Le persone che hanno partecipato

Francesco Monaco

Francesco Monaco

Francesco Monaco è responsabile tecnico delle politiche di coesione dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e Capo Dipartimento Investimenti territoriali e Fondi UE di IFEL, Fondazione per l’Economia e la Finanza Locale. Rappresenta ANCI nel "Comitato di sorveglianza e accompagnamento dei programmi 2014-2020" ed è membro del "Comitato nazionale aree interne" (CTAI). Esperto di politiche europee, si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Roma ‘La Sapienza’, dove è docente a contratto al Master “URBAM” della Facoltà di Architettura. Negli ultimi anni ha approfondito il tema dei rapporti fra istituzioni territoriali e sviluppo locale. Per Rubbettino Editorie ha pubblicato di recente, co-curatrice Sabrina Lucatelli, "La voce dei Sindaci delle aree interne. Problemi e prospettive della strategia nazionale".

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Ha partecipato a:

Dall'edilizia residenziale pubblica al social housing

Fiera di Roma | Roma, 20 Maggio, 2010 | 10:00

La questione abitativa ha assunto una nuova centralità. L’emergenza abitativa è oggi sempre più determinata non tanto dalla domanda di alloggi di chi non ha una casa in cui vivere, ma da chi ha una casa e paga, con sempre maggiore difficoltà, un canone di affitto (o una rata di mutuo). Si tratta di un’ampia area di persone che si trovano a fronteggiare il problema abitativo: pur potendo contare su un reddito, su una pensione o su una condizione di relativa stabilità, non possono, allo stesso tempo, permettersi un canone di affitto a prezzi di mercato. In questa “area grigia”, si trovano famiglie monoreddito, lavoratori precari, famiglie monogenitoriali, giovani e anziani.

L’attuale fase recessiva dell’economia ha ulteriormente acuito la questione abitativa, amplificando la necessità di un intervento congiunto di istituzioni pubbliche da un lato, e di istituzioni private e soggetti non profit dall’altro.

Dare la priorità ad investimenti ed interventi per la trasformazione dei quartieri costituiti da edilizia popolare, fare il punto sulle possibilità di rilancio che l’edilizia sociale potrà ricevere dai fondi immobiliari previsti dal ‘Piano casa’; questo il senso del seminario.

Al centro del seminario ci saranno appunto i fondi immobiliari, da costituire in base all’art. 11 del ‘Piano Casa’, con un aggiornamento sull’attività appena conclusa dal gruppo di lavoro chiamato ad individuare i requisiti dei regolamenti degli stessi fondi immobiliari. L’incontro è rivolto agli amministratori e tecnici dei Comuni e sarà l’occasione per riflettere sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare dei Comuni e sulle applicazioni dello strumento del fondo immobiliare nel campo delle politiche abitative. I Fondi consentiranno agli amministratori non solo di elaborare progetti di sostegno del settore dell’edilizia ma anche d’implementare processi che possono comportare anche una ricaduta sociale ossia fornire una risposta al cosiddetto bisogno ‘grigio’ di quelle fasce di popolazione che superano i limiti reddituali per l’edilizia pubblica, ma non dispongono di risorse finanziarie tali da poter stare agevolmente sul mercato privato.

Gestioni associate e Unioni di Comuni: nuovi Modelli di governo territoriale

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2010 | 15:00

Le profonde riforme istituzionali in atto, scaturite dal Titolo V della Costituzione, richiedono anche agli Enti locali la ricerca di nuova adeguatezza, semplificazione e razionalizzazione del sistema attuale; ciò potrà avvenire attraverso una chiara individuazione di funzioni, di poteri, di assetti organizzativi, di risorse, per costruire sistemi più funzionali di governance dei territori.

Il disegno di legge sulla Carta delle Autonomie costituirà un passaggio fondamentale verso un complessivo riassetto dell’Amministrazione pubblica e l’attuazione del federalismo fiscale.

La realizzazione di questi obiettivi, in particolare per i Comuni di ridotta dimensione demografica ma non solo, passa sempre più attraverso i processi di Associazionismo Intercomunale, come strumento utilizzabile per conseguire nuova adeguatezza nella gestione ed erogazione ai cittadini di funzioni e servizi più efficienti e, spesso, nel mantenere il servizio stesso.

L’ANCI, tramite la sua Fondazione IFEL, mette gratuitamente a disposizione dei Comuni di piccole dimensioni un intervento di supporto volto a facilitare le iniziative di aggregazione: il Progetto SUPERGA, che aiuta i piccoli Comuni nella realizzazione di progetti per la gestione associata di funzioni e servizi pubblici locali, in una logica di associazionismo intercomunale, al fine di garantire una gestione più efficiente ed efficace.

In particolare, attraverso l’azione ANCI-IFEL, vengono approfonditi, da un lato, gli aspetti di bilancio e quelli legati alle economie di scala della gestione associata, dall’altro i profili normativi e le forme di incentivazione previste dalla legislazione vigente, regionale e nazionale.

Nel corso dell’incontro verranno, inoltre, anticipati i primi risultati di un’indagine sulle Unioni di Comuni realizzata da Cittalia in collaborazione con ANCI che, grazie all’ampiezza del campione ed alla profondità delle variabili analizzate, per la prima volta sarà in grado di restituire un’immagine concreta e reale di questo fenomeno in crescita esponenziale nel nostro paese e al centro del dibattito sulla Carta delle Autonomie.

L'ievento segue l'incontro dal titolo "L’Unione come Federazione di Comuni. Giornata di formazione: sei grandi esperienze a confronto", organizzato presso lo stand ANDIGEL a partire dalle ore 10.00

La Strategia Nazionale per le Aree Interne: quali azioni per il rafforzamento dei sistemi intercomunali

Roma, 15 Maggio, 2019 | 11:00

Nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne ai sindaci è affidato un ruolo da protagonista e l’associazionismo comunale rappresenta l’occasione per il rafforzamento delle istituzioni locali e la crescita dei territori. La scelta delle funzioni e dei servizi pubblici da gestire in forma associata deve essere in linea con gli obiettivi generali delle strategie elaborate dalle singole aree e con una prospettiva temporale di lungo termine. A 4 anni dall’inizio dell’esperienza SNAI i processi di costruzione dei sistemi intercomunali stanno facendo emergere fra i sindaci dei “comuni interni” specifici fabbisogni a cui dare risposte, tarate sui diversi stadi di costruzione delle strategie d’area o di attuazione degli interventi.

Il seminario di FormezPA, nell’ambito del progetto La Strategia nazionale per le aree interne e i nuovi assetti istituzionali, è un’occasione di confronto con i primi cittadini impegnati nella SNAI per conoscere quali difficoltà incontrate nella costruzione di strutture intercomunali e nella riprogettazione gestionale delle funzioni; fornire prime risposte in relazione ai bisogni di supporto; apprendere buone pratiche da adottare in altri territori per velocizzarne il percorso e la realizzazione degli interventi.

Partenariato Pubblico-Privato: 100 domande 100 risposte

Roma, 14 Maggio, 2019 | 12:00

Uno dei temi cruciali per la riuscita di operazioni complesse, come quelle che prevedono il coinvolgimento degli operatori privati nella realizzazione e gestione di opere e servizi pubblici, risulta essere l'asimmetria informativa tra la Pubblica Amministrazione e le controparti private. La conoscenza della materia, solitamente più limitata da parte dell’Amministrazione, consente molto spesso alla parte privata di avere una forza negoziale superiore per disegnare operazioni ad essa favorevoli. Tuttavia, tale condizione di forza è solo apparente; infatti, avere lo stesso standard comunicativo e di skill consentirebbe non solo di realizzare operazioni eque ma, soprattutto, di portarle a termine senza interruzioni, abbattendo la maggior parte dei rischi tra cui quelli legali ed amministrativi legati alla complessità del procedimento.

In questa ottica il DIPE ha predisposto un  documento  “PPP 100 domande e risposte Una Guida per le amministrazioni “ - che rappresenta un aggiornamento dell’edizione 2014, di cui mantiene l’impostazione semplice, il taglio divulgativo e l’approccio multidisciplinare - destinato principalmente a tutti coloro che nell’ambito della Pubblica Amministrazione Italiana e non solo, si occupano di Partenariato Pubblico Privato e di Finanza di Progetto, al fine di diffondere una cultura di base in materia di PPP. Il seminario tecnico rappresenta la sede ideale per confronto diretto con i rappresentanti delle amministrazioni pubbliche su singoli temi e aspetti che richiedono approfondimento e risposte concrete. 

Crescita inclusiva: start up, capitale umano e attrattività del Sud

San Giovanni a Teduccio - Università Federico II | Napoli, 13 Novembre, 2019 | 12:00

I dati del rapporto Svimez 2019 parlano chiaro: tra il 2002 e il 2017 le persone emigrate dal Sud sono state oltre 2 milioni, in maggioranza giovani, di cui un terzo laureati. Molti in cerca di un lavoro migliore e nuove opportunità; calano infatti gli occupati nel Mezzogiorno (-1,7% negli ultimi due trimestri del 2018 e nel primo trimestre 2019), mentre aumenta la precarietà.

La diseguaglianza tra Nord e Sud è un’emergenza che rischia di travolgere l’intero Paese. Per questo è necessario ripartire dal Sud, con una strategia complessiva di politiche e agevolazioni. Come “Resto al Sud” l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate dagli under46 nelle regioni del Mezzogiorno. Con una dotazione finanziaria complessiva di 1.250 milioni di euro, a giugno le domande presentate erano 7.816 e 3.035 i progetti approvati.