Le persone che hanno partecipato

Laura Nota

Laura Nota

Dal 2005 professoressa associata, presenta numerose collaborazioni e periodi all’estero, con studiosi e studiose di diversi contenenti. Attualmente insegna Counseling psicologico per l'inclusione delle disabilità e del disagio sociale e Progettazione professionale e career counseling presso la Scuola di Psicologia dell’Università di Padova. Gli interessi di ricerca riguardano la psicologia delle disabilità e dell’inclusione e la psicologia dell’orientamento. È autrice di più di duecentocinquanta pubblicazioni, più della metà delle quali sono articoli scientifici su riviste internazionali e capitoli di volumi internazionali di rilevanza nei settori di appartenenza. Opera come associate editor del Journal of Policy and Practice in Intellectual Disabilities e dell’International Journal for Educational and Vocational Guidance. È membro dell’Editorial Board di diverse prestigiose riviste di settore. Fa parte del collegio docenti del dottorato Scienze sociali: Interazioni, Comunicazione, Costruzioni Culturali. È presidente del corso di Laurea Magistrale Psicologia sociale, del lavoro e della comunicazione. È presidente della Società italiana orientamento, e anche dell’European Society for Vocational Designing and Career Counseling. È membro del Life Design International Research Group dal 2006. Rappresenta l'Università di Padova nell'ambito dell'UNITWIN NETWORK “Life designing interventions (counseling, guidance, education) for decent work and sustainable development” dal 2018, espressione dell'UNESCO Chair for Lifelong Counseling istituito nel 2013. Coordina il Tavolo di Lavoro 'Inclusione e giustizia sociale' nell'ambito Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS) a partire da gennaio 2020.

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Ha partecipato a:

Sapienza inclusiva: progetti ed esperienze per un’università della ripresa

Roma, 21 Giugno, 2021 | 11:00

La società contemporanea si presenta ancor più che le precedenti caratterizzata dalla complessità e da un elevato rischio di crisi sociali, economiche ed ambientali, sempre più preoccupanti e integrate fra loro. Sulla base di ciò si ritengono necessari ancoraggi alla biodiversità, allo sviluppo ecosostenibile, al pluralismo, all’intercultura, alla solidarietà, alla cooperazione.

Poiché è sempre più necessario dare enfasi alle differenze presenti nei tessuti sociali, quale via maestra per la crescita dell’individuo e della collettività, l’università è chiamata a declinare le sue funzioni di istituzione di alta formazione dei professionisti del futuro tenendo in considerazione le l’inclusione di tutte le diversità come suo obiettivo strategico. Rifugiati, disabili, studenti con DSA, ma anche provenienti da famiglie a basso reddito, di diverso orientamento sessuale o con identità alias sono i destinatari di manifesti e documenti sottoscritti dagli atenei italiani per confermare l’importanza del ruolo inclusivo delle università. La Sapienza è in prima linea in questi partenariati apportando la ricchezza della sua tradizione e l’innovazione delle buone pratiche inclusive adottate.

Il talk presenterà quale sia il ruolo specifico delle università in tema di inclusione a partire dall’esperienza di Sapienza, in cui opera da qualche mese un Comitato tecnico-scientifico ad hoc (Mariella Nocenzi) e propone un progetto di eccellenza come lo Sportello per la Disabilità e la DSA (Fabio Mollicone), oltre a partecipare ad alcuni partenariati di eccellenza. Il primo è costituito dalla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS9, in cui operano 7 tavoli, fra i quali quello dedicato a “Giustizia sociale e inclusione” (Laura Nota). Il secondo è il network delle università italiane e le reti europee già esistenti, in collaborazione con il Consiglio di Europa, per le attività educative, scientifiche, sociali e culturali previste dalla Convenzione di Istanbul (Marina Calloni).