Le persone che hanno partecipato

Ha partecipato a:

Innovation without permission. Prospettive e sfide del government 2.0

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2010 | 10:00

Il government 2.0 e' evoluto da un trend quasi clandestino ad un elemento centrale delle politiche di innovazione pubblica a livello globale. Per la pubblica amministrazione, non si tratta di avere una presenza su facebook od aprire un blog, ma di sviluppare capacita' di individuare ed aprirsi a contributi ed intelligenze esterne, soprattutto per rispondere alle sfide piu' difficili.
 
L'innovazione pubblica, proprio come la creativita' individuale, non richiede piu' necessariamente investimenti enormi ed autorizzazioni gerarchiche: il web rimuove le barriere all'entrata e permette agli innovatori di agire "without permission", fuori e dentro al pubblica amministrazione.
 
David Osimo traccera' un primo bilancio dei risultati raggiunti, delle lezioni apprese e delle promesse non mantenute. Partendo dalle esperienze piu' avanzate, verranno proposti sia spunti di riflessione che strumenti concreti di azione in una realta' come quella italiana in cui il government 2.0 pare ancora lontano dal realizzarsi. 
 
A seguire il Keynote di Osimo, il contributo di relatori che approfondiranno potenzialità e problematicità legate ai temi trattati.
 
Coerentemente con il tema affrontato, largo spazio sara' lasciato alla discussione, sin da prima dell'evento: dal 15 al 30 aprile e' attivo un forum in cui sottoporre domande specifiche su Google Moderator. Se vuoi sapere tutto sullo ZOOM Amministrare 2.0 clicca QUI

Policy-making 2.0: come l'innovazione aiuta a migliorare le politiche pubbliche

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2012 | 11:00

Si parla molto di co-produzione dei servizi pubblici, ma meno di come il modello 2.0 si può' applicare al ciclo delle politiche pubbliche. Durante questo key note, verranno presentati casi di eccellenza a livello mondiale di applicazione delle tecnologie per migliorare la qualità' delle politiche pubbliche, nelle fasi di disegno, implementazione e valutazione attraverso l'intelligenza collettiva, quali ad esempio: il brainstorming collaborativo, le proposte commentabili, il dialogo di massa attraverso l'opinion mining, la visualizzazione degli open data, la modellazione d'impatto, la raccolta di feedback e valutazione partecipata.
 
Come gia' sperimentato in occasione di ForumPA 2009 si possono sottoporre domande prima del key note QUI.

Beyond Transparency: la via italiana all'open data engagement

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2014 | 15:00

La liberazione del patrimonio informativo pubblico è certo un’operazione di grande rilievo in termini di  trasparenza e di “sburocratizzazione”. Si tratta di un processo non privo di complessità, che richiede un cambiamento culturale nelle Amministrazioni, sia al livello strategico che a quello operativo, e che ha importanti implicazioni di carattere tecnologico.

Noi che siamo particolarmente affezionati al tema, non vogliamo tuttavia che questa operazione impegnativa, che mette alla prova le tecnostrutture pubbliche ed inevitabilmente comporta anche il sostenimento di costi realizzativi, da un lato esaurisca le sue ragioni nella necessità di adempiere agli indirizzi ed alle norme di matrice europea e, dall’altro lato, concentri tutti gli sforzi nella creazione dei meccanismi autorizzativi e procedurali che sottendono alla pubblicazione del dato in formato aperto.

L’implicazione degli open data che ci sta più a cuore è infatti quella che ne fa non solo uno strumento di trasparenza ma anche e soprattutto un veicolo di partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica. Dobbiamo quindi spenderci il più possibile affinché abbia inizio una seconda fase degli open data, centrata non tanto sul lato dell’offerta di dati pubblici quanto piuttosto sul lato della domanda, della fruizione e del riutilizzo dei medesimi da parte di cittadini e imprese.

Insieme ad alcuni fra i più titolati esperti in ambito nazionale ed internazionale, condurremo una riflessione su come e perché i cittadini utilizzano i dati aperti e cercheremo di delineare alcuni percorsi atti a far sì che i dati arrivino ai cittadini in modo facilmente fruibile; che i destinatari dei dati (cittadini, imprese, enti intermedi) siano stimolati a farne un uso effettivo e a domandarne altri; che si diffonda la prassi del “data driven decision making”; che si creino dei “milieu” adatti a sviluppare una cultura dell’engagement fondata sull’uso del patrimonio informativo pubblico. 

E-government for businesses: open government approaches to promote growth

Palazzo dei Congressi | Roma, 29 Maggio, 2014 | 15:00

La promozione dei servizi pubblici per le imprese continua ad essere uno dei principali obiettivi del governo e delle istituzioni europee. Ma la prospettiva sotto la quale questo obiettivo deve essere raggiunto è cambiata significativamente . Fino a poco tempo , lo sforzo principale è stato dedicato nel facilitare l'interazione delle imprese con il governo riguardo all’assolvimento di compiti amministrativi e / o obblighi normativi . Questa prospettiva ha generato gli approcci " one stop shop" tra i paesi dell'UE che hanno portato benefici importanti e rilevanti per le imprese e le pubbliche amministrazioni .
Negli ultimi anni , questo approccio "tradizionale" è stato messo in discussione da approcci nuovi e innovativi in cui i governi e gli utenti dei servizi pubblici ( incluse le imprese ) collaborano per migliorare la qualità dei servizi ed incrementare le opportunità di sviluppo economico e di crescita delle le imprese. Questo approccio " aperto" è stato ampiamente esaminato e discusso nel documento della Commissione europea " Una visione per i servizi pubblici "
In collaborazione con Tech4i2, che sta conducendo per la Commissione Europea uno studio sul tema " ICT e servizi pubblici per le imprese”, approfondiremo un ragionamento già avviato e finalizzato ad individuare gli ostacoli e le raccomandazioni per migliorare i servizi pubblici in 4 aree principali di discussione: facilità di utilizzo dei servizi online e riduzione degli oneri amministrativi; sostegno non normativo per le PMI; procurement; supporto per gli scambi transfrontalieri e internazionalizzazione.
Anche sulla base di quanto già elaborato nei tavoli di lavoro precedenti, si intende condurre un lavoro di riflessione partecipativa, che coinvolge un panel di testimoni ed esperti di vari paesi europei, teso ad affinare le raccomandazioni già emerse e ad osservarle secondo la prospettiva dell’open government ed in particolare  in coerenza con i principi delineati  nel documento della Commissione europea " Una visione per i servizi pubblici " : dati aperti , servizi aperti e le politiche aperte.
I lavori si svolgeranno in lingua inglese
 
 

The promotion of public services for businesses continues to be one of the main objectives of the European government and institutions. But the perspective under which this objective has to be achieved has changed significantly.

Until recently, the main effort has been devoted in facilitating the interaction of businesses with government in dealing with (mainly) administrative tasks and/or regulatory obligations. This perspective has generated the “one stop shop” approaches across EU countries that have brought important and relevant benefits for businesses and public administrations.

In the last years, this “traditional” approach has been challenged by new and innovative approaches in which governments and public services users (including businesses) collaborate to improve quality of services and increase opportunity for business (and economic) development. This “open” approach is the key principle shaping the EU Commission paper “A vision for public services”.

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This is the last workshop of the study for the European Commission run by Tech4i2/Open Evidence. Its goal is to refine the policy recommendations developed by stakeholders so far, which are already published in commentable format at: http://www.makingspeechestalk.com/ch/publicservices/

The key issues to be addressed cover:

-           Governance, policy and strategy: e.g. how to avoid fragmentation and ensure long-term innovation?

-           Cultural change and uptake: e.g. how to establish trust between government and business?

-           Implementation, standards and technology: e.g. how to ensure integration within the publis sector and with third party service provider?

-           Feedback and service re-design: e.g. how to channel it in the institutional process to stimulate innovation and high-quality service delivery?

 

The discussion will be stimulated by a set of European best practices on open government for growth, such as the Finnish city platform CitySDK; the Greek initiative on Open Government Diavgeia; the Belgian application for monitoring public-private partnership www.wheresmyvillo.be; the INRIA (FR) work on monitoring public procurement and public funding through network analysis of open data with OpenCoesione.

The workshop will be highly interactive, aiming at developing a set of concrete policy recommendations for the next European Commission
 
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Una PA semplice, vicina e veloce per far ripartire il Paese

Roma, 6 Luglio, 2020 | 09:30

In questo frangente abbiamo bisogno più che mai di un’amministrazione pubblica più semplice, più vicina ai cittadini e soprattutto più veloce. Ogni giorno che passa dall’emanazione di un provvedimento sino all’effettiva erogazione dei sostegni ad imprese e cittadini sembra un accanimento burocratico, ogni regola sembra in questo momento un’inutile zavorra. Nasce così la tentazione di bypassare le norme con provvedimenti straordinari, con commissariamenti che mettano da parte l’amministrazione.

 

In questo convegno ci proponiamo di confrontarci su come garantire la necessaria funzionalità delle amministrazioni, come semplificare e velocizzare i procedimenti, in un quadro però che sostenga ed accompagni gli sforzi delle persone che in esse lavorano. Solo usando la grande forza che è presente nell’amministrazione, giocando la partita assieme alle donne e agli uomini che lì vogliono impegnarsi, dando loro fiducia, ma anche strumenti e sostegno, sarà possibile vincere il combattimento non contro l’amministrazione pubblica, che è un nostro asset democratico e non un avversario, ma contro la stupidità della burocrazia degli adempimenti.

Ne parleremo con il Governo, con le parti sociali, con studiosi che immaginano un nuovo ruolo per il settore pubblico, con chi nella PA lavora e con le imprese che alla PA chiedono di essere all’altezza dei bisogni di un Paese che vuole ripartire.