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La trasformazione digitale come architrave della strategia per la ripresa

Roma, 6 Novembre, 2020 | 09:30

Le tecnologie digitali, fondamentali strumenti di resilienza e reazione durante la fase di emergenza, hanno assunto un valore strategico nelle strategie di ripresa e rilancio dell’economia del Paese. “Digitalizzazione e innovazione” rappresenteranno infatti una delle "missioni" del Recovery plan che il governo dovrà approvare nei prossimi mesi per definire gli obiettivi da raggiungere con i 209 miliardi del Next Generation EU. In particolare, è evidente come il completamento del complesso percorso di trasformazione digitale della PA rappresenti oggi un obiettivo non più differibile.


In questo senso, gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da alcune importanti novità. Dapprima, l’approvazione in luglio del c.d. DL Semplificazioni che ha previsto, tra le altre cose, il potenziamento di alcuni strumenti per l’esercizio della cittadinanza digitale (SPID, domicilio digitale, CIE, app IO). Successivamente, l’approvazione nel mese di agosto del nuovo Piano triennale per l’informatica pubblica 2020-2022 che, pur in continuità con le precedenti edizioni, si contraddistingue per una maggiore attenzione all'attuazione delle azioni previste, anche grazie all’individuazione di indicatori di risultato chiari per tutte le componenti del modello strategico (servizi online, cloud, dati pubblici, piattaforme, infrastrutture, interoperabilità, sicurezza). Un aspetto, quello dell’attuazione, oggi ancor più cogente alla luce del quadro non certo entusiasmante emerso dalla rilevazione effettuata dalla Corte dei Conti sullo stato di attuazione del Piano triennale 2019-2021.

Tuttavia, la crisi derivata dall’emergenza Covid-19 pone oggi le istituzioni davanti alla necessità di porsi obiettivi ben più ambiziosi di quelli individuati dalla nuova versione del Piano. Obiettivi che contribuiscano alla definizione di un’idea condivisa di futuro, da costruire e perseguire attraverso la collaborazione di tutte le componenti della società.

In questo convegno ci interrogheremo su come, partendo dagli elementi di novità introdotti dai documenti prima citati, si possano costruire le fondamenta di una nuova politica d’innovazione che sia in grado non solo di garantire il necessario cambio di passo nella digitalizzazione della PA e del tessuto produttivo italiano, ma anche di offrire un contributo sostanziale alla promozione di uno sviluppo sostenibile, etico ed inclusivo.