Le persone che hanno partecipato

Filippo Bernocchi

Filippo Bernocchi


 

Torna all'elenco completo

Ha partecipato a:

Progetti e tecnologie per città più intelligenti

Fiera di Roma | Roma, 19 Maggio, 2010 | 10:00

 

Smart city è una parola d’ordine sempre più diffusa, con cui ci viene presentata la possibilità di una migliore qualità della vita all’interno di spazi urbani che ci aiutino a realizzare i nostri progetti di vita e di lavoro, invece di ostacolarli con crescenti caotiche complessità.

Una città smart è uno spazio urbano, ben diretto da una politica lungimirante, che affronta la sfida che la globalizzazione e la crisi economica pongono in termini di competitività e di sviluppo sostenibile con un’attenzione particolare alla coesione sociale, alla diffusione e disponibilità della conoscenza, alla creatività, alla libertà e mobilità effettivamente fruibile, alla qualità dell’ambiente naturale e culturale.

Le città  intelligenti possono essere identificate (e misurate) lungo almeno cinque dimensioni principali:

1.      Mobilità
una città smart è una città in cui gli spostamenti sono agevoli, che garantisce una buona disponibilità di trasporto pubblico innovativo e sostenibile, che promuove l’uso dei mezzi a basso impatto ecologico come la bicicletta, che regolamenta l’accesso ai centri storici privilegiandone la vivibilità (aree pedonalizzate); una città smart adotta soluzioni avanzate di mobility management e di infomobilità per gestire gli spostamenti quotidiani dei cittadini e gli scambi con le aree limitrofe.

2.      Ambiente
una città smart promuove uno sviluppo sostenibile che ha come paradigmi: la riduzione della produzione di rifiuti, la loro valorizzazione economica e il potenziamento della raccolta differenziata; la riduzione drastica delle emissioni di gas serra tramite la limitazione del traffico privato, l’ottimizzazione delle emissioni industriali, la razionalizzazione dell’edilizia, così da abbattere l’impatto del riscaldamento e della climatizzazione; e ancora, la razionalizzazione dell’illuminazione pubblica, la promozione, protezione e gestione del verde urbano, lo sviluppo urbanistico basato sul “risparmio di suolo”, la bonifica delle aree dismesse.

3.      Turismo e cultura
una città smart promuove la propria immagine turistica con una presenza intelligente sul web; virtualizza il proprio patrimonio culturale e le proprie tradizioni e le restituisce in rete come “bene comune” per i propri cittadini e i propri visitatori; usa tecniche avanzate per creare percorsi e “mappature” tematiche della città e per renderla facilmente fruibile; promuove un’offerta coordinata ed intelligente della propria offerta turistica in Internet; offre ai turisti un facile accesso alla rete e servizi online in linea con le loro esigenze.

4.      Economia della conoscenza e della tolleranza
una città smart è un luogo di apprendimento continuo, che promuove percorsi formativi profilati sulle necessità di ciascuno; è una città che offre un ambiente adeguato alla creatività, promuove innovazioni e sperimentazioni nell’arte, nella cultura, nello spettacolo, e si percepisce e si rappresenta come un laboratorio di nuove idee; è una città che privilegia la costruzione di una rete di reti non gerarchica, ma inclusiva, in cui i vari portatori di interesse e le loro comunità possano avere cittadinanza e voce; sviluppa alleanze con le università, ma anche con le agenzie formative informali; dà spazio alla libera conoscenza e privilegia tutte le forme in cui il sapere è libero e diffuso.

5.      Trasformazioni urbane per la qualità della vita
una città smart ha una visione strategica del proprio sviluppo e sa definire, in base a questa, scelte e linee di azione; considera centrale la manutenzione del suo patrimonio immobiliare e la sua efficiente gestione e usa tecnologie avanzate per questo obiettivo; fonda la propria crescita sul rispetto della sua storia e della sua identità e privilegia, in questo senso, il riuso e la valorizzazione dell’esistente in un rinnovamento che si basa sulla conservazione; nel suo sviluppo fisico crea le condizioni per promuovere la coesione e l’inclusione sociale ed elimina le barriere che ne impediscono la sua completa accessibilità per tutti i cittadini.

La crisi sta comportando per tutte le città un ripensamento della pianificazione urbanistica ed una difficile riflessione strategica sullo sviluppo. Se questo è vero, siamo comunque convinti che senza uno sviluppo intelligente delle città la crisi non si supera, perché la costruzione di un Paese moderno, innovativo ed inclusivo non può che passare attraverso una dimensione urbana fatta a misura d’uomo. Perché è nelle città che si sperimentano nuove convivenze, è nelle città che si immagina il futuro.

Se vuoi sapere tutto sullo zoom tematico "Smart City"CLICCA QUI

L'economia circolare nelle politiche urbane: ciclo dei rifiuti, spreco alimentare, energie rinnovabili nei Comuni

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2016 | 15:00

A dicembre 2015 l’Unione Europea lancia la sfida dell’economia circolare un ambizioso“Pacchetto” di indicazioni, che comprende una serie di proposte di revisione delle norme in materia di rifiuti e di stimolo alla transizione dell'Europa verso un'economia basata su una minore intensità di consumo dell’individuo e della collettività, capace di incrementare al tempo stesso la competitività globale e la crescita economica sostenibile, creando nuovi posti di lavoro.
 
Come un sistema economico “lineare”, basato sul consumo di risorse, può essere compatibile con la sostenibilità e la circolarità? La chiave sembra essere nel rinnovamento di prospettiva del modello industriale prevalente oggi e nel contestuale cambiamento del comportamento dell’utenza. Sul primo punto, è necessario intervenire con una serie di innovazioni innanzitutto normative e che riguardino la pianificazione industriale e il ciclo di vita dei prodotti, che consentano di trasformare questi ultimi da volatili e provvisori a solidi nel tempo, di trasformare un settore del sottoprodotto in materia prima di un altro settore, che compensino quindi la mancata entrata dalla vendita con un maggiore impegno nella progettazione, nel design, nel ciclo della manutenzione. Sul secondo punto, occorre invece aumentare la sensibilità lato domanda, il consumatore/utente/cittadino ha un molteplice ruolo attivo: è riusatore, è creatore di oggetti e utilizzi nuovi, è donatore secondo logiche solidaristiche. Dal basso infatti vengono alcune delle principali esperienze in Italia di lotta allo spreco e di riuso di risorse, anche alimentari.
 
Sono tante le famiglie e i comuni, gli esercizi commeciali e le organizzazioni coinvolte in tal senso. Last Minute Market e la rete Sprecozero.net sono due esempi virtuosi, che hanno successo nella logica della sharing economy e dell’innovazione sociale.

SMART CITY, il futuro è oggi. Case History Desenzano del Garda: la rete Mesh per una città davvero intelligente

Palazzo dei Congressi | Roma, 25 Maggio, 2016 | 15:30

L'evoluzione delle nostre città, grandi o piccole che siano, nei prossimi anni sarà necessariamente all'insegna del concetto di SMART.

Le Smart City si svilupperanno attraverso la ricerca di tutte le interconnessioni possibili per trovare nuove occasioni di sinergia e creare nuova efficienza.

Innowatio, azienda leader nell’efficientamento energetico presenta, insieme al Comune di Desenzano del Garda, un esempio di applicazione delle “tecnologie smart” per il miglioramento della vita all’interno delle città.

Un progetto possibile grazie al system integrator Clevergy  con cui si concretizza la realtà dell’Internet of Things. E oltretutto a costo zero per i Comuni, grazie alla proposta innovativa di un modello di Project Financing che integra riqualificazione energetica e Smart Grid.

Il Politecnico di Milano presenterà infine un approfondimento su tutti i servizi IoT collegati alla soluzione tecnologica dello Smart Lighting.