Sviluppo e innovazione, responsabile di Start up, responsabile dei Sistemi informativi sanitari, Risk manager.

Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche, Master II liv. in Management Sanitario, professore a c. Facoltà di Medicina Università degli studi di Pavia.

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Ha partecipato a:

Covid, demenze e tecnologia: valutazione multicentrica degli ospiti con forme di demenza in RSA

On web, 25 Giugno, 2020 | 11:00

Covid 19 ha indotto un atteggiamento difensivo e di adattamento al nuovo scenario pandemico da parte del sistema sociosanitario, con particolare riferimento al mondo delle RSA ed ai territori del Nord Italia. Tutte le Strutture hanno messo in atto la misura di sospendere rapidamente gli accessi da parte dei parenti/caregivers: questo ha avuto un valore epidemiologico rilevante, ma anche un severo impatto riflesso sugli Ospiti e, particolarmente, sugli Ospiti cognitivamente fragili.

Questi ultimi infatti, non solo non sono stati in grado di rispettare e comprendere le misure di prevenzione individuale ma hanno subito la distanza fisica e comunicativa, per di più espressa attraverso la barriera delle protezioni facciali. Le mascherine hanno infatti impedito gran parte della comunicazione non verbale e della comunicazione espressiva da parte degli Operatori che, interiorizzando anch’essi una esperienza di paura e di necessaria obbedienza alle regole di distanziazione, hanno pressoché cancellato le attività ludico animative e i programmi di stimolazione e riabilitazione cognitiva.

I Device hanno tuttavia permesso di incrementare le videochiamate con le famiglie con evidente beneficio dell’Ospite e del Familiare. Le comunicazioni hanno consentito di mantenere vivo il flusso informativo, benché questo sia diventato maggiormente essenziale e prudenziale, soprattutto nella scelta della terminologia. La costante disponibilità di informazioni aggiornate e facilmente fruibili ha agevolato la puntualità e la sintesi comunicativa verso le famiglie ma anche tra gli Operatori, che hanno ridotto i briefing clinico assistenziali e dunque la necessità di compresenza nei locali ai soli fini comunicativi.