Le persone che hanno partecipato

Paolo Calvano

Paolo Calvano

È nato nel 1978 a Colleferro (Roma) e vive a Ferrara. Laureato all’Università di Ferrara in Economia delle Amministrazioni pubbliche e delle Istituzioni internazionali, ha conseguito un master in “Miglioramento delle PERFormance degli Enti territoriali e delle altre Pubbliche amministrazioni” presso il Dipartimento di Economia e Management dello stesso ateneo. Ha collaborato come ricercatore con il Centro Antares (Centro di ricerche economiche, politica industriale e territoriale) e il Centro Ciras (Centro internazionale di ricerca su ambiente e sviluppo). Nel 1999, a 21 anni, è assessore al Bilancio e vicesindaco del Comune di Ostellato (Fe), nel 2004 viene eletto sindaco di Ostellato. Nel 2009 è consigliere provinciale a Ferrara e dal 2009 al 2015 ricopre l’incarico di segretario provinciale del Pd e di coordinatore dei segretari provinciali dell’Emilia-Romagna. A novembre 2014 viene eletto consigliere regionale dell’Emilia-Romagna e fino ad aprile 2015 è presidente del Gruppo PD. Nel corso della X legislatura è stato membro della Commissione I (Bilancio, affari generali ed istituzionali), della Commissione IV (Politiche per la salute e politiche sociali), della Commissione speciale di ricerca e di studio sulle cooperative cosiddette spurie o fittizie e della Commissione speciale di inchiesta circa il sistema di tutela dei minori nella Regione Emilia-Romagna. Da maggio 2015 ricopre l’incarico di segretario regionale del Partito Democratico dell’Emilia-Romagna.

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Ha partecipato a:

Trasformazione digitale e organizzativa: progettare il cambiamento della PA con il POLA

Eventi sul territorio, 29 Marzo, 2021 | 15:00

La trasformazione digitale impone un ripensamento dei modelli organizzativi del lavoro. Non basta digitalizzare processi e strumenti “vecchi”: per il vero cambio di passo serve ripensare in chiave nuova il modo in cui si lavora. Nel settore pubblico, la pandemia ha portato alla ribalta il tema dello Smart Working, talvolta stravolgendone il senso e il fine, ma sicuramente favorendo una riflessione attenta sul peso dei principi che sono alla base: autonomia, responsabilizzazione, flessibilità e obiettivi. 

Ci si chiede allora cosa hanno a che fare questi principi con la trasformazione digitale nella PA, di cui lo Smart Working rappresenta la punta dell’iceberg, racchiudendo in sé molte delle dimensioni su cui agire per una vera trasformazione digitale: l’organizzazione e i processi, la gestione e il management, le persone e le loro competenze, il governo di spazio e tempo, ma anche le tecnologie e il rapporto con i cittadini. 

Seppure ancora a regime emergenziale, le Pubbliche Amministrazioni sono state invitate a pensare in modo programmatico e strategico lo Smart Working di quella che è stata chiamata “nuova normalità”. Con il Piano Organizzativo del lavoro agile, si progetta e si indica come mettere in pratica nuovi modi di lavorare nella PA tenendo insieme, in un esercizio sì difficilissimo ma potenzialmente dirompente, tecnologie, persone, organizzazione e società. 

Il POLA mette al centro riflessioni su temi importanti come il reclutamento del personale e l’attrattività della PA e la valorizzazione delle competenze delle persone e una nuova leadership illuminata, la valutazione delle performance, il ripensamento della funzione dell’HR nel settore pubblico e le piattaforme e le tecnologie che abilitano il digital workplace.  

Progettare il cambiamento significa riflettere su queste dimensioni e individuare misure e azioni in grado di attuarlo. Come sfruttare quindi al meglio l’occasione del POLA per attuare la trasformazione digitale della PA attraverso la leva dello Smart Working?  

 

Emilia-Romagna, presente nel futuro. NextGeneration PA: strategie e azioni per la pubblica amministrazione del futuro

Roma, 24 Giugno, 2021 | 14:30

Ridisegnare il lavoro pubblico e migliorare e semplificare i servizi per cittadini e imprese attraverso una PA a misura di Next Generation Eu, pronta a cogliere le opportunità di cambiamento e innovazione ed essere il volano dello sviluppo sostenibile del proprio territorio. Durante l’evento, Regione Emilia-Romagna si confronterà con il livello nazionale e con realtà locali per focalizzare le principali sfide, confrontarsi sulle migliori pratiche con Amministrazione leader e delineare azioni future e sinergie.