Le persone che hanno partecipato

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Il documento elettronico e la dematerializzazione: il nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2010 | 15:00

La bozza del “nuovo” Codice dell’amministrazione digitale in via di approvazione è già stata oggetto di molteplici commenti.

In particolare molte attese sono concentrate sugli aspetti del CAD cruciali per la gestione dei documenti in una fase caratterizzata in questo settore da molta confusione per l’opacità dei diversi - e non sempre dichiarati - interessi in gioco e per le complicazioni inutili che hanno segnato, fino ad oggi,  la razionalizzazione di questo processo. Solo per dare fare due esempi:

  • la sequenza obbligatoria di firme digitali e procedure complicate e inapplicabili previste dalla prima normativa tecnica del 1994 e dalle disposizioni del 1998;
  • la altrettanto inapplicabile (e inapplicata) distinzione tra originale unico e non unico stabilita dalla delibera Cnipa 11/2004,  un nodo che si è cercato nel corso del 2009 di risolvere con un taglio netto approvando nell'ambito del dlgs 185/2009 sulle misure anticrisi una norma per cui sarebbe sufficiente la firma digitale di chi detiene l’originale del documento analogico per digitalizzarlo in modalità sostitutiva.

Come interviene l’attuale CAD in questo ginepraio di disposizioni all’interno del quale è sempre più difficile orientarsi con certezza dei risultati? Il convegno intende affrontare le criticità da superare per far si che le potenzialità intrinseche al processo di demataerializzazione diventi uno degli assett di una Pubblica Amministrazione moderna.

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La governance strategica della società dell’informazione e della conoscenza

Fiera di Roma | Roma, 19 Maggio, 2010 | 15:00

Le sfide poste dallo sviluppo della società dell’informazione richiedono, per la loro riuscita ed efficacia, l’impegno da parte delle Pubbliche Amministrazioni a elaborare politiche e strumenti di governance che consentano la valorizzazione dei contributi autonomi di ciascuno degli stakeholder coinvolti nel processo, portando a fattor comune le esigenze e specificità di ognuno e al tempo stesso favorendo la progettazione di sistema.

 

L’integrazione tra sistemi passa prima e soprattutto dall’”interoperabilità delle istituzioni” e dalla cooperazione tra le organizzazioni, ossia dalla capacità di favorire e gestire politiche di condivisione della conoscenza, definizione di standard comuni e valorizzazione delle interdipendenze tra i diversi livelli. È questo il presupposto fondamentale per garantire a cittadini, imprese e professionisti il diritto a fruire di servizi evoluti ed integrati, erogati da una PA di qualità. 

 

Si tratta di un’azione che deve e può svilupparsi lungo l’asse verticale, ossia tra soggetti e istituzioni appartenenti vari livelli di governo, ma anche nella sua dimensione orizzontale in termini di condivisione con il mondo delle aziende, dei professionisti e degli utenti finali dei servizi erogati dalla PA.

 

Obiettivo indotto di una politica di governance strategica, che esalta le variabili della partecipazione, concertazione, coprogettazione e responsabilizzazione degli attori in campo, è la definizione di rapporti interistituzionali che riducano le conflittualità e creino le premesse per un collaborazione e condivisione inclusiva di tutte le realtà.

 

Il convegno sarà l’occasione per confrontarsi con soggetti di ogni livello istituzionale, ma anche rappresentanti del mondo dei privati e delle imprese sui temi della governance, sui modelli proposti e dispiegati in alcune realtà territoriali, sulle politiche perseguite e su quelle che potranno essere realizzate in futuro.

Le innovazioni di sistema negli Enti Locali: risultati e prospettive del Programma Elisa

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2010 | 15:00

Il Programma Elisa,  gestito dal P.O.R.E. - Struttura di missione del Dipartimento per gli Affari Regionali- Presidenza del Consiglio dei Ministri -  è destinato a sostenere, con l’istituzione di un “Fondo", la realizzazione di progetti per l’innovazione di sistema negli Enti Locali, partendo da esigenze ed iniziative proposte da Comuni, Province e Comunità montane, riuniti in ampie aggregazioni.

Il “Fondo per il sostegno agli investimenti per l'innovazione negli enti locali”, previsto dalla Legge Finanziaria 2007,  si pone l'obiettivo di migliorare concretamente la qualità della vita dei cittadini.

Dal 2007 ad oggi sono stati pubblicati tre Avvisi per la selezione di progetti su quattro temi specifici: catasto e fiscalità, lavoro, infomobilità e qualità dei servizi erogati dagli Enti Locali.

Il Programma rappresenta un’esperienza di successo perché frutto di azioni sinergiche e concertate tra Governo centrale, Regione ed Enti Locali.

In occasione dell’evento saranno:

  • resi noti i vincitori del terzo Avviso (Elisa III)
  • divulgati i progetti di successo realizzati, per una diffusione a livello nazionale di servizi altamente innovativi

Nei giorni 18, 19 e 20 maggio presso lo stand della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari Regionali – P.O.R.E  (Pad. 8 stand 21 A) verranno illustrati i progetti finanziati nell’ambito del Primo Avviso (ELISA 1):

❏ martedì 18 maggio ore 11:00/12:00 Progetto SIMONE (capofila: Comune di Torino)
❏ martedì 18 maggio ore 15:00/16:00 Progetto unitario ELI-CAT & ELI-FIS
(capofila: Comune di Bologna e Comune di Terni)
❏ mercoledì 19 maggio ore 11:00/12:00 Progetto IQUEL (capofila: Comune di Parma)
❏ mercoledì 19 maggio ore 15:00/16:00 Progetto WI-MOVE (capofila: Comune di Roma)
❏ giovedì 20 maggio ore 11:00/12:00 Progetto LABOR (capofila: Provincia di Torino)

 

Agenda Digitale italiana - E-government e Open Data

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2012 | 10:00

Le iniziative legate all'e-government e  agli open data rappresentano una grande opportunità per le amministrazioni centrali e locali per sostenere e valorizzare la domanda di trasparenza, di partecipazione e di collaborazione espresse dai cittadini e dalle imprese.

Il Governo ha previsto uno specifico tavolo di lavoro nell'ambito della Cabina di regia su questi temi con i seguenti obiettivi che il convegno intende approfondire:

Regolazione.  Implementazione del CAD e delle altre norme di e-Gov: Implementazione delle regole tecniche, Diffusione del suo utilizzo attraverso la piena applicazione da parte di tutte le PA centrali e locali (PEC, Open Data, linee guida), Diffusione degli strumenti di e-Gov presso le imprese e i professionisti anche attraverso il consolidamento delle strutture materiali che già si sono affermate nel Paese (medici)

Sistema di infrastrutture. Sistemi di comunicazione, Pagamenti elettronici a favore della PA, Identità online, PEC, Firma digitale, Servizi in mobilità

Reti Paese. Key-project, Sistema formativo (scuola e università), Giustizia, Sanità

Definizione di un piano di comunicazione

La conoscenza motore del riordino della governance locale e dello sviluppo

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2014 | 15:00

Il Governo ha varato la legge 56/14 sul riordino della Pubblica Amministrazione locale, che  si configura anche come risposta adeguata al processo di sviluppo dal basso innescato dalla strategia Place Based di Europa 2020.

Il riordino deve quindi essere visto come una opportunità imperdibile per riorganizzare il Paese in Sistemi Territoriali in grado di liberare e valorizzare le potenzialità inespresse delle realtà economiche locali, obiettivo che implica la necessità di fare sistema fra tutti gli attori territoriali attraverso Intese e Alleanze per lo sviluppo.

Alcune esperienze di successo hanno fatto emergere l’importanza di valorizzare la conoscenza a supporto della definizione di scelte, strategie e piani condivisi dei nuovi Sistemi Territoriali, con un processo di Governance multilivello della programmazione locale, di area vasta, regionale e nazionale che richiede la liberazione e la condivisione della Conoscenza fra gli attori dei vari livelli.

Forum PA ha messo a punto un nuovo paradigma, basato su modelli, piattaforme e servizi innovativi per la liberazione, la gestione e la valorizzazione della Conoscenza e un modello innovativo di piattaforma di analisi, perfettamente coerente con il paradigma di liberazione dei dati.

I riscontri positivi emersi dal confronto con le Amministrazioni pilota e con il Ministero per le Regioni e le Autonomie hanno indotto Forum PA a progettare una iniziativa (“Accademia della Conoscenza per il Riordino e lo Sviluppo”) per la valorizzazione e promozione della Conoscenza a supporto del processo di riordino e delle altre iniziative che saranno promosse dal Governo e dalle Regioni per rilanciare la competitività del Paese.

 

Incontro Community CIO

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 12:00

Facendo seguito al primo incontro tenutosi a ForumPA con i CIO, abbiamo pensato di iniziare a collaborare fattivamente tramite una serie di seminari a cura di chi di voi vorrà mettere a fattor comune la propria competenza ed esperienza.

Iniziamo a Smart City Exhibition con la D.ssa Rossella Bonora che, nell’ambito di questo incontro della "Community CIO", ci parlerà della "governance della gestione documentale" raccontando l’esperienza maturata nella Regione Emila Romagna avviata sul presupposto che la “reale semplificazione non può essere raggiunta se continuano ad esistere canali paralleli analogici o se il digitale è usato in modo improprio. L'Emilia-Romagna ha da sempre perseguito un modello che accompagna le transazioni digitali con una corretta gestione documentale digitale.”

Questi i tempi principali che saranno trattati: architettura dei servizi secondo il modello di amministrazione digitale, realizzazione di piattaforme secondo il modello disgiunto (gestione corrente/conservazione), catalogo dei servizi "documentali" offerti ai diversi sistemi verticali, reingegnerizzazione del procedimento e standardizzazione territoriale, legame tra gestione corrente e gestione del procedimento, quale governance documentale agire in termini di strutture/ruoli e processi, di  regolazione supporto e monitoraggio. 

 

Per proporre la propria partecipazione scrivere a segreteriaconvegni@forumpa.it specificando nome, funzione ed amministrazione di appartenenza.

La PA interamente digitale per semplificare. I percorsi locali di dematerializzazione dei processi in Emilia – Romagna

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 10:30

Partendo dall’esperienza della Regione Emilia Romagna, i lavori della giornata illustreranno come l’Amministrazione possa essere accompagnata nell’attività di analisi, riprogettazione e automazione dei flussi che l’Ente individua strategici.

L'approccio alla riprogettazione che si presenta consente di scomporre i procedimenti amministrativi, di per sè estremamente complessi, in moduli semplici, che, come tessere di un mosaico, possono essere applicati al ridisegno di un qualunque procedimento amministrativo. In questo modo gli elementi di semplificazione, automazione e re-ingegnerizzazione individuati in questi moduli possono essere riportati in modo trasversale a tutti i procedimenti/ambiti di interesse.

Tutto ciò attraverso una metodologia ed uno strumento web che consentono alle organizzazioni di gestire in maniera organica ed integrata la produzione documentale digitale nell'ambito dei processi di lavoro, senza sostituirsi a sistemi ed applicativi già esistenti, ma favorendone il dialogo. I flussi documentali così riprogettati alimentano poi una banca dati condivisa fra le organizzazioni (ad esempio nell'ambito della stessa regione). In questo modo il lavoro realizzato può essere messo a disposizione di altri in un’ottica di sistema, di condivisione delle prassi e delle esperienze.

In questo modo le organizzazioni possono:

- avere a disposizione un catalogo di servizi documentali "semplici" che possono essere utilizzati dagli operatori dell'ente per compiere azioni sui documenti, in modo strutturato, automatizzato, semplice e veloce.

- utilizzare il catalogo di servizi documentali per comporre processi documentali più complessi, ma comunque applicabili a qualsiasi procedimento amministrativo, e di conseguenza automatizzarli.

- utilizzare le unità semplici per "tessere" il flusso documentale di qualsiasi procedimento amministrativo, per una gestione completamente automatizzata delle azioni procedimentali e documentali.

In Emilia Romagna si è realizzato quanto descritto attraverso la completa attuazione del modello di gestione documentale (GeDoc) elaborato nell'ambito della Community Network Emilia-Romagna, e derivato dal Progetto Interregionale sulla dematerializzazione (ProDe).

Semplificazione e dematerializzazione dei processi e dei procedimenti amministrativi con TessERe in Regione Emilia-Romagna

Fiera di Bologna | Bologna, 24 Ottobre, 2014 | 09:30

Dematerializzare può essere l'occasione per ridisegnare i procedimenti della Pubblica Amministrazione ed introdurre elementi di semplificazione e di automazione, che migliorino il lavoro quotidiano degli operatori e quindi le riposte alle esigenze di cittadini ed imprese del territorio. L'approccio alla riprogettazione dei procedimenti in Regione Emilia-Romagna ha consentito di scomporre i procedimenti amministrativi, di per sè estremamente complessi, in moduli semplici, che, come tessere di un mosaico, possono essere applicati al ridisegno di un qualunque procedimento amministrativo. In questo modo gli elementi di semplificazione, automazione e reingegnerizzazione individuati in questi moduli possono essere riportati in modo trasversale a tutti i procedimenti/ambiti di interesse. In questo contesto è nato TessERe, lo strumento sviluppato nell'ambito del progetto FlowER, che consente agli EELL di gestire in maniera organica ed integrata la produzione documentale digitale nell'ambito dei processi di lavoro della pubblica amministrazione, senza sostituirsi a sistemi ed applicativi già esistenti, ma favorendone il dialogo. Con il sistema TessERe un Ente può: - avere a disposizione un catalogo di servizi documentali "semplici" che possono essere utilizzati dagli operatori dell'ente per compiere azioni sui documenti, in modo strutturato, automatizzato, semplice e veloce. - utilizzare il catalogo di servizi documentali per comporre processi documentali più complessi, ma comunque applicabili a qualsiasi procedimento amministrativo, e di conseguenza automatizzarli. - utilizzare le unità semplici per "tessere" il flusso documentale di qualsiasi procedimento amministrativo, per una gestione completamente automatizzata delle azioni procedimentali e documentali. Durante la presentazione dell'esperienza della Regione Emilia-Romagna sarà condotta una demo di TessERe.

La PA interamente digitale per semplificare. I percorsi locali di dematerializzazione dei processi in Emilia – Romagna

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2015 | 14:30

Partendo dall’esperienza della Regione Emilia Romagna, i lavori della giornata illustreranno come l’Amministrazione possa essere accompagnata nell’attività di analisi, riprogettazione e automazione dei flussi che l’Ente individua strategici.
L'approccio alla riprogettazione che si presenta consente di scomporre i procedimenti amministrativi, di per sé estremamente complessi, in moduli semplici, che, come tessere di un mosaico, possono essere applicati al ridisegno di un qualunque procedimento amministrativo. In questo modo gli elementi di semplificazione, automazione e re-ingegnerizzazione individuati in questi moduli possono essere riportati in modo trasversale a tutti i procedimenti/ambiti di interesse.
Tutto ciò attraverso una metodologia ed uno strumento web che consentono alle organizzazioni di gestire in maniera organica ed integrata la produzione documentale digitale nell'ambito dei processi di lavoro, senza sostituirsi a sistemi ed applicativi già esistenti, ma favorendone il dialogo. I flussi documentali così riprogettati alimentano poi una banca dati condivisa fra le organizzazioni (ad esempio nell'ambito della stessa regione). In questo modo il lavoro realizzato può essere messo a disposizione di altri in un’ottica di sistema, di condivisione delle prassi e delle esperienze.
In questo modo le organizzazioni possono:
- avere a disposizione un catalogo di servizi documentali "semplici" che possono essere utilizzati dagli operatori dell'ente per compiere azioni sui documenti, in modo strutturato, automatizzato, semplice e veloce.
- utilizzare il catalogo di servizi documentali per comporre processi documentali più complessi, ma comunque applicabili a qualsiasi procedimento amministrativo, e di conseguenza automatizzarli.
- utilizzare le unità semplici per "tessere" il flusso documentale di qualsiasi procedimento amministrativo, per una gestione completamente automatizzata delle azioni procedimentali e documentali.
In Emilia Romagna si è realizzato quanto descritto attraverso la completa attuazione del modello di gestione documentale (GeDoc) elaborato nell'ambito della Community Network Emilia-Romagna, e derivato dal Progetto Interregionale sulla dematerializzazione (ProDe).

L’Amministrazione digitale: dematerializzare e semplificare i procedimenti e misurare i risultati raggiunti.

BolognaFiere | Bologna, 16 Ottobre, 2015 | 11:30

Cittadini ed imprese devono poter accedere a tutti i dati, documenti e servizi di loro interesse in modalità digitale, nonché ottenere una risposta in termini di servizio rapida, uniforme ed efficiente.

Una Pubblica Amministrazione che abbia la volontà di essere in linea con queste aspettative non può che lavorare sulla semplificazione e l’ottimizzazione dei processi per poter garantire un servizio “digitale nativo”, cioè digitale dall’inizio alla fine, senza passaggi intermedi su carta.

Partendo dall’esperienza della Regione Emilia Romagna sarà illustrato come una qualsiasi Amministrazione possa, in modo rapido ed efficace, lavorare per la riprogettazione e l’automazione dei flussi documentali, riconfigurando i procedimenti amministrativi per erogare un servizio interamente digitale.

I risultati in termini di risparmio di tempo e di costo e l’impatto positivo su cittadini e imprese che possono fruire di servizi finalmente digitali, sono elementi che sostengono e danno valore straordinario ad azioni come queste.

Grande evidenza infine alla “logica di risultato”, cioè il successo degli interventi sarà valutato rispetto all’effettivo beneficio per cittadini e imprese, in termini di riduzione dei costi e dei tempi e di eliminazione dell’incertezza nei rapporti con la Pubblica Amministrazione.