Le persone che hanno partecipato

Giuseppe Gigante

Giuseppe Gigante

Dirigente con incarico di livello generale INAIL e Direttore Regionale INAIL Puglia

Dirigente dal 2000, ha ricoperto l’incarico di Direttore Provinciale INAIL presso le Sedi di Lecce, Bari, Taranto, Brindisi e Foggia;

Direttore Regionale Vicario INAIL Puglia dal 2011 al 15 maggio 2020;

Direttore Regionale Inail Puglia dal 16 maggio 2020;

Componente la Commissione Regionale Puglia per l’abilitazione professionale all’esercizio della professione di Consulente del lavoro negli anni 2002 e 2004 ;

Responsabile – dal febbraio 2007 al maggio 2008 – della realizzazione dei programmi e dei progetti della “Sede Virtuale” operante all’interno della Direzione Centrale Pianificazione Organizzazione e Controllo presso la Direzione Generale INAIL;

Nell’ottobre 2007 nominato dal Ministero della Salute in rappresentanza della Sede INAIL componente del N.O.I. (Nucleo Operativo Integrato), gruppo di prevenzione e vigilanza per la pianificazione di interventi in materia di sicurezza nell’ambito dello stabilimento ILVA di Taranto

Professore a contratto presso la cattedra di Diritto delle Politiche Sociali e dellavoro presso la LUMSA UNIVERSITA’ – Dipartimento di Giurisprudenza, Sede di Taranto.

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Ha partecipato a:

Modelli di servizio, modelli organizzativi, Competenze: esperienze e leve per la vera transizione al digitale per la PA

Roma, 24 Giugno, 2021 | 10:45

La Pubblica Amministrazione sta vivendo un processo di cambiamento profondo e articolato, non sempre lineare, ma certamente inarrestabile. Società civile e sistema economico chiedono agli enti pubblici di innovare i propri processi, di migliorare la qualità dei servizi offerti, di incrementare il proprio grado di efficienza e trasparenza, producendo valore per il proprio territorio. 

Per dare corpo a tali cambiamenti, la Pubblica Amministrazione deve valorizzare il proprio capitale umano, rafforzare la capacità di management, rivedere i processi operativi e gli strumenti di gestione, ricercare costantemente nuove modalità di erogazione dei servizi, anche ampliando l’uso delle tecnologie. 

I cittadini e le imprese possono trovare nuovi processi e modelli di servizio se vengono ripensati e se chi vi opera adotta nuovi modi di lavorare, nuove modalità di relazione e di supporto anche per garantire l’inclusione di tutti. In questo ambito il livello di servizio agli utenti può essere sostenuto da un nuovo modo di lavorare: agile, programmato, collaborativo, orientato agli obiettivi. 

In questo talk ci focalizzeremo su due leve di particolare importanza: la costruzione di standard operativi di servizio e i relativi impatti sui modelli organizzativi e competenze necessarie per le PA.  

Perché, definita una strategia di trasformazione, le leve su cui intervenire sono l’ascolto dell’utenza, lo sviluppo della cultura e delle nuove competenze digitali e trasversali, la revisione dei processi e la loro digitalizzazione, l’engagement delle persone e il change management relativo ai nuovi modi di lavorare, alle nuove dinamiche relazionali e di collaborazione, per approdare all’erogazione di servizi che siano digitali e inclusivi per tutti.