Le persone che hanno partecipato

Giovanni Tria

Giovanni Tria

Giovanni Tria, nato il 28 settembre 1948 laureato in Giurisprudenza nel 1971 all'Università di Roma "La Sapienza", Professore ordinario di Economia politica all’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" con oltre 40 anni di esperienza professionale ed accademica come esperto di sviluppo economico, contributo del capitale pubblico alla crescita, ruolo della governance e delle istituzioni nei processi di crescita.

Dal dicembre 2017 al maggio 2018 Preside della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. 
Già Presidente della SNA – Scuola Nazionale dell’Amministrazione, è stato Co-direttore del Master in Economia dello Sviluppo e Cooperazione Internazionale e Direttore del CEIS - Center for Economics and International Studies dell’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", Membro dell'OECD Innovation Strategy Expert Advisory Group, Vice Chair dell’ICCP - Committee for Information, Computer and Communication Policy e Membro del Consiglio di Amministrazione dell’ILO – International Labour Organization.

Torna all'elenco completo

Ha partecipato a:

CONVEGNO CONCLUSIVO La riforma della pubblica amministrazione e la nuova diplomazia economica al servizio del Paese e della sua promozione internazionale.

Fiera di Roma | Roma, 20 Maggio, 2010 | 16:30

PER LA CONCOMITANTE CONVOCAZIONE STRAORDINARIA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, QUESTO CONVEGNO E’ ANNULLATO.

IL MINISTRO RENATO BRUNETTA CONCLUDERA’ IL FORUM PA 2010 ALLE ORE 17.30

Il convegno conclusivo di FORUM PA 2010,  è coerente al tema generale di questa edizione della manifestazione “Oltre la crisi - Il ruolo della PA per un Paese più competitivo, fondato sul merito e l’innovazione”  e si propone di sottolineare la centralità della riforma dell’amministrazione per lo sviluppo del paese e per la sua stessa promozione internazionale.

In questo scenario evolutivo si situano da una parte la Riforma Brunetta che garantisce maggiore competitività e attrattività al Sistema Paese migliorando le situazioni di contesto per l’attività imprenditoriale e semplificando radicalmente i rapporti tra imprese e istituzioni pubbliche, dall’altrol’azione che, su impulso dei Ministri per gli Affari Esteri e per lo Sviluppo economico e con il forte avallo dello stesso Presidente del Consiglio dei Ministri, il Governo sta svolgendo per la proiezione internazionale del Sistema Paese e la promozione dei suoi interessi economici. Tale azione si è fatta concreta ad esempio con una riforma organizzativa che ha visto la nascita e l’operatività della “Cabina di regia per l’Italia internazionale”, struttura agile, ai massimi livelli amministrativi, tra il Ministero degli Affari Esteri, quello dello Sviluppo Economico e l’ICE, la Presidenza del Consiglio, la Confindustria e l’ABI, che in prospettiva, e secondo le necessità, coinvolge, per un’efficace e trasparente collaborazione,  altri attori istituzionali (tra cui le Regioni) e i privati.

 Al convegno prenderanno parte i Ministri degli Affari Esteri, Franco Frattini, della Pubblica Amministrazione e Innovazione Renato Brunetta e i vertici del mondo imprenditoriale, bancario e della promozione internazionale del Paese.

Cloud Computing nella PA

Fiera di Roma | Roma, 19 Maggio, 2010 | 15:00

Il Cloud Computing coniuga e fa convergere due dei maggiori trend attualmente in atto nell'IT, l'efficienza nell'utilizzo delle risorse HW e SW e la "business agility", ovvero la capacità di utilizzare la potenza di calcolo in maniera flessibile e scalabile. Quali sono le aspettative specifiche per la Pubblica Amministrazione?

Private o Public Cloud Computing - quali sono i modelli adottabili dalla Pubblica Amministrazione, quali i pro e i contro delle alternative (Saas, PaaS, Iaas) ?  Mentre la piena maturità del Cloud Computing sarà conseguita solo tra diversi anni, le tecnologie "enablers" , ovvero la virtualizzazione, la "multitenancy" e i Web Services, stanno subendo rapide evoluzioni che lasciano aperte molto opportunità ma anche minacce. Occorre capire quali modelli di sviluppo adottare in particolare con riferimento alla grandezza della amministrazione interessata. I benefici del Cloud Computing possono essere massimizzati per le piccole amministrazioni (piccoli Comuni, Enti, Province, etc.) che non dispongono delle risorse necessarie e che possono beneficiare dei servizi resi disponibili tramite Cloud Computing a prezzi accessibili.

Un'opportunità imperdibile - la Pubblica Amministrazione, non abbracciando il Cloud Computing, rinuncerebbe al beneficio di disporre di tecnologie in grado di contribuire da subito alla sua innovazione a bassissimi costi di investimento, con un conseguente risparmio sulla spesa IT e allo stesso tempo in grado di generare servizi innovativi, fino ad oggi impensabili, per i cittadini e le imprese.

Un Pubblica Amministrazione intelligente - le risorse IT (capitale umano, economico e tecnologico) fino ad oggi vincolate alla gestione del quotidiano e della manutenzione, possono essere liberate e rese disponibili all'Amministrazioni stesse per lo sviluppo di attività ad alto valore aggiunto quali lo sviluppo di procedure, applicazioni e servizi innovativi all'utenza tramite tutti i canali disponibili, internet, mobile e indipendentemente dal punto di accesso. Il Cloud Computing consentirebbe di liberare e mettere a sistema risorse di calcolo e risorse informative precedentemente gestite su ambienti separati e interfacciabili solo a fronte di notevoli sforzi tecnici ed economici.

 Resistenza al cambiamento - quali sono i fattori che limitano lo sviluppo del Cloud Computing? I fattori che influenzano lo sviluppo del Cloud Computing possono ricondursi ad aspetti operativi, legali e attitudinali piuttosto che puramente tecnologici, infatti, la resistenza al cambiamento spesso è associata a fattori quali la sicurezza e la perdita di controllo sui dati da parte delle amministrazioni (impossibilità di conoscere esattamente dove sono localizzate le informazioni con relative conseguenze legate alla tipologia di normativa presente negli Stati dove risiedono i server), il rischio di rimanere vincolati ad un operatore in assenza di standard internazionali e la contrarietà delle risorse IT interne o di altri attori di mercato, system integrator, che vedono il Cloud Computing più come una minaccia alla loro posizione che un'opportunità di innovazione.

 Cloud Computing e Green Data Center - al risparmio generato da minori costi di investimento si associano anche risparmi dovuti ad un minor consumo di energia per il funzionamento dei data center. Allo stesso tempo i data center destinati alle applicazioni Cloud Computing possono beneficiare dell'ottimizzazione della potenza di calcolo a parità di dimensionamento, sfruttare l'accentramento in data center di nuova generazione per abbinare l'uso delle energie rinnovabili per l'alimentazione degli stessi.

 - il Cloud Computing impone un nuovo ruolo all'amministrazione, oltre quello di utente. Infatti a fianco ai tradizionali attori quali i providers, gli enablers e gli utenti finali, diviene fondamentale la figura del regolatore che ha un peso sia a livello nazionale, ma soprattutto internazionale. In questo la Pubblica Amministrazione, in particolare quella centrale, deve svolgere un attento ruolo, in stretta coordinamento con analoghe strutture internazionali, per indirizzare al meglio tutti gli issues legati al Cloud Computing. 

PSI e Cloud Computing, un connubio rivoluzionario  -  attraverso lo sfruttamento del PSI tramite una logica Cloud Computing è possibile addivenire all'esposizione completa di procedimenti amministrativi, ad esempio rilascio autorizzazioni, certificati, etc, tramite cui è possibile al singolo cittadino/impresa tracciare lo stato della pratica e in caso di inadempienze, errori e ritardi, identificare puntualmente le responsabilità oggettive delle amministrazioni coinvolte nel procedimento in esame.

L’evoluzione del procurement nella pubblica amministrazione: il nuovo ruolo dei responsabili acquisti

Fiera di Roma | Roma, 20 Maggio, 2010 | 14:30

 Gli obiettivi di finanza pubblica italiana e europea convergono ormai sulla necessità di intervenire sulla riduzione della spesa pubblica e in particolare sui costi relativi all'acquisto di beni e servizi.

I titolari della funzione acquisti, per fronteggiare le criticità attuali e quelle probabilmente crescenti dei prossimi mesi, devono poter utilizzare al meglio tutte le tecnologie a disposizione sui nuovi mercati elettronici e agire con professionalità adeguata, per abbattere sprechi e ottimizzare le risorse.
Quindi nuove responsabilità in un futuro immediato ma anche la necessità di maggiori conoscenze , per essere protagonisti attivi e sempre più rilevanti nell'evoluzione del procurement.
In questo quadro si pone  il rapporto sulle nuove professionalità per i responsabili degli uffici acquisti, che  l'Università di Tor Vergata conduce con  Promo PA Fondazione e del quale saranno fornite alcune anticipazioni utili a orientare  le scelte degli operatori

Da "B" a "B": quattordici anni di riforme da Bassanini a Brunetta. L’amministrazione è realmente cambiata?

Fiera di Roma | Roma, 19 Maggio, 2010 | 15:00

Sospesa tra periodiche manutenzioni straordinarie (le riforme) e faticosi processi di messa a regime (l’implementazione), la PA si trova in uno stato di cambiamento permanente.
Il processo di riforme della PA iniziato quattordici anni fa, potrà dirsi concluso? Oggi siamo in grado di operare un raffronto tra la qualità, l'efficienza e il grado di soddisfazione dell'utenza forniti dall'amministrazione del XXI secolo e l'amministrazione di venti anni fa? In definitiva la vecchia PA era migliore o peggiore dell'attuale apparato burocratico?

Si tratta di interrogativi retorici. E’ evidente che c’è uno scarto tangibile tra la PA ante-riforma e la PA attuale. Tuttavia non si può certo dire che il processo sia stato lineare e che non abbia avuto al suo interno una certa dose di entropia.

Il convegno, con l'intervento di  esperti del settore che hanno collaborato alla stesura delle leggi che dagli anni ’90 in poi hanno disegnato il volto nuovo della PA (dalle “Bassanini” alla “Brunetta”), cercherà di fare un bilancio delle luci e delle ombre che hanno accompagnato il processo di riforma, con l’obiettivo di trarne indicazioni per il futuro.
 

La formazione dei dipendenti pubblici tra riforma e manovra: come gestire e condividere la conoscenza in modo snello ed efficace

Fiera di Roma | Roma, 9 Maggio, 2011 | 15:00

Il taglio dei fondi per la formazione pubblica disposto dal d.lgs. 78/2010 e il percorso di razionalizzazione e pianificazione definito dalla Direttiva 10/2010 del Ministro per la p.a. e l’innovazione. I nuovi ruoli del Dfp, della Sspa, del Formez e della Scuole delle Amministrazioni, con particolare riferimento all’identificazione dei fabbisogni e dell’offerta formativa, alla definizione dei piani annuali e dei sistemi di valutazione della qualità degli interventi

Trasparenza nella Pa: La sfida dell'integrità

Fiera di Roma | Roma, 12 Maggio, 2011 | 10:00

Quello della lotta alla corruzione è un tema attuale di cui si sente parlare quotidianamente. Ma cosa sappiamo della corruzione?

Che la corruzione è un fenomeno sociale, che si sviluppa e si alimenta delle debolezze nella struttura economica ed istituzionale di ciascun paese; che la corruzione è un “cancro” per lo sviluppo democratico e la crescita economica dei paesi. Quello che è certo è che la corruzione va combattuta. 
Come? Creando una conoscenza condivisa del fenomeno, rendendo consapevoli i cittadini degli strumenti esistenti al fine di prevenire o smascherare i fenomeni corruttivi, facendo entrare la “lotta alla corruzione” nel bagaglio culturale della società.


Un piano di riforme per Italia 2020: Le proposte della dirigenza pubblica

Fiera di Roma | Roma, 10 Maggio, 2011 | 10:00

Ripensare la Pubblica Amministrazionein funzione delle esigenze di cittadini e imprese. Concentrare le risorse nelle attività di servizio al “Sistema Paese”, recuperando risorse con “tagli selettivi” su enti e uffici inutili, superando la logica dei tagli lineari. Migliorare nei settori di intervento così individuati la produttività della PA con: investimenti in nuove tecnologie (ed adeguata formazione del personale), semplificazione dei procedimenti, svecchiamento dell’Amministrazione, promozione del potenziale femminile, della cultura della managerialità, della valutazione dei risultati e della separazione dalla politica.

L’Associazione dei Giovani Dirigenti Pubblici presenterà alcune proposte operative, sulla base anche dell’esperienza di chi vive la PA“da dentro”, ma, con spirito innovativo, ne propone da anni la modernizzazione.

Su tali idee saranno chiamati a confrontarsi esponenti del mondo produttivo, delle associazioni dei consumatori, delle associazioni del “terzo settore” ed autorevoli studiosi della società italiana.

Lavoro pubblico e stato delle riforme (in memoria di Ubaldo Poti)

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2012 | 10:00

La recente intesa con i Sindacati del Pubblico impiego e con i rappresentanti di regioni ed Enti Locali ha apero una nuova stagione per il Ministro della PA e della semplificazione e per il Dipartimento della Funzione Pubblica. Il convegno, diretto dal Capo Dipartimento, il tecnico che ha seguito questo processo di riavvicinamento, tenderà a verificare se si tratta veramente di un arretramento rispetto alla riforma Brunetta, come viene denunciato da più parti, o si tratta invece di un rafforzamento delle possibilità effettive di attuazione della riforma, che non perde nulla della sua centratura su merito e trasparenza.

Per una catena del valore della classe dirigente

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2012 | 15:00

Legalità e lotta alla corruzione: come passare dagli atti ai fatti

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 30 Maggio, 2013 | 09:30

Cinque idee per la P.A. di domani. Perchè una P.A. di tutti ha bisogno di tutti

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2014 | 16:30

Sono troppi anni che il tema della Pubblica Amministrazione viene affrontato con superficialità o nel solco di contingenze politiche, basandosi spesso su luoghi comuni che hanno leso la dignità dei lavoratori pubblici senza produrre soluzioni.
C’è molto da fare per intervenire in modo efficace e migliorare la macchina dello Stato. L’Associazione dei dirigenti e dei manager pubblici che vengono dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione auspica uno sforzo comune delle forze sane del Paese per una riforma della PA che porti a risultati concreti per l’Italia e vantaggi per i cittadini.
Vogliamo una PA più trasparente ed efficace, con funzionari e dirigenti sempre più motivati e preparati, orientata ad una azione efficiente e misurabile sui risultati, in cui i cittadini siano protagonisti consapevoli di tutto il processo di formazione ed implementazione delle politiche pubbliche. Una amministrazione al passo coi tempi e in grado di fare fronte alle sfide europee e internazionali che le sono innanzi.
L’audizione del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia, sulle linee programmatiche presso le commissioni riunite I e XI della Camera dei deputati ha fornito un quadro di iniziative da cui partire per lavorare assieme. Allo stesso tempo, le proposte messe sul tappeto da parte del presidente Renzi e dalla ministra Madia richiedono uno sforzo proattivo di discussione approfondita.
Occorre, tuttavia, rispondere ad una domanda: quale PA vogliamo per l’Italia? Non vogliamo più sentire di lotta fra categorie o rimpallo di responsabilità: serve una amministrazione pubblica sana accanto ad una politica che decide, una informazione equilibrata, un mondo dell’impresa che crei lavoro e valore.
Nessuno si tiri indietro, tutti facciano la loro parte. Noi per primi