Le persone che hanno partecipato

Francesco Vatalaro

Francesco Vatalaro

Professore ordinario presso l’Università di Roma Tor Vergata. Ha lavorato per molto tempo nell’industria, nella ricerca e nell’università, insegnando anche negli USA. Si è occupato a 360 gradi di tutte le tematiche inerenti al mondo delle telecomunicazioni, compresi  gli aspetti di policy e regolamentazione delle reti.

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Ha partecipato a:

Broadband Forum. Agenda digitale e banda larga nell’Italia delle Regioni

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2012 | 10:00

Broadband Forum: La banda larga nell’Italia delle Regioniè un evento organizzato in collaborazione con Key4Biz, per un confronto tra rappresentanti di istituzioni ed enti locali, di imprese e di associazioni di consumatori, una ricognizione sullo sviluppo della banda larga e sulle soluzioni da adottare per assicurare internet a tutti.

L’accesso alla banda larga è una condizione necessaria per l’Italia che vuole riprendere a correre ed essere più competitiva.

Il lancio dell’Agenda Digitale Italiana è un requisito indispensabile per rilanciare l’economia, aprire nuovi mercati, scoprire nuove competenze e avviare appieno il processo di modernizzazione di cui il Paese ha bisogno.

Senza internet tutto ciò sarà impossibile.

E allora, quali soluzioni esistono per assicurare il diritto universale dei cittadini all’accesso alla Rete attraverso tutte le modalità disponibili: Fibra, Wireless, Mobile e internet via Satellite?

E, soprattutto, che cosa possono fare il Governo e le Regioni italiane per superare l’ostacolo del digital divide, un fenomeno che riguarda non solo le zone rurali, ma anche aree metropolitane dove l’accesso a internet risulta del tutto insoddisfacente?

DIGITAL divide et impera

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2016 | 13:30

Una indagine statistica realizzata* prendendo gli indicatori relativi a 150 Paesi del mondo (Desi, IDI, Corruption Index, Gini, Press Fredom..) mostra come all’aumentare dello sviluppo digitale di un Paese crescano anche gli indici di trasparenza, legalità, equità sociale, velocità della giustizia, libertà di stampa e naturalmente crescita del PIL. L’ICT è dunque il vero fattore anticorruzione? Certamente si, anche se in Italia si incontrano ancora molte resistenze.

Un massiccio utilizzo di software preventivi anticorruzione per bandi di gara, la centralizzazione delle architetture di rete, i servizi di connettività gratuita come diritto universale, le giurie tecniche on line in processi giuridici di pubblico interesse; sono solo alcune delle soluzioni che in un futuro prossimo potranno comportare il recupero di molti punti percentuale di PIL.

Sarà proprio la partecipazione attiva dei cittadini mediante l’utilizzo di strumenti digitali, anche con modelli web 2.0 di autocontrollo,  a creare le premesse per il buon governo della “Res Publica”.

 


* L’analisi è stata condotta da un team formato da Maurizio Matteo Dècina e Carlo Salatino (esperto ICT Reply) e la supervisione di Luca Attias e Francesco Vatalaro.