Le persone che hanno partecipato

Gianluca Neglia

Gianluca Neglia

Il Prof. Gianluca Neglia nasce a Napoli il 05/05/1975 e consegue con lode la Laurea in Medicina Veterinaria nell’Ottobre del 1999, presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Napoli “Federico II” (Relatore: prof. Luigi Zicarelli). Tra il 1999 e il 2002 è stato vincitore di un Dottorato di Ricerca in Scienza dell’Allevamento Animale presso il Dipartimento di Scienze Zootecniche e Ispezione degli Alimenti dell’Università di Napoli Federico II, svolgendo un periodo di 6 mesi presso il Roslin Institute, Roslin, Midlothian, Scozia, sotto la supervisione del Prof Ian Wilmut. Consegue il titolo di Dottore di Ricerca nel Febbraio 2003 (tutor: prof. Luigi Zicarelli), discutendo la Tesi dal titolo: “Impiego dell’Ovum Pick-up per nove mesi nella Bufala Mediterranea Italiana”. Nel triennio 2003-2005 frequenta la Scuola di Specializzazione in “Alimentazione Animale” dell’Università di Napoli Federico II, acquisendo il titolo di Specialista nel Giugno 2005. Dal 2005 al 2008 è vincitore di un Assegno di Ricerca di durata triennale presso la sede di Tormancina dell’Istituto Sperimentale per la Zootecnia (Monterotondo Scalo, Roma), presso la Sezione Tecniche di Allevamento, (supervisor: dr. Antonio Borghese).

Nel mese di Ottobre 2008 risulta vincitore del Bando di Concorso per n. 1 posto di Ricercatore Universitario nel Settore Scientifico Disciplinare AGR/19 - Zootecnica Speciale presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II (Decreto Rettorale n. 3600 del 28-10-2008) e il 01/11/2011 ottiene la conferma in ruolo di Ricercatore Universitario. Nel Gennaio 2014 consegue l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) nel settore 07/G1 – Scienze e Tecnologie Animali sia per il ruolo di Professore Associato che per quello di Professore Ordinario. Nel mese di Maggio 2017 risulta vincitore della Procedura comparativa per la chiamata di n. 1 professore universitario di ruolo di seconda fascia nel Settore Scientifico Disciplinare AGR/19 – Zootecnica Speciale (Decreto Rettorale n. 1593 del 04/05/2017) presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Nel Luglio 2017 prende servizio in qualità di Professore di Seconda Fascia presso la medesima struttura (Decreto Rettorale n. 2454 del 22/06/2017). Nel mese di Aprile 2020 risulta vincitore con Decreto Rettorale n. 1536 del 06/05/2020 della procedura comparativa, ai sensi dell’art. 18, comma 1, della Legge n. 240/2010, per la chiamata di n. 1 professore universitario di ruolo di prima fascia, per il settore concorsuale 07/G1 – SCIENZE E TECNOLOGIE ANIMALI – settore scientifico disciplinare AGR/19 – ZOOTECNIA SPECIALE (codice procedura 2_PO_2019_18C1_19) presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Nel mese di Giugno dello stesso anno prende servizio in qualità di Professore di Prima Fascia presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali (Decreto Rettorale n. 1894 del 04/06/2020), posizione che ricopre attualmente.

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Data-driven One Health: conciliare la salute dell’uomo e quella del Pianeta sfruttando i Big Data

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 27 Ottobre, 2021 | 16:45

I rischi per la salute dell’uomo e del Pianeta possono essere affrontati in modo sistemico e trasversale sfruttando la nostra capacità di raccogliere, archiviare ed elaborare dati, con la prospettiva che diventino intelligenza collettiva a supporto delle decisioni. Attualmente però, la disponibilità di grandi quantità di dati (Big Data), prodotti all’interno dei Sistema Sanitari regionali, degli Istituti Zooprofilattici, delle Agenzie per l’ambiente e di tutte le organizzazioni o istituzioni che a vario titolo si occupano di sanità, veterinaria e ambiente viene usata in maniera limitata, sia all’interno dei vari settori che tra un silos e l’altro.

Oltrepassare i limiti presenti non è più rimandabile per sostenere l’evoluzione dei servizi sanitari e per prevenire future pandemie. Lo stesso concetto di One Health promuove lo scambio di conoscenza e il senso di responsabilità (accountability) che dovrebbero derivare da un sistema salute più connesso e trasparente. Le tecnologie disponibili offrono diverse soluzioni per diagnosi, terapia, processi decisionali in area clinica e salute pubblica e potrebbero trovare applicazione nella sorveglianza, combinazione con i Big Data, riorganizzazione degli interventi e dei servizi medico-chirurgici e gestione dei pazienti.

L’Artificial Intelligence e gli algoritmi di predictive analytics permetterebbero di interpretare i fenomeni relativi alla salute dell’uomo e dell’ecosistema a partire dall’analisi di dati provenienti da diverse fonti. In modo analogo, il cosiddetto paradigma “Digital twin” – ovvero la riproduzione digitale e in tempo reale dell’ecosistema fisico-socio-tecnico che riguarda le risorse, i dati e i processi dell’ecosistema di salute nel suo complesso – avvalendosi del ricco patrimonio informativo ad oggi già disponibile, potrebbe consentire un controllo e monitoraggio diffusi sugli asset che compongono il paradigma One Health, fare simulazioni rispetto al alcune variabili rilevanti e intervenire direttamente sugli asset stessi modificandone lo stato. Come si abilita, dunque, un modello One Health Data-driven?

Lo scenario è l’occasione per discutere con opinion leader, ricercatori, decision-maker e policy-maker rispetto all’urgenza del cambio di visione e di come la data governance sia fondamentale per abilitare un nuovo modello di salute interdisciplinare, connessa e predittiva.