Le persone che hanno partecipato

Marco Baldi

Marco Baldi

Marco Baldi, 54 anni, genovese di nascita e romano di adozione, laurea in sociologia, lavora presso la Fondazione Censis dal 1990 ed è attualmente responsabile dell’Area di ricerca “Economia e Territorio”.
 
Grazie al Censis è riuscito spesso a coniugare i suoi interessi scientifici e professionali. Ha studiato l’evoluzione della questione ambientale in Italia, gli aspetti socio-economici delle aree montane, le problematiche della riqualificazione urbana e del recupero delle aree dimesse, della transizione energetica, dell’evoluzione del sistema trasportistico nazionale. Ha condotto studi a carattere sociologico sui territori ad imprenditoria diffusa e su numerose città italiane (Genova, Bologna, Torino, Pescara, Trento, Modena, Rimini, Mantova, Novara, ecc.). Ha inoltre approfondito il tema delle riforme istituzionali.
 
Ha un passato di ambientalista “militante” (a 28 anni è stato consigliere comunale a Pomezia (Rm) nelle liste del “Sole che ride” e ha organizzato presidi di volontariato internazionale per la lotta agli incendi boschivi). Si batte per un modello di mobilità sostenibile e a misura d’uomo. Si sposta sul territorio soprattutto a piedi, in bicicletta, in monopattino. Quando non può farne a meno usa la moto.
 
Convive con Carla e dedica il suo tempo libero ai figli Matilde (14 anni), Tommaso e Gregorio (8 anni), al ciclismo agonistico (dicono che sia un discreto “passista”), alle escursioni in montagna (con qualche velleità naturalistica), e alla cura del suo piccolo "orto  di guerra” (come viene definito dai suoi amici).
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Ha partecipato a:

La torsione verde: opportunità imprenditoriali e occupazionali della green economy

Fiera di Roma | Roma, 19 Maggio, 2010 | 10:00

Nell’attuale congiuntura di crisi si intensifica il dibattito sulla green economy e sulla sua capacità di guidare un nuova fase di crescita dell’economia. Pur non mancando qualche voce critica, sono ormai numerosi coloro che vedono nell’economia verde non solo uno strumento per tutelare l’ambiente e le generazioni future, ma anche un approccio per il rilancio del sistema produttivo e dell’occupazione.

Ma in cosa si sostanzia la green economy e, soprattutto, quale è il suo impatto sull’economia del Paese? L’economia verde, ponendo l’accento principalmente sulle problematiche del cambiamento climatico e del riscaldamento globale, fa leva sulle tecnologie pulite, sull’efficienza e sul risparmio energetico, sulle energie rinnovabili. Si tratta dunque di un approccio che attraversa tutti i settori, coinvolgendo imprese e lavoratori dell’agricoltura, dell’industria e dei servizi.

Al di là delle stime sulle aree di business e sul potenziale occupazionale, lo scopo del convegno è quello di aprire una riflessione sul modello possibile di partecipazione del nostro Paese alla riconversione in senso ambientale dell’economia. Si tratta di modello a “trazione esterna” prevalente? Guidato cioè dalla normativa europea e dall’esistenza di elementi incentivanti di natura fiscale e tariffaria? Si sta attivando un processo virtuoso in grado di generare nuovi protagonismi imprenditoriali nel solco del tradizionale paradigma della piccola impresa con grande capacità adattativa che caratterizza gran parte della nostra economia? Quale ruolo stanno assumendo i big player del settore energetico? Dal punto di vista occupazionale, l’impatto prevalente riguarda la metamorfosi di ruoli e professioni tradizionali, oppure si sta creando una domanda di professionalità contraddistinte da skills del tutto originali? Tra gli elementi incentivanti, quale ruolo sta giocando e quale potrà giocare in prospettiva la pubblica amministrazione centrale e locale?

Quello che è certo è che la capacità della green economy di trasformare la sfida climatica in crescita economica e occupazionale dipenderà fortemente dalle politiche messe in atto per accompagnarne lo sviluppo. Occorre, pertanto, elaborare strategie puntuali, capaci di valorizzare le dotazioni naturali e imprenditoriali già presenti nel Paese in un ottica verde, facendo leva sulla capacità delle imprese italiane di adattare il proprio know how alle nuove sfide dello sviluppo.

Smart mobility & logistics: mobilità intelligente per le merci e le persone

Milano, 25 Ottobre, 2017 | 11:45

A ciascun contesto la sua soluzione. Se è vero che ogni città ha caratteristiche e bisogni di mobilità differenti, è anche vero che alcune amministrazioni locali hanno ben recepito la possibilità di accrescere le potenzialità e il benessere delle città, implementando soluzioni integrate sostenibili per il trasporto pubblico locale e innovativi sistemi di gestione della logistica urbana. Il convegno avrà lo scopo di presentare progetti e strumenti che favoriscono lo sviluppo urbano sostenibile, dal punto di vista del trasporto intelligente di beni e persone.

I SESSIONE – Smart mobility, si muovono le persone
Con un’urbanizzazione sempre in aumento, la nuova sfida per le città riguarderà la creazione di una mobilità efficiente ed efficace che risponda alle necessità di tutti gli utenti, favorendo l’integrazione multimodale dei differenti mezzi di trasporto e, quindi, la sostenibilità ambientale ed economica.

II SESSIONE – E-commerce, si muovono le merci
La rapida diffusione dell'economia digitale e dell'e-commerce sta mutando radicalmente la geografia del commercio e della mobilità urbana. Traffico e centri urbani congestionati rappresentano la principale conseguenza negativa di una gestione non razionale dell’ultimo miglio e in generale della logistica, con evidenti ricadute anche sotto il profilo ambientale ed economico. Quali sono le possibili soluzioni per rendere la città a misura di e-commerce?

 

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