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Le esperienze di resilienza delle città e le politiche urbane verso la prossima programmazione, Amministratori a confronto

Roma, 10 Luglio, 2020 | 11:16

In uno scenario così imprevedibile ed emergenziale come quello definito a seguito della pandemia, il Pon Metro si offre ancora di più come uno strumento utile alla ripartenza con azioni e progetti già in campo sui territori delle 14 città metropolitane. La strada più veloce è stata partire dagli interventi avviati inserendo le nuove priorità, ampliamenti che le città in accordo con l'Autorità di Gestione del Programma hanno individuato come urgenze da includere nelle progettualità. Gli interventi correlati all’emergenza sanitaria ed economica in un'azione di contrasto al Covid19 raccontano un percorso di resilienza del Pon Metro #CovidResponse attraverso una:

  • digitalizzazione dei servizi pubblici - Asse 1
  • riorganizzazione del sistema di mobilità - Asse 2
  • creazione e sviluppo di nuovi servizi e infrastrutture per il sociale – Assi 3 e 4

 

Il talk si apre con i saluti e l’introduzione di Massimo Sabatini, Direttore Generale dell’ Agenzia per la Coesione Territoriale, al quale seguirà un focus a cura dell’Autorità di Gestione, Giorgio Martini con una rappresentazione complessiva della risposta delle città protagoniste del Pon Metro e una valutazione sugli effetti della crisi post Covid in vista del prossimo periodo di programmazione.

Il confronto continua con il racconto delle esperienze di alcune città del PON Metro: Chiara Appendino, Sindaco di Torino, Antonio Decaro, Sindaco di Bari e Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), Cristina Tajani, Assessore del Comune di Milano e Matteo Lepore, Assessore del Comune di Bologna. Attraverso le quattro esperienze si vuole rappresentare alcune buone pratiche di interventi nelle grandi città, evidenziando percorsi di co-partecipazione e di partecipazione attiva dei territori e prime riflessioni sui nuovi bisogni e sulle opportunità della programmazione 2021-2027.

Conclude l’appuntamento il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano con una visione sul ruolo delle città e delle politiche urbane nella programmazione attuale e futura.

Quale ruolo del Sud nel Restart Italia? Dalle scelte sui finanziamenti il modello di sviluppo per il Mezzogiorno.

Roma, 2 Novembre, 2020 | 12:00

Quale ruolo può avere il Sud nella ripresa del Paese?  Nell’attuale dibattito viene dichiarata da più parti la necessità di agganciare la ripresa economica del Paese ad un processo strutturale e duraturo di rilancio del Mezzogiorno, a più riprese evocato ma mai veramente avviato.

Le risorse sempre molto rilevanti del prossimo ciclo dei fondi europei e quelle ingenti del Recovery Fund non soltanto rendono ineludibile la crescita degli indicatori economici al Sud ma impongono la definizione del modello di sviluppo che si intende perseguire e scelte coerenti con gli obiettivi. Così come elaborato dalla Commissione e dai Governi europei il sistema dei finanziamenti sembra offrire l’opportunità di costruire un modello di sviluppo basato su Green New Deal, sulla transizione al digitale, sulla specializzazione intelligente dei territori, su una Pubblica Amministrazione come infrastruttura strategica all’interno della quale promuovere nuova mentalità e nuove competenze.