Le persone che hanno partecipato

Grazia Strano

Grazia Strano

Nata a Catania il 14 gennaio 1963, Grazia si laurea in Scienze Politiche, nell’anno 1987, con la votazione di 110/110, discutendo una tesi su “Collocazione internazionale e cambiamento di regime in Grecia”. Ha conseguito il MasterAnalisi delle politiche pubbliche”, con una votazione di 30/30, discutendo la tesi su “La valutazione delle politiche pubbliche. Aspetti teorico metodologici e applicazione alla programmazione delle politiche del lavoro nel nuovo quadro di Governance tra sovranazionalizzazione e federalismo”. Dal 1998 è dipendente del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ricoprendo vari incarichi (formazione professionale; vigilanza delle società cooperative; sistemi informativi automatizzai).

Nel 2005 viene investita dell’incarico di Direttore Generale per l’Innovazione Tecnologica e la comunicazione e, nel 2011, anche dell’incarico di direttore generale per il mercato del lavoro. Nel 2016 ha ricevuto il “Premio Minerva-Anna Maria Mammoliti” per essersi distinta nella Pubblica Amministrazione. Da gennaio 2022 è Direttore Generale per le Politiche del personale e l’innovazione organizzativa. Ha partecipato a numerose iniziative comunitarie, ricoprendo incarichi di responsabilità. Ha fatto parte di alcune commissioni di esame per il reclutamento di funzionari e dipendenti pubblici, nonché a numerose commissioni per l’aggiudicazione di gare comunitarie. Ha collaborato alla definizione di alcuni decreti attuativi della Legge Biagi. Docente di diritto comunitario e di riforma dei servizi all’impiego in molti corsi di formazione professionale.

Ha pubblicato numerosi articoli su formazione e insegnamento a distanza, su argomenti di lavoro pubblico e privato. 

Torna all'elenco completo

Ha partecipato a:

La rete per il lavoro

Fiera di Roma | Roma, 10 Maggio, 2011 | 15:00

Il convegno vuol mettere in evidenza il disegno complessivo delle azioni che i diversi attori pubblici, ma anche privati, stanno svolgendo per l’aumento dell’occupazione e dell’occupabilità.

Si traccia un percorso attraverso i provvedimenti adottati fin dal 2004 per una riforma del mercato del lavoro, in modo da fare rete e con un nuovo fondamentale ruolo svolto dalle politiche attive.
Tra i temi toccati dal convegno, quindi: il rapporto pubblico-privato, il federalismo, e il ruolo importante affidato alle banche dati. Il concetto che deve caratterizzare le politiche attive è, infatti, la presa in carico della persona, che però può tradursi in realtà solo se si utilizzano sistemi informativi adatti a contenere tutti i suoi dati.

Per favorire la complessa funzione dell'incontro domanda-offerta di lavoro è necessario in particolare un sistema dell'istruzione e della formazione volto alla creazione di figure professionali che rispondando alle reali richieste del mercato. Vanno rivisti in questo senso anche l'apprendistato e l'orientamento, con una valorizzazione dei centri per l'impiego.

Interpretare i dati in maniera efficace ed efficiente

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2015 | 11:45

Analisi previsionale e business analytics, sono le parole chiave del tavolo di lavoro organizzato da FORUM PA all’interno della manifestazione di Maggio.

Come riuscire a passare da una gestione degli enti con un approccio puramente giuridico-amministrativo a una gestione di tipo manageriale in cui l’accurata analisi ed interpretazione dei dati diventa la base di partenza per l’ottimizzazione dei costi, e l’integrazione tra Amministrazioni centrali e Amministrazioni locali che abilitano la pianificazione ottimale dei servizi erogati a cittadini ed imprese?

L’obiettivo finale di questo incontro è attivare la disponibilità di basi dati, interpretandole e rendendole funzionali  attraverso gli strumenti analitici per ricavare informazioni utili alle decisioni strategiche.

Per iscriversi all'evento inviare la propria candidatura a d.tiseo@forumpa.it

Data Driven Decision. Conoscere, decidere e governare nella città dei dati

BolognaFiere | Bologna, 14 Ottobre, 2015 | 09:30

L’importanza dei dati – della loro conoscenza e della loro interpretazione – per prendere decisioni balza in primo piano se solo pensiamo a quante polemiche e a quanti guai possono nascere da una lettura errata o parziale dei dati stessi. La vicenda degli esodati ha fatto scuola. Ma più semplicemente ogni giorno assistiamo a dibattiti all’ultima cifra tra i politici di turno, dibattiti in cui tutti sembrano avere ragione perché ognuno legge i numeri a proprio piacimento. Eppure oggi viviamo in un mondo di dati e abbiamo a disposizione strumenti che per la prima volta, grazie al digitale, ci consentono di analizzare sistemi complessi e avere un quadro chiaro ed esaustivo della realtà che ci circonda.

Insomma, oggi ci aspettiamo che siano i dati a guidare le decisioni a tutti i livelli, prima di tutto a livello politico. Ma ci sono delle variabili da considerare: la quantità dei dati disponibili, la loro qualità (affidabilità della fonte, frequenza di aggiornamento, apertura e possibilità di essere riutilizzati), la capacità di metterli a disposizione (quindi le tecnologie abilitanti), la capacità dell’utente di utilizzarli e trasformarli in conoscenza. I dati, insomma, diventano informazione e, in prospettiva conoscenza, solo se ben organizzati e se il settore pubblico si impegna a dare un indirizzo in termini di standard, di principi e di regole. In un mondo in cui ogni spostamento può essere controllato, in cui basta un algoritmo per conoscere i gusti di un determinato settore della popolazione, il rischio privacy e sicurezza è sempre dietro l’angolo e va preso in considerazione, senza per questo bloccare l’innovazione.

Sono tanti, quindi, gli aspetti su cui ci si confronterà in questo evento: il contesto europeo e internazionale, da cui il discorso sui dati non può prescindere perché i dati non hanno confine e anche il quadro normativo di riferimento dovrebbe essere omogeneo per offrire garanzie e sicurezza; i settori strategici per il supporto alle decisioni pubbliche e le tecnologie abilitanti; le azioni da compiere per allineare il ciclo dei dati al ciclo delle decisioni.

Gli atti sono disponibili qui http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/data-driven-decision-conoscere-decidere-e-governare-nella-citta-dei-dati

La business intelligence nella Pubblica Amministrazione

Roma, 24 Maggio, 2017 | 14:00

Nell’ambito del tema guida di questa edizione di FORUM PA, l'integrazione di tutte le informazioni afferenti l'amministrazione pubbliche assume primaria importanza.
Usare modelli di business analytics per migliorare le performance e agire proattivamente sui mercati significa costruire una «casa» fatta di infrastruttura, componenti software, metodologie e formazione. Grazie all’applicazione della BI è possibile analizzare masse enormi di dati per interpretare i comportamenti dei cittadini e per conoscere meglio i loro bisogni. Gli impieghi potenziali della BI sono molteplici e spaziano dall’ambito fiscale, al sistema dei trasporti e alla Sanità: analisi di bilancio, pianificazione e programmazione del lavoro, pianificazione e controllo strategico, controllo di gestione, controllo di performance e valutazione degli obiettivi, individuazione degli evasori fiscali.

In tale contesto, proprio per avviare questo percorso, si inserisce il tavolo di lavoro “La business intelligence nella Pubblica Amministrazione” che non è un convegno classico ma una riunione riservata tra pari ed esperti del settore focalizzata su alcuni aspetti di rilevanza strategica:
Quali sono ad oggi i problemi e le criticità legate all'integrazione dei dati interni ed esterni dell'Ente?
Quali le opportunità di risparmio dell'Ente attraverso la business intelligence?
Come creare processi gestionali strutturati e replicabili in tutte le aree funzionali dell'Ente?

L'evento è riservato, per inviare una richiesta di partecipazione scrivere a segreteriaconvegni@forumpa.it indicando la funzione, l'ente di appartenenza e il titolo del workshop.

Data & Analytics Framework per un nuovo modello di gestione dei dati: stato dell’arte e prime esperienze

Roma, 23 Maggio, 2018 | 15:00

REGISTRAZIONE VIDEO DELL'EVENTO

Dati liberati, dati connessi, dati riusati, dati analizzati. Il valore dei dati risiede nella loro capacità di aiutare a comprendere i fenomeni sociali ed economici, sostenere i processi di policy and decision making, rendere efficienti e innovare i servizi ai cittadini e alle imprese, promuovere iniziative di ricerca scientifica e molto molto altro!

Ad un anno dall’approvazione del Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica amministrazione 2017 – 2019 e a seguito del recente recepimento del Data and Analytics Framework nel Codice dell’Amministrazione Digitale, ci troviamo a riflettere su un elemento chiave su cui si basa il “grande sistema operativo” del nostro Paese: il dato.

Interoperabilità, scambio di dati pubblici, diffusione degli open data, piattaforma digitale nazionale dei dati, modelli e strumenti di gestione e analisi dei big data: sono alcuni degli elementi che compongono il quadro entro cui si sta costruendo e realizzando il processo di apertura, razionalizzazione e valorizzazione delle risorse informative detenute e prodotte dalle Pubbliche Amministrazione. Questo quadro è proprio il Data and Analytics Framework (DAF), con le sue componenti tecnologiche, le sue procedure e i suoi standard, il suo modello organizzativo e di governance e il suo sistema normativo e regolatorio.

Il convegno intende analizzare il Data Analytics Framework quale collettore di numerose iniziative e componenti del Piano Triennale che insieme vanno a comporre la strategia per lo sviluppo di un nuovo modello di gestione dei dati che superi la logica dei “silos”.

Genere in chiaro: il rapporto biennale sul personale delle aziende medio-grandi nell’attività delle consigliere di parità

Roma, 15 Maggio, 2019 | 11:45

Illustrazione del nuovo applicativo informatico pubblicato sul sito del Ministero del lavoro per la raccolta biennale dei dati sulla situazione del personale maschile e femminile delle aziende con oltre 100 dipendenti, ai sensi dell’art. 46 del d. lgs. n. 198/2006. Nel corso del 2018, infatti, è stato emanato un nuovo decreto, il D.M. 3.5.2018, che aggiornando il vecchio decreto del 1996, ha istituito un nuovo sistema centralizzato per l’inserimento dei dati direttamente da parte delle aziende, attraverso cui sarà possibile metterli a disposizione delle consigliere regionali per la loro elaborazione.

Quest’anno vedremo i primi risultati dopo l’istituzione del nuovo sistema, che monitora anche le progressioni di carriera e le retribuzioni distinte per genere. In tal modo il rapporto biennale rappresenta ora una chiave di lettura preziosa ed effettiva del mondo del lavoro in chiave di genere su tutto il territorio.

 

Per ascoltare l'audio degli interventi dal pubblico cliccare QUI

Smart working, ma non solo. Lezioni apprese per un nuovo modello di lavoro pubblico

Eventi sul territorio, 3 Giugno, 2020 | 11:30

In un solo mese sono arrivate 5.240 risposte al Panel PA “Strategie individuali e organizzative di risposta all’emergenza”, l’indagine rivolta alla community di FPA nel percorso #road2forumpa2020 di avvicinamento all’evento online di luglio.

Una partecipazione davvero molto grande, a testimonianza di quanto sia sentita l’esigenza di riflettere sulle misure adottate (nel pubblico e nel privato) per rispondere all’emergenza legata alla diffusione del Covid-19. In questa situazione abbiamo assistito all’adozione massiva del lavoro a distanza: una scelta obbligata, ma che potrebbe offrire il punto di partenza per ridisegnare il futuro del post-emergenza. Il Panel PA ha voluto, quindi, portare un contributo proprio in questo senso: scoprire cosa ha funzionato e cosa no, condividere le strategie migliori, imparare dall’esperienza.

Presenteremo i risultati del Panel in questo Digital Talk. 

Per partecipare è necessario registrarsi e, il giorno dell’evento, effettuare il login con le proprie credenziali e aprire il video che trovate a questa pagina

 

TAVOLO DI LAVORO: PA smart: attori, processi e strumenti per un lavoro pubblico realmente “agile”

Roma, 23 Giugno, 2021 | 14:00

Oltre il ritorno alla “normalità”: cosa vuol dire costruire lo Smart Working post emergenziale nel settore pubblico? Quali dimensioni organizzative è necessario indagare per rendere solido il lavoro agile? Quali soluzioni tecnologiche sono in grado di abilitarlo e sostenerlo nel tempo? 

Mentre il dibattito sulle percentuali di lavoratori in lavoro agile nel “new normal” si fa acceso, le Amministrazioni pubbliche italiane sono chiamate a non perdere di vista le lezioni apprese con l’accelerazione della remotizzazione del lavoro imposta dalla pandemia e a catalizzare sforzi, sacrifici e nuove programmazioni verso un modello di Smart Working che “faccia bene” alle organizzazioni, ai lavoratori e ai cittadini e alla collettività tutta.  

In un contesto di questo tipo, il tavolo di lavoro mira a raccogliere spunti e proposte sul tema del lavoro agile direttamente con coloro che il lavoro agile nella PA lo stanno implementando, conciliando emergenza e post emergenza, facendo sinergia tra organizzazione, persone e strumenti e rafforzando competenze e cultura manageriale. In questo la tecnologia può essere un grande alleato: per gestire al meglio il personale in un’ottica di pianificazione degli obiettivi, misurazione dei risultati e valutazione della performance, di monitoraggio del lavoro e di continous feedback tra dirigenti e collaboratori ma anche di organizzazione e gestione di team ibridi. 

 

I tavoli di FORUM PA sono incontri di lavoro collaborativo, riservati ai dirigenti delle amministrazioni pubbliche, creati in partnership con aziende private che contribuiscono al confronto portando lo stato dell’arte delle più avanzate innovazioni tecnologiche.

Per inviare una richiesta di partecipazione scrivere a eventi@forumpa.it  indicando il codice e il titolo del tavolo di lavoro, nome e cognome, funzione ed ente di appartenenza.

A seguire del tavolo, dalle 16:30 alle 18:00, si svolgerà l’evento pubblico  PA Smart: attori, processi e strumenti per un lavoro pubblico realmente "agile", durante il quale verranno condivise le “lezioni apprese e le raccomandazioni”, emerse nel tavolo di lavoro.

Rubrica Lavoro&Welfare. Innovazione tecnologica: il Ministero del lavoro e delle politiche sociali tra esperienze e nuovi scenari

Roma, 21 Giugno, 2021 | 11:00

Quali gli investimenti e gli obiettivi che la pubblica Amministrazione deve perseguire per essere il vero grande motore propulsivo di cambiamento e di modernizzazione del Paese? L’innovazione digitale e l’utilizzo degli strumenti informatici hanno un posto di rilievo nel cambiamento e ciò porta ad una riconsiderazione della modalità lavorativa e ad una ‘nuova organizzazione’ dell’Amministrazione.

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali pone una serie di considerazioni su quanto sperimentato con l’uso della tecnologia nel periodo di emergenza sanitaria e sui nuovi scenari organizzativi e lavorativi.

Durante l’incontro sarà affrontato anche il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro in ambito di lavoro agile e di come l’informatizzazione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore opera nei rapporti tra uffici del registro ed enti, tra pubbliche amministrazioni, e con la generalità dei cittadini.

La forte accelerazione verso la digitalizzazione ha coinvolto anche il lavoro delle Consigliere di Parità: si parlerà di cosa è cambiato e di cosa cambierà nel modo di svolgere il ruolo delle Consigliere.

La scrivania smart

Roma, 16 Giugno, 2022 | 13:30

La Commissione Europea ha definito un modello di principi e raccomandazioni per guidare le PA degli Stati membri ad implementare il futuro spazio di lavoro. I principi si focalizzano su tre ambiti: Cultura, Tecnologia e Spazio. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali lavora per diffondere la cultura digitale a tutto il Personale, con un adeguamento delle tecnologie e degli spazi di lavoro. In particolare, è stata implementata la scrivania smart, con il sistema Virtual Desktop Infrastructure, per connettersi al server centrale ministeriale e lavorare in qualsiasi luogo. Con l’introduzione del lavoro ibrido, e per rispondere alle esigenze del nuovo contesto culturale, è necessario adeguare gli spazi di lavoro perché siano sicuri, dinamici, sostenibili e connessi.