Le persone che hanno partecipato

Corrado Calabrò

Corrado Calabrò

Nato nel 1935 a Reggio Calabria, si è laureato in giurisprudenza nel giugno 1957 all'Università di Messina con 110 e lode. Vive a Roma.

Entrato per concorso (primo classificato), nel maggio '68, nella magistratura del Consiglio di Stato, provenendo dalla magistratura della Corte dei Conti, ne è divenuto Presidente di sezione nel 1982.

Presso il Consiglio di Stato è stato addetto sia alle sezioni giurisdizionali che a quelle consultive, nonché al Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Sicilia.

Al Consiglio di Stato è stato presidente aggiunto alla III Sezione dal 1990 e della V Sezione dal 1996.

Presidente titolare della III Sezione dal 1997 al 2000.
Presidente titolare della Sezione per gli atti normativi dal 1 gennaio 2001.

E' stato estensore di sentenze pilota sull'effettività e concludenza della tutela giurisdizionale.

Dal 1 ottobre 2001 al 9 maggio 2005 è stato presidente del Tribunale amministrativo regionale del Lazio, dove ha presieduto anche la I Sezione, ch'è quella che si occupa della funzione pubblica nell'economia ed in particolare dell'Antitrust, della Consob, della Banca d'Italia.

E' autore di monografie in diritto del lavoro e in diritto amministrativo. Tra queste, gli scritti in materia di giudizio di ottemperanza e quelli che tendono a spostare l'oggetto del giudizio dall'atto dell'azione amministrativa si collocano, con innovativi apporti, nel solco di una profonda svolta nel diritto amministrativo.

Dal 1963 al 1968 è stato Capo della Segreteria tecnico-giuridica del Presidente del Consiglio dei Ministri Aldo Moro a Palazzo Chigi.

E' stato poi Capo di gabinetto in vari ministeri: Bilancio, Mezzogiorno, Sanità, Industria, Agricoltura, Marina mercantile, Poste e telecomunicazioni - nel 1978 -, Pubblica istruzione e università, Politiche comunitarie, Riforme istituzionali.

E' stato Presidente del Comitato consultivo permanente per il diritto d'autore.

Presidente dell'Associazione magistrati del Consiglio di Stato dal luglio 1999 al settembre 2001.

Poeta. Scrittore.
Per la sua opera letteraria l'Università Mechnikov di Odessa, nel 1997, e l'Università Vest Din di Timisoara, nel 2000, hanno conferito a Corrado Calabrò la laurea honoris causa.

Torna all'elenco completo

Ha partecipato a:

Le Autorità indipendenti e l'economia

Fiera di Roma | Roma, 19 Maggio, 2010 | 10:00

  La riflessione parte dalla convinzione che non esista  un modello, una formula generale delle Autorità indipendenti: esistono varie Autorità, ciascuna con la sua ragion d’essere, la sua evoluzione, i suoi pregi e le sue disfunzioni. Sono nate così, ognuna per risolvere problemi diversi, dalla tutela degli utenti di servizi pubblici, alla garanzia della concorrenza, alla protezione del risparmio. Operano con strutture, funzioni e poteri differenti fra loro. Se c’è bisogno di riformare qualcosa, occorre agire guardando soprattutto ai limiti di ogni singola Autorità. Vi possono essere anche rimedi comuni – forse quelli per migliorare le procedure di nomina degli organi di vertice – ma il compito principale del riformatore consiste nell’intervenire là dove questa o quell’Autorità non ha ben funzionato

La diversità è dunque un dato di fondo delle Autorità indipendenti. Ma essa non significa che non vi sia un denominatore comune: quello dato dal valore stesso dell’indipendenza, che è legato al potenziamento dell’esperienza professionale delle amministrazioni pubbliche, alla riduzione delle scelte discrezionali, alla tutela di diritti fondamentali – come quelli dei consumatori e dei risparmiatori –, alla difesa della democrazia economica, all’attenuazione delle disparità fra soggetti deboli e forti, al miglior perseguimento dell’integrazione sopranazionale. È un valore che va preservato.

tratto con modifiche dalla introduzione del libro “Arbitri di mercati” a cura di A.Pajno e M. D'Alberti – I quaderni di Astrid – Il Mulino editore – Bologna -  febbraio 2010