Le persone che hanno partecipato

Mario Pagano

Mario Pagano

Nato a Pordenone il 18/4/1979. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Padova. Praticante avvocato dal 2003 al 2006 e Abilitato alla professione legale nel 2006 presso la Corte d’Appello di Trieste Dal maggio 2006 ispettore del lavoro presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Pordenone per il quale ha ricoperto il ruolo di coordinatore dell’attività di vigilanza dal 2008 al 2019.

Dal 2012 componente del Centro Studi Attività Ispettiva della Direzione Generale Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e successivamente dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Da novembre 2020 Collaboratore della Direzione Centrale coordinamento giuridico dell’INL. Autore di numerosi articoli in materia di lavoro e legislazione sociale, con particolare riferimento al diritto sanzionatorio e gli strumenti a disposizione del personale ispettivo, su riviste giuridiche cartacee e telematiche, quali Guida al Lavoro de “Il Sole 24 Ore”; Eutekne.info e La Consulenza del Lavoro, editi da “Eutekne SPA”. Relatore in convegni in materia di lavoro e legislazione sociale, organizzati da enti di formazione, ordini professionali ed associazioni di categoria.

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Ha partecipato a:

Rubrica Lavoro&Welfare. I nuovi strumenti degli Ispettori del Lavoro per la tutela sostanziale dei lavoratori: la diffida accertativa.

Roma, 25 Giugno, 2021 | 11:00

L’incontro mira ad evidenziare le peculiarità dell’istituto della diffida accertativa che, insieme alla disposizione, costituisce un valido strumento per la tutela sostanziale della posizione retributiva dei lavoratori. Attraverso la diffida accertativa il personale ispettivo invita il datore di lavoro a corrispondere al lavoratore varie tipologie di crediti aventi natura retributiva, così come accertati nel corso delle attività di vigilanza. Ove il datore di lavoro non provveda al pagamento di quanto indicato dal personale ispettivo, la diffida accertativa diviene titolo esecutivo, direttamente spendibile dal lavoratore mediante la procedura esecutiva, al pari di una sentenza di condanna o di un decreto ingiuntivo. Con le recenti novelle del 2020 lo strumento è stato ulteriormente potenziato ed esteso anche nelle ipotesi di somministrazione e appalto, coinvolgendo anche il soggetto utilizzatore ed ampliando così i margini di tutela per i lavoratori. Dall’altra parte datori di lavoro dispongono anche di rimedi, quali la conciliazione oppure il ricorso avanti al direttore dell’ufficio che ha adottato la diffida accertativa