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I servizi pubblici e privati per il lavoro nella crisi

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2010 | 15:30

I servizi per l’impiego, in particolare nell’attuale periodo di crisi, sono chiamati a rispondere in modo rapido ed efficace alle necessità dei lavoratori e delle imprese.

L’impatto economico della crisi sui redditi dei lavoratori è stato ridimensionato dall’intervento degli ammortizzatori sociali, che sono stati estesi in deroga ad alcune tipologie di percettori non contemplate dalla norma previgente (DL 185/2008; DL 5/2009; DL 78/2009).

La fuoriuscita dalla crisi dal punto di vista occupazionale richiede, tuttavia, un ulteriore sforzo: da un lato, è necessario accrescere l’impegno da parte dei servizi competenti e dei servizi per l’impiego,in particolare attraverso un processo di responsabilizzazione,  dall’altro deve essere garantita la piena efficacia delle politiche attive del lavoro che si accompagnano alle politiche di sostegno del reddito.

Per i servizi pubblici é necessario completare il passaggio da amministrazione certificatrice, che verifica lo stato di occupazione/disoccupazione del soggetto, ad amministrazione attiva, che prende in carico la persona ed eroga servizi necessari al suo ben-essere nella vita attiva.

I servizi per l’impiego, principalmente quelli pubblici, devono essere in grado di svolgere quei compiti nuovi di amministrazione attiva che la riforma del lavoro degli ultimi anni ha assegnato ai servizi competenti. In primo luogo, attraverso quella “presa in carico della persona” nelle fasi di transizione del capitale umano: dalla formazione al lavoro, dall’occupazione alla cassa integrazione e/o disoccupazione sino alla nuova occupazione.

La rapidità d’azione dei servizi per l’impiego pubblici e privati deve caratterizzare il numero la qualità dei servizi offerti.

Il Ministero del lavoro, a fronte della crisi economica e finanziaria, sta predisponendo un Rapporto sullo stato dei servizi per l’impiego in Italia al fine di individuare e condividere con le Regioni e  le Parti sociali, alcune linee guida per il rilancio del ruolo dei servizi per l’impiego pubblici e privati, quali soggetti promotori di politiche attive nei territori di riferimento.

Dovranno essere individuati i servizi che devono essere assicurati dai servizi per l’impiego (anche con specifico riferimento al contesto di crisi) superando quella “confusione” tra il concetto di livello essenziale delle prestazioni, ciò che costituisce obbligo di legge e standard di qualità che ha caratterizzato il modello del Masterplan della passata programmazione e che ci ha impedito di raggiungere gli obiettivi che ci si era posti di garanzia dell’omogeneità di base su competenze e qualità dei servizi. Lo strumento del Masterplan può dimostrare la propria efficacia operativa a livello regionale, dove le amministrazioni possono avvalersene al fine di programmare, monitorare e valutare le proprie politiche volte a garantire la qualità dei servizi erogati e gli standard minimi di servizio.

Identità e incontro: le politiche pubbliche per l’integrazione

Fiera di Roma | Roma, 11 Maggio, 2011 | 10:00

Il Piano per l’integrazione nella sicurezza Identità e Incontro, adottato dal Consiglio dei Ministri il 10 giugno 2010, riassume la strategia del Governo in materia di integrazione dei migranti.
Identità, incontro ed educazione sono le parole chiave del modello Italiano di integrazione.

I cinque assi dell’integrazione sono:

▪ Educazione e apprendimento: dalla lingua ai valori – La conoscenza della lingua italiana e dei valori costituzionali sono le condizioni prioritarie per rendere possibile l’incontro. La scuola rappresenta il luogo primario di intervento.

▪ Lavoro – Il lavoro rappresenta il nucleo imprescindibile di ogni percorso di integrazione, in linea con l’art. 1 della nostra Costituzione. Il Piano si sofferma sul lavoro, la programmazione dei flussi, la previdenza, il contrasto al lavoro sommerso e la creazione di impresa.

▪ Alloggio e governo del territorio – L’accesso alla casa da parte degli immigrati e la necessità di favorire una coesistenza pacifica tra cittadini italiani e stranieri è un tema cruciale per la creazione di un patto sociale nel rispetto delle regole di convivenza civile.

▪ Accesso ai servizi essenziali – L'accesso ai servizi essenziali e ai presidi socio-sanitari-assistenziali presenti sul territorio, e la presenza dei mediatori culturali, sono elementi fondamentali per un riuscito percorso di integrazione.

▪ Minori e seconde generazioni - Il Piano si concentra sul tema dei minori, la cui tutela deve essere piena e incondizionata, a prescindere dalle modalità con cui essi entrano nel territorio italiano. Evitare l’abbandono scolastico, in particolare nell’età dell’obbligo,  assicurare l’accesso e la prosecuzione dell’iter formativo e offrire percorsi di formazione che agevolino l’inserimento nel mondo del lavoro, costituiscono la sfida prioritaria.

Gli strumenti dell’integrazione

La messa in rete e la condivisione delle esperienze di successo, una governance delle politiche di integrazione coerente e un utilizzo efficace delle risorse nazionali e comunitarie rappresentano i punti saliente della strategia di intervento.
Il Portale dell’integrazione faciliterà l’accesso alle informazioni riguardo le tematiche migratorie  e sarà un punto di raccolta e scambio delle buone pratiche promosse a livello nazionale e territoriale per tutti i soggetti interessati.

Il convegno si articolerà in due momenti:

Il primo intervento sarà dedicato alle caratteristiche del mercato del lavoro degli immigrati. A seguire ci sarà un intervento sul Piano per l’integrazione nella sicurezza Identità e Incontro e una seconda parte dedicata a 4 testimonianze.

La discussione si apre con un inquadramento del mercato del lavoro immigrato

L’importanza assunta dagli stranieri nel contesto economico e sociale italiano, sia in termini di produzione del reddito, che per il contributo rivolto a soddisfare quei fabbisogni lavorativi di mobilità e di flessibilità che sono insufficienti nel contesto lavorativo italiano, evidenzia lo stretto rapporto esistente tra le problematiche relative alla qualificazione dei flussi di immigrazione e quelle più complessive del nostro mercato del lavoro.
Per questo motivo una corretta valutazione sull’andamento del mercato del lavoro, e dell’evoluzione dei fabbisogni di domanda di lavoro degli immigrati espressa dalle imprese e dalle famiglie, è fondamentale per migliorare la programmazione degli ingressi dei lavoratori extracomunitari e per qualificare le politiche del lavoro che vengono loro rivolte.