Le persone che hanno partecipato

Marco Carlomagno

Marco Carlomagno

Marco Carlomagno, giornalista pubblicista e segretario generale della CSE, è nato a Napoli il 30 giugno 1958.

Laureato in Giurisprudenza, Economia Aziendale e Sociologia, è in servizio presso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e ha ricoperto numerosi incarichi sia all’interno dell’Agenzia che in varie pubbliche amministrazioni

Nel corso della sua carriera ha insegnato Diritto tributario, Diritto civile e Diritto del lavoro in numerosi Master e Corsi di perfezionamento e di alta formazione presso molte Università,

Ha pubblicato molti libri e scritto numerosi saggi pubblicati in varie riviste e tantissimi articoli per molti giornali italiani.

Oggi è anche componente del Gruppo di monitoraggio della Sperimentazione del lavoro agile istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni" dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

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Ha partecipato a:

Nuove modalità di lavoro nella PA: opportunità e sfide

Roma, 5 Novembre, 2020 | 17:30

Come Sistema Paese, siamo stati capaci di riorganizzare interi comparti in tempi molto rapidi - e un grosso aiuto è arrivato senz’altro dalla disponibilità di strumenti per farlo. Strumenti tecnologici, ad esempio quelli di videoconferenza quali Zoom, oppure lo scambio di documenti interni via Slack oppure anche le stesse “app aziendalI” quali le Cloud Applications di Oracle (per le funzioni interne di Finance, Supply Chain, Risorse Umane, Marketing ed e-Commerce ecc). Sono però tutti strumenti ai quali è necessario affiancare un cambio di marcia, per non dire addirittura un paradigma diverso, una forma mentis nuova da parte di chi lavora e in particolar modo da parte di chi ha responsabilità di direzione e guida di un team interno o di un’intera Organizzazione.

 

In questa tavola rotonda virtuale Oracle – con l’aiuto di Maria Teresa Sica, sua HR Director - espone il suo punto di vista, quello di una multinazionale grande ma agile, già rodata nel lavorare per obiettivi e con responsabilità chiare – è questo il vero significato di smart working, infatti: valutare il lavoro non per la quantità del tempo impiegato, ma per la qualità dei risultati – pur con team geograficamente lontani che lavorano insieme (anche su fusi orari molto diversi). E lo fa anche rivelando i risultati di una ricerca sull’utilizzo dell’Intelligenza artificale (intitolata “AI @ work”), recentemente rilasciata e basata su un campione di 12.000 lavoratori di cui circa 1.000 Italiani. I risultati sono interessanti, addirittura c’è chi nel distanziamento, e per parlare dello stress generato da esso sia sul posto di lavoro che in generale, vede con maggior favore il dialogo con un chatbot, un agente di Intelligenza Artificuale, che con il proprio Manager o un altro agente umano.

Nella Pubblica Amminisrtrazione, come ci racconta Marco Carlomagno, Segretario Generale di FLP, le abilità di change management devono essere sviluppate e costruite con programmi formativi ad hoc, perché la strada è tracciata e, senza un adeguato supporto in questo senso, “sarebbe come avere avere un vaccino, ma non conoscerne il dosaggio”.

Se poi si riuscisse ad avere sistemi armoinzzati, non “monomarca” o “monoarea” ma senz’altro basati su principi di cloud computing, di facilità di consultazione da dispositivi mobili e di capacità di sintesi con cruscotti e indicatori comuni alle PA e pronti all’uso, si darebbe un grosso contributo a rendere più efficiente le Organizzazioni pubbliche sia verso i propri “clienti esterni”, noi cittadini, sia verso i “Ccienti interni”, ovvero i circa 3 milioni di lavoratori che sono impiegati nel comparto della Pubblica Amministrazione.

Rigenerare la PA. Assunzioni e competenze per il successo del PNRR?

On web, 6 Maggio, 2021 | 14:45

Rigenerare la PA. Questo l’obiettivo della riforma della Pubblica Amministrazione che si sta definendo in queste settimane. Obiettivo che si pone nel contesto strategico e di azione proposto dal PNRR e nello specifico dalle due linee di intervento della Componente “Digitalizzazione e Modernizzazione della PA” del Piano.  

PA Capace e PA Competente delineano il volto della PA che è il momento di costruire, partendo dallo sblocco dei concorsi pubblici sospesi (circa 110mila i posti secondo le stime della Funzione pubblica), dalla semplificazione delle procedure concorsuali e dalla loro digitalizzazione, ma soprattutto da un ripensamento dell’azione di reclutamento nel settore pubblico affiancata ad un’azione di reskilling del personale con investimenti in formazione. Si tratta di 930 milioni di euro a cui si aggiungono quelli per le assunzioni relative ai singoli progetti del PNRR, a valere sulle risorse degli stessi.    

In una Pubblica Amministrazione ancora troppo legata agli adempimenti, ci si chiede anche come mettere insieme gli obiettivi e gli step del percorso di digitalizzazione delineato per la PA (switch off digitale, accessibilità dei servizi, gestione documentale, ecc..) e la necessaria evoluzione culturale della PA, che conduca ad una PA flessibile, in grado di progettare, pianificare, risolvere problemi e approcciarsi ad essi in modo creativo e innovativo.  

Questo webinar mira a riflettere sul tema delle competenze della PA in questo importante e delicato momento di confronto e progettazione sul nostro futuro. Sarà la PA in grado di trainare il cambiamento? Di quali competenze deve dotarsi e quali competenze “ristrutturare” per raggiungere l’obiettivo della PA Capace e Competente? Investire quindi in buon reclutamento e giusta formazione, quindi. Di questo parleremo con esperti e referenti del settore pubblico.