Le persone che hanno partecipato

Bernardo Giorgio Mattarella

Bernardo Giorgio Mattarella

Bernardo Giorgio Mattarella (1968) è professore ordinario di Diritto amministrativo presso il Dipartimento di giurisprudenza della Luiss “Guido Carli”; condirettore del master in Management e politiche delle amministrazioni pubbliche della Luiss “Guido Carli” e del master interuniversitario in Diritto amministrativo delle facoltà giuridiche romane e della Scuola nazionale dell’amministrazione.

Laureato in giurisprudenza (Università di Palermo, 1991), Master of laws (University of California at Berkeley, 1992), dottore di ricerca in diritto pubblico (Università degli studi di Firenze, 1997). Vincitore di numerose borse di studio, tra cui la Erasmus e la Fulbright. Studi a Washington D.C., Berkeley, Parigi, Tubinga.

Relatore in oltre 250 convegni scientifici, autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche.

Vincitore del Premio “Giuseppe Mantellini” per la Scienza di Stato, Conferito dall’Accademia Nazionale dei Lincei (2008).

Vicedirettore e direttore responsabile della Rivista trimestrale di diritto pubblico.

Componente del Comitato scientifico delle seguenti riviste: Rivista italiana di diritto pubblico comunitario; Rivista della Corte dei conti; Rassegna giuridica dell’energia elettrica; www.Nelmerito.com; Gazzetta amministrativa della Repubblica italiana.

Referee delle seguenti riviste: International Journal of Public Administration, Giornale di diritto amministrativo, Studi parlamentari e di politica costituzionale, Munus.

Componente del direttivo o del comitato scientifico delle seguenti associazioni: Istituto di ricerche sulla pubblica amministrazione – Irpa, Associazione italiana dei professori di diritto amministrativo – Aipda, Associazione per gli studi e le ricerche sulla riforma delle istituzioni democratiche e dell’innovazione nelle amministrazioni – Astrid, Laboratoire Méditerranéen de Droit Public – Lm-Dp, Devolution Club, Associazione giovani classi dirigenti delle pubbliche amministrazioni – Agdp, Fondazione laboratorio per la pubblica amministrazione – LabPA.

Capo dell’Ufficio legislativo del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca scientifica (2013-2014) e del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione (2014-2016). Assistente di studio dei giudici costituzionali prof. Enzo Cheli (1996), prof. Guido Neppi Modona (1996-1997) e prof. Sabino Cassese (2007-2009). Componente del Gruppo di specialisti sull’etica pubblica al livello locale del Consiglio d’Europa (2001-2002). Componente di diverse Commissioni di studio e di indagine ministeriali.

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Ha partecipato a:

Dirigenti pubblici protagonisti delle riforme

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2014 | 09:30

La guida della più complessa e importante organizzazione produttiva del paese deve 
essere affidata ai migliori dirigenti disponibili. Il rilancio della pubblica amministrazione deve  iniziare dalla testa, riformando il sistema di reclutamento, di carriera e misurazione dei  risultati, valorizzando il prestigio di chi è chiamato a ruoli di direzione nell’amministrazione  della cosa pubblica.
Tre le linee d'azione:
  1. L'introduzione del ruolo unico per mettere ordine nelle retribuzioni (oggi spesso eccessive, sperequate e caotiche) e per consentire una reale mobilità tra le amministrazioni, con la rotazione degli incarichi.
  2. Un meccanismo trasparente di attribuzione degli incarichi dirigenziali. Dobbiamo strutturare un sistema trasparente, in cui gli incarichi siano assegnati sulla base di interpelli accessibili all’intero bacino del ruolo, diversamente retribuiti e di natura necessariamente temporanea.
  3. Un mercato della dirigenza pubblica, aperto al contributo di professionalità provenienti dal privato. 
    Il meccanismo in vigore, nato dalla felice intuizione di introdurre temporaneamente professionalità di rilievo nel settore pubblico, si è tramutato in molti casi in uno strumento utilizzato in maniera distorta. Va riportato a un uso virtuoso, dando modo all’amministrazione di ricorrere temporaneamente a soggetti che possano apportare significativi benefici all’amministrazione, attraverso una continua e positiva osmosi tra settore pubblico e settore privato.

Riforma del pubblico impiego e ruolo della dirigenza

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2015 | 09:30

Il convegno parte dall’esame della riforma del lavoro pubblico e della dirigenza contenuta nellla “legge Madia”. E’ infatti una legge che inciderà profondamente sull’assetto della PA e che rivoluziona la dirigenza pubblica introducendo delle modifiche sostanziali.  La legge delega introduce il ruolo unico dei dirigenti, che non saranno più legati quindi alle singole amministrazioni. Poi, abolendo le due fasce in cui attualmente sono divisi i dirigenti, disaccoppia lo status dall’incarico, che dovrà essere sempre assegnato dopo un esame del curricolo, delle competenze, della carriera e dei risultati ottenuti. Perché le scelte non siano arbitrarie la legge prevede anche l’istituzione di una banca dati nella quale inserire il curricolo e un profilo professionale per ciascun dirigente, comprensivo delle valutazioni ottenute nei diversi incarichi ricoperti. Nei fatti quindi si crea un vero e proprio “mercato” della dirigenza pubblica dove idealmente possano essere scelti i migliori e i più adatti per ciascun incarico, su una base oggettiva e trasparente.  Una legge quindi rivoluzionaria e complessa che richiede una “assistenza” continua nel processo della sua attuazione. Il convegno ne esaminerà punti di forza e di debolezza, ma anche le condizioni operative perché non resti lettera morta.