Le persone che hanno partecipato

Fabio Mollicone

Fabio Mollicone

Responsabile Settore relazioni studenti con disabilità e con DSA presso Sapienza Università di Roma - Membro del Comitato Scientifico sulla Diversità e sull'Inclusione

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Sapienza inclusiva: progetti ed esperienze per un’università della ripresa

Roma, 21 Giugno, 2021 | 11:00

La società contemporanea si presenta ancor più che le precedenti caratterizzata dalla complessità e da un elevato rischio di crisi sociali, economiche ed ambientali, sempre più preoccupanti e integrate fra loro. Sulla base di ciò si ritengono necessari ancoraggi alla biodiversità, allo sviluppo ecosostenibile, al pluralismo, all’intercultura, alla solidarietà, alla cooperazione.

Poiché è sempre più necessario dare enfasi alle differenze presenti nei tessuti sociali, quale via maestra per la crescita dell’individuo e della collettività, l’università è chiamata a declinare le sue funzioni di istituzione di alta formazione dei professionisti del futuro tenendo in considerazione le l’inclusione di tutte le diversità come suo obiettivo strategico. Rifugiati, disabili, studenti con DSA, ma anche provenienti da famiglie a basso reddito, di diverso orientamento sessuale o con identità alias sono i destinatari di manifesti e documenti sottoscritti dagli atenei italiani per confermare l’importanza del ruolo inclusivo delle università. La Sapienza è in prima linea in questi partenariati apportando la ricchezza della sua tradizione e l’innovazione delle buone pratiche inclusive adottate.

Il talk presenterà quale sia il ruolo specifico delle università in tema di inclusione a partire dall’esperienza di Sapienza, in cui opera da qualche mese un Comitato tecnico-scientifico ad hoc (Mariella Nocenzi) e propone un progetto di eccellenza come lo Sportello per la Disabilità e la DSA (Fabio Mollicone), oltre a partecipare ad alcuni partenariati di eccellenza. Il primo è costituito dalla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS9, in cui operano 7 tavoli, fra i quali quello dedicato a “Giustizia sociale e inclusione” (Laura Nota). Il secondo è il network delle università italiane e le reti europee già esistenti, in collaborazione con il Consiglio di Europa, per le attività educative, scientifiche, sociali e culturali previste dalla Convenzione di Istanbul (Marina Calloni).