Le persone che hanno partecipato

Luigi Ventura

Luigi Ventura

Pugliese, fin da subito interessato alle Risorse Umane.

Dopo la Laurea in Giurisprudenza con il massimo dei voti e la lode, ha frequentato un Master annuale di Sviluppo Economico sul Terziario avanzato vincendo una Borsa di studio dell’Unioncamere. La sua esperienza professionale nell’ambito delle HR si e’ attuata attraverso oltre 30 anni di lavoro con responsabilita’ crescenti, sia in Aziende private che nella Pubblica Amministrazione, ed anche - alternativamente - sia in contesti di grandi dimensioni che in realta’ piu’ piccole ma con notevole diversificazione di professionalita’ ed attivita’ specialistiche.

Fra i suoi ruoli piu’ significativi si possono citare, nel tempo, :

  • Tecnico di gestione del personale API, Anonima Petroli Italiana.
  • Consulente di Organizzazione e Sviluppo Risorse Umane.
  • Capo del Personale dell’Area Roma di una Divisione Mediaset,
  • Responsabile del personale Fideuram e poi Gestione e sviluppo del personale Banca Fideuram.
  • Direttore Personale BPP (Banca Popolare Pugliese).
  • Direttore del Personale Bancoposta (Poste Italiane).
  • Direttore del Personale Poste Italiane Macroregione Campania e Calabria.
  • Direttore del Personale Informatica Poste Italiane e Postecom.
  • Direttore Risorse Umane ed Organizzazione ACI (AUTOMOBILE CLUB D’ITALIA) - primo periodo. - Direttore Personale ed Organizzazione ACI Informatica.
  • Direttore Risorse Umane ed Organizzazione ACI (AUTOMOBILE CLUB D’ITALIA) – attuale occupazione.

L’attenzione alle persone, ed alla capacita’ di conciliare le finalita’ delle organizzazioni presidiate con quelle delle risorse affidate e’ sempre stato il suo tratto distintivo e l’ attenzione alle relazioni sindacali, alla gestione e sviluppo del personale ed alla comunicazione interna le sue grandi passioni.

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Ha partecipato a:

Piattaforme tecnologiche e nuovi approcci organizzativi per un modello "ibrido" di lavoro nella PA

Roma, 17 Giugno, 2022 | 09:30

Dopo gli anni dell’emergenza pandemica, della remotizzazione del lavoro e del home working forzati, le Pubbliche Amministrazioni si confrontano con nuovi modelli e approcci all’organizzazione del lavoro che cercano di tenere insieme, flessibilità, produttività e benessere organizzativo. 

Il lavoro nella PA guarda così all’hybrid work come ad un nuovo modello a supporto dei tempi che cambiano, commistione tra lavoro in presenza e lavoro da remoto, come peraltro ribadito dalle stesse “Linee guida in materia di lavoro agile nelle Amministrazioni Pubbliche” del Dipartimento della Funzione Pubblica e dal nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle Funzioni Centrali. 

L’hybrid work nel settore pubblico agisce su diverse dimensioni, tra cui il ripensamento degli spazi di lavoro e delle postazioni, la capacità di stimolare e mantenere l’engagement delle persone, le riflessioni su produttività e livelli di servizio agli utenti. L’azione a livello cultura è fondamentale affinché il lavoro ibrido dispieghi i propri benefici a livello di organizzazione e delle persone. Dall’altra parte questo cambiamento trova un alleato chiave nelle tecnologie. 

Si parla di tecnologie che trasformano la scrivania fisica in un digital workplace, tecnologie in grado di creare ambienti di lavoro positivi, che stimolino innovazione e creatività, in cui le persone possano contribuire attivamente alla vita dell’organizzazione, sposando una nuova cultura del lavoro che si basa sull’employee engagement, ma anche di tecnologie che aiutino a lavorare meglio e che colleghino l’employee experience con la citizien experience. 

Cosa sta accadendo nelle PA? Come si sta configurando questo modello di lavoro ibrido? Quali scelte si stanno affrontando per un equilibrio adeguato di lavoro in presenza e a distanza? 

In questo talk ne parleremo con esperti e referenti del settore pubblico, tra approcci ed esperienze con l’obiettivo di individuare le leve su cui agire e le azioni da mettere in campo per un modo innovativo di lavorare nella PA.