Le persone che hanno partecipato

Federico Della Casa

Federico Della Casa

Federico Della Casa è Senior Vice President di Salesforce con responsabilità per il settore della Pubblica Amministrazione per il Sud Europa.

In Salesforce dal 2014, in precedenza ha ricoperto il ruolo di Country Leader l’Italia.

Federico ha conseguito la laurea in Microeconomia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Negli anni, Della Casa ha lavorato in Walt Disney, J.D. Edwards, MicroStrategy, OutlookSoft, Cognos e Beqom, ricoprendo diversi ruoli e occupandosi dello sviluppo di diversi progetti, della gestione del team di vendite e delle relazioni con i partner. Ha lanciato la startup Excentive in Italia.

Della Casa sostiene proattivamente varie associazioni no profit ed è appassionato di psicologia, ciclismo e sci.

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Ha partecipato a:

Riorientare lo sviluppo: la transizione amministrativa premessa per la ripresa

Roma, 21 Giugno, 2021 | 14:02

La registrazione video dell'evento è disponibile cliccando QUI

Il progetto di rilancio del paese necessita di una PA profondamente rigenerata che, attraverso un’azione coerente e costante di miglioramento, sia in grado di supportare la politica nella costruzione di strategie e obiettivi di ripresa e di indirizzare la comunità nazionale sulla strada di uno sviluppo inclusivo e sostenibile. In questo scenario ci confronteremo sulla centralità dell’intervento pubblico per garantire un’economia efficiente e una crescita stabile che garantisca allo stesso tempo maggiore equità.

Approfondiremo inoltre le azioni necessarie ad abilitare una PA capace, competente, semplice, smart e digitale, in grado di offrire servizi di qualità ai cittadini e alle imprese e di rendere più competitivo il sistema-Italia.

 

One Health, digital: da una logica “egocentrica” a quella “ecocentrica” sfruttando la leva dell’innovazione digitale

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 27 Ottobre, 2021 | 09:31

Nella Missione 6 del PNRR si parla di definire entro la metà del 2022 “un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con l’approccio ‘One Health’”. Tale approccio non si può tradurre in una grande riforma legislativa – per cui non abbiamo i tempi – ma suggerisce una serie di azioni coerenti e prioritarie che consentano la rapida evoluzione verso un sistema integrato, incentrato sulle necessità di assistenza e cura della persona, flessibile al cambiamento della domanda di salute da parte dei cittadini, nel quale processi clinici, prevenzione, stili di vita, scelte alimentari e sostenibilità ambientale siano tra loro connessi. One health diventa l’unico paradigma possibile per favorire collaborazione tra diverse discipline e professionisti diversi; per affrontare in modo sistemico i bisogni delle persone sulla base della relazione tra la loro salute e l’ambiente in cui vivono; per riconoscere che gli investimenti in salute sono le principali opzioni da seguire per i policy maker se vogliono garantire al nostro mondo prospettive di benessere, occupazione, equità e coesione sociale. Come tradurre questa visione globale in effettive e concrete azioni con impatti di lungo periodo? Crediamo che la realizzazione del paradigma One Health debba necessariamente passare attraverso l’uso competente e consapevole delle tecnologie digitali. Solo l’innovazione digitale, infatti ci può consentire non solo di comprendere e gestire le interconnessioni, valorizzando i dati e le informazioni, ma anche di riprogettare i servizi di cura per renderli scalabili e accessibili a tutti.

Se è vero che a partire dal 2017 il settore della sanità è stato investito sempre di più dall’onda del digitale, e che tecnologie come intelligenza artificiale, realtà aumentata e piattaforme di condivisione stanno cambiando il modo di fruire i servizi e impattano anche sull’ecosistema salute e sanità, è anche vero che – come ricordano i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano – la spesa ICT in sanità in Italia è ancora molto bassa. Ora però le risorse economiche ci sono; quello che conta è riuscire a spendere e a spenderle bene. Gli impegni economici legati a sanità, welfare, transizione ecologica e digitalizzazione presenti nel nostro Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vanno visti e gestiti come componenti indissolubili di un programma olistico di ripensamento del nostro modello di sviluppo umano e sociale. Tutto questo significa passare da una logica egocentrica a quella “ecocentrica”, che impone anche di lavorare a livello di comunità e non di singolo cittadino: la strategia di prevenzione della salute dell’ecosistema deve coinvolgere istituzioni, scuole, amministrazioni, strutture sanitarie, privati. Ciascun elemento della comunità è chiamato a fare la sua parte per la salute del Pianeta e dell’uomo. In questo appuntamento analizzeremo le possibili azioni per una salute globale e digitale, quali le priorità? Cultura e competenze? Governance? Dati? Valutazione outcome?

Per saperne di più (in continuo aggiornamento):

https://oneworldonehealth.wcs.org/About-Us/Mission/The-Manhattan-Principles.aspx

https://www.agendadigitale.eu/sanita/one-health-digital-il-patto-culturale-che-serve-per-una-sanita-globale-e-sostenibile/

https://asvis.it/public/asvis2/files/Approfondimenti/PositionPaperGdLGoal3.pdf