Le persone che hanno partecipato

Maria Cristina Messa

Maria Cristina Messa

Maria Cristina Messa, laureata in Medicina e Chirurgia con specialità in Medicina Nucleare, è professore ordinario di Diagnostica per immagini.

Dal 2013 al 2019 è stata rettore dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, prima donna alla guida di un ateneo milanese. Impegnata nella valorizzazione della ricerca e dell’innovazione come fondamento strategico dell’attività istituzionale, durante il suo mandato ha dedicato particolare attenzione ai rapporti tra Università e territorio a livello internazionale.

Dal 2011 al 2015 è stata vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Tra i suoi obiettivi principali quelli di realizzare progetti di ricerca, promuovere l'innovazione e la competitività del sistema industriale nazionale, favorire l'internazionalizzazione del sistema di ricerca italiano, e fornire tecnologie e soluzioni ai bisogni emergenti nel settore pubblico e privato.

Ha una lunga esperienza nella ricerca sperimentale in Diagnostica per Immagini, Medicina Nucleare, Scienze Radiologiche, con particolare riguardo alle trasformazioni neurodegenerative e neoplastiche.

Maria Cristina Messa è autore di oltre 180 lavori scientifici. Le sue pubblicazioni hanno ricevuto più di 6 mila citazioni, con una media di oltre 300 citazioni per anno negli ultimi 15 anni, inclusi i lavori scientifici con più di 110 citazioni.

 

Torna all'elenco completo

Ha partecipato a:

Ripartire dalle persone: istruzione, ricerca, competenze per il lavoro e la competitività

Roma, 24 Giugno, 2021 | 14:00

La registrazione video dell'evento è disponibile cliccando QUI

Il rilancio della crescita economica, l’aumento della produttività e lo sviluppo di capacità di adattamento alle sfide tecnologiche e ambientali rappresentano obiettivi strategici che non possono prescindere dalla centralità del fattore umano. In questo scenario approfondiremo le azioni necessarie a garantire la crescita del capitale umano, delle competenze delle persone, e quindi delle loro capabilities, nonché della capacità delle imprese di mettere a frutto l’innovazione tramite solidi rapporti con le Università e i centri di ricerca, ma anche valorizzando le startup attraverso un’open innovation coerente e coraggiosa.