Le persone che hanno partecipato

Sabrina Santi

Sabrina Santi

Da febbraio 2019 Direttore della Unità Operativa Complessa Formazione della ASL Roma 2 e della 2^ Area Didattica Regione Lazio per la Formazione specifica dei Medici di Medicina Generale

Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Aziendale, organismo garante del contenuto tecnico scientifico formativo, della qualità scientifica e dell'integrità etica delle attività formative programmate che assicura la corrispondenza tra le attività previste nel piano di formazione ed i bisogni formativi delle diverse categorie professionali per le quali il provider ASL Roma 2 organizza eventi di formazione continua

Componente della delegazione trattante di parte pubblica aziendale al tavolo della trattativa con le OO.SS. del comparto, della dirigenza e RSU

Da febbraio 2017 a gennaio 2019 Direttore della Unità Operativa Complessa Gestione Giuridica Risorse Umane della neo istituita ASL Roma 2 (nascente dalla fusione della ex ASL Roma B e della ex ASL Roma C)

Da luglio 2015 a gennaio 2017 Direttore della Unità Operativa Complessa Gestione delle Risorse Umane della ASL Roma C

Già Professore a contratto presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata – Facoltà di Medicina – Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche – materia: Legislazione Sanitaria

Già Professore a contratto – Università degli Studi di Roma Tor Vergata – Facoltà di Medicina – Corso di Laurea in Fisioterapia – materia: Diritto Amministrativo

Già Professore a contratto – Università degli Studi di Roma Tor Vergata – Master I livello in Management per le funzioni coordinamento infermieristico e per le professioni sanitarie – materia: Diritto del Lavoro

Già Docente nell’ambito del Master di II livello in Management ed Innovazione nelle Aziende Sanitarie - Facoltà di Sociologia – Dipartimento Innovazione e Società

Già Docente nell’ambito del Master di II livello in Management dei Servizi di Emergenza e Urgenza - Facoltà di Sociologia – Dipartimento Innovazione e Società

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Ha partecipato a:

Competenze digitali: un investimento necessario per realizzare One Health

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 27 Ottobre, 2021 | 12:33

L’introduzione delle tecnologie digitali può rendere i sistemi sanitari più efficienti, efficaci ed equi, ma la trasformazione digitale del Servizio Sanitario Nazionale ha bisogno di investimenti per la formazione e il rafforzamento delle competenze digitali del personale sanitario. Tali investimenti, a detta dell’Organizzazione mondiale della Sanità e della Commissione Europea, sono stati insufficienti, mentre l’OCSE punta il dito su: (i) effetti di una limitata formazione digitale e del lento cambiamento di mentalità e cultura; (ii) l’impiego di un numero elevato di persone per lavori di routine e basso valore aggiunto; (iii) l’insufficiente domanda di tecnologie sanitarie, peraltro mature; (iv) la scarsa spinta alla ricerca precompetitiva. Infine, secondo uno studio AICA (Associazione italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) di qualche anno fa, il “non sapere” informatico (digitale) nella sanità comporterebbe costi di improduttività, allora stimati in circa 850 milioni di euro l’anno: più o meno la metà degli attuali investimenti destinati alla digitalizzazione.

Naturalmente, prima di COVID-19 e PNRR. Eppure, due fenomeni tra loro intrecciati suggeriscono maggiore sostegno alla formazione e al rafforzamento continuo delle competenze digitali dei professionisti sanitari. L’incremento dei trattamenti delle malattie croniche e per le patologie oncologiche, che sono costosi e richiedono un impegno di tempo sia ai pazienti che per la loro assistenza. L’aumento della complessità organizzativa delle strutture sanitarie indotta dai cambiamenti per durata, intensità e tipo delle patologie trattate, che incide sulla sostenibilità dei costi dei servizi sanitari. Tutti noi, cittadini, pazienti, operatori, ci rendiamo conto del cambiamento in corso. Da supporto nelle attività amministrative, le tecnologie digitali si affermano e si diffondono anche nella diagnosi, assistenza e terapia, potendo integrare informazioni e dati, facilitando la multidisciplinarietà.

Le tecnologie digitali semplificano la nostra vita e ci responsabilizzano; valorizzano le competenze cliniche di medici e personale sanitario; rendono veloce la diagnosi, sicura la cura, vicina la sanità. La rapida diffusione della Sanità Digitale e il miglior uso dell’innovazione tecnologica nei processi sanitari ha bisogno di formazione, che significa trasmissione di conoscenza e competenze, insieme a differenti modi di pensare. Sono poi necessari programmi di formazione specifica, a partire dai corsi di studi universitari nei programmi ECM per i professionisti in servizio. Ne dibatteremo in questo appuntamento chiamando a confronto decisori delle strutture sanitarie, esperti e manager delle imprese del settore.