Le persone che hanno partecipato

Francesco Tavassi

Francesco Tavassi

Nato a Napoli il 26 settembre 1958.

Da subito segue lo sviluppo delle aziende familiari, da tre generazioni impegnate nel campo del trasporto e della distribuzione delle merci in conto terzi e dei servizi logistici connessi. Il gruppo Tavassi è oggi parte de i Centenari - Aziende storiche familiari.

Conseguite le abilitazioni per lo svolgimento delle attività professionali si pone alla guida del Gruppo industriale di famiglia che oggi genera un fatturato di circa 90 milioni di euro con 85 dipendenti diretti e con circa 350 persone che operano nell’indotto.

I servizi offerti dal Gruppo vengono usufruiti da un numero notevole di operatori economici di tutti i settori merceologici appartenenti alla piccola e medio impresa napoletana.

La Temi Spa, società capofila del Gruppo, contribuisce a numerose iniziative socio culturali promosse nell’interesse di Napoli e sostiene diverse società sportive nella provincia oltre ad essere attenta alla qualità del contesto nel quale opera.

La responsabilità sociale d'impresa è al centro dello sviluppo delle aziende del gruppo, con iniziative, risultati e visione riepilogati con trasparenza ogni anno nel Bilancio sociale d’Impresa, pubblicato a partire dal 2019.

Da alcuni anni il Gruppo è entrato nel settore turistico rilevando una struttura alberghiera  nella provincia di Salerno, nel Cilento.

Da sempre impegnato nel mondo delle associazioni di categoria, Francesco Tavassi ha ricoperto ruoli, anche apicali, sia in ambito territoriale che nazionale.

Dal 2013 è membro della giunta nazionale di CONFETRA, Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica.

Attualmente è membro del consiglio direttivo della Federazione Italiana Trasportatori (FEDiT) e del consiglio direttivo di ASSOLOGISTICA.

Tavassi, Vice Presidente dell'Unione Industriali di Napoli con la delega alla “Economia del Mare”, è inoltre componente, in rappresentanza di Confindustria, del tavolo di partenariato della risorsa mare presso l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale.

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Ha partecipato a:

Mezzogiorno e Responsabilità Sociale di Impresa nella prospettiva europea del Reporting di sostenibilità

Roma, 25 Giugno, 2021 | 10:21

 

Il tema della Responsabilità Sociale d’Impresa cresce stabilmente nella consapevolezza delle istituzioni nazionali e internazionali e, più al Nord e meno al SUD, delle aziende, ma anche nell’attenzione della società civile e delle Università con più di 211 insegnamenti dedicati negli atenei del Mezzogiorno (dati Osservatorio Socialis). Da oltre cinquanta anni guarda ad un orizzonte che traccia migliori condizioni per la produzione e la competitività, per i lavoratori ed anche per i territori dove l’azienda opera, e stabilisce obiettivi concreti che nel tempo sono stati raggiunti e hanno fatto avanzare la visione che ispira la RSI.

Il corpus normativo si amplia ma per alcuni rimane ancora troppo sbilanciato sulla componente ambientale e meno cogente di quello che sarebbe necessario sulla sostenibilità sociale. Oggi è condivisa la necessità di cambiare modello di sviluppo per renderlo sostenibile sotto il profilo ambientale e sociale oltreché economico: il Green deal dell’UE che indirizza i fondi del Recovery and Resilience Fund e quelli dei Fondi strutturali per quasi due terzi su queste linee di sviluppo, coerenti con l’Agenda ONU 2030, interpella tutte le imprese e specie quelle meridionali a crescere nella partica della responsabilità sociale sia al loro interno che sul territorio dove agiscono.

L’impresa è chiamata a creare valore sociale di lungo termine e anche il mondo finanziario ne terrà conto. Cresce infatti la frequenza con cui gli investitori valutano i criteri ESG (Environmental, che riguarda l’impatto su ambiente e territorio; Social, che comprende tutte le iniziative con un impatto sociale; Governance, che riguarda aspetti più interni all’azienda e alla sua amministrazione). Per questo motivo anche la normativa europea alza l’asticella imponendo che il non financial report facoltativo e complementare al Bilancio finanziario si trasformi in un Reporting di sostenibilità incluso in un unico documento con il bilancio finanziario. Una strada che per le aziende del Sud è ineludibile se vogliono candidarsi alla ricostruzione del Mezzogiorno e del paese.

Il ruolo strategico del MiSE nell’accompagnare questo percorso per le imprese, per il sistema del credito e per gli enti locali è fondamentale. Per questo il PCN OCSE, con la missione di accrescere nel sistema imprenditoriale italiano la pratica della RSI, e Merita, convinta che lo sviluppo sostenibile al SUD passi anche per la Responsabilità sociale di impresa, hanno voluto questa tavola rotonda nell’ambito di Forum PA 2021.