Le persone che hanno partecipato

Giovanni Caudo

Giovanni Caudo

Giovanni Caudo (Fiumefreddo di Sicilia, 1964), architetto, si è laureato nel 1991 all’Università degli Studi la Sapienza, ha conseguito nel 1995 il dottorato di ricerca in Pianificazione urbana e territoriale presso l’Università di Palermo. Titolare di una borsa di studio post-laurea presso l’Università Cattolica di Nijmegen (Olanda) nel 1992 e nel 1993. Dal 1995 al 1999 collabora al corso di Teorie e tecniche della pianificazione tenuto dal prof. Giovanni Ferraro presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Ha svolto attività professionale dal 1995 al 2001 e ha partecipato alla redazione di piani urbanistici di diversi Comuni, tra cui quelli di Positano ed Eboli. A Eboli è stato anche responsabile dell’ufficio di piano fino all’approvazione definitiva. Nel Novembre 2001 diventa ricercatore in Urbanistica presso l’Università degli Studi Roma Tre e collabora con il prof. Giorgio Piccinato. E’ tra i fondatori del DiPSU – Dipartimento di Studi urbani. È Professore associato di Urbanistica dal 2012 presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi  “Roma Tre”, dove ha svolto attività didattica nel corso di laurea in Scienze dell’Architettura e nel dottorato di Politiche territoriali e progetto locale. Si interessa della condizione urbana contemporanea studiata attraverso le forme dell’abitare e la nuova questione abitativa. A questo tema ha dedicato ricerche su aspetti specifici, sia in ambito nazionale (Housing Italy, Padiglione Italiano alla 11 Mostra Internazionale di architettura di Venezia), sia internazionale (Inclusionary housing: a comparative international analysis, Lincoln Institute of Land Policy, Cambridge, MA. USA) e soggiorni di studio presso l’University College di Londra). Ha insegnato Urbanistica presso il il corso di laurea in discipline etnoantropologiche presso la facoltà di lettere e Filosofia dell’Università di Roma “la Sapienza”. È responsabile dal 2005 del gruppo di ricerca Labic, Laboratorio abitare la città contemporanea con il quale ha svolto attività di ricerca applicata per conto di enti pubblici e privati. È tra i sei progettisti finalisti selezionati per la fase finale del progetto di Housing sociale promosso dalla Fondazione Housing sociale “Figino Borgo sostenibile”. Partecipa al PRIN, Programma di ricerca di interesse nazionale dal titolo: “Territori Post-metropolitani” coordinato dal prof. Alessandro Balducci nell’ambito dell’unità locale di Roma. È rappresentante nazionale eletto dell’Associazione europea delle scuole di pianificazione (AESOP). Membro nominato al Consiglio Italiano per le Scienze Sociali (CSS). Svolge attività di referaggio per la rivista Territorio del Politecnico di Milano. Valutatore di progetti di ricerca europea e dell’Università Francese in Italia.

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Ha partecipato a:

Dall'edilizia residenziale pubblica al social housing

Fiera di Roma | Roma, 20 Maggio, 2010 | 10:00

La questione abitativa ha assunto una nuova centralità. L’emergenza abitativa è oggi sempre più determinata non tanto dalla domanda di alloggi di chi non ha una casa in cui vivere, ma da chi ha una casa e paga, con sempre maggiore difficoltà, un canone di affitto (o una rata di mutuo). Si tratta di un’ampia area di persone che si trovano a fronteggiare il problema abitativo: pur potendo contare su un reddito, su una pensione o su una condizione di relativa stabilità, non possono, allo stesso tempo, permettersi un canone di affitto a prezzi di mercato. In questa “area grigia”, si trovano famiglie monoreddito, lavoratori precari, famiglie monogenitoriali, giovani e anziani.

L’attuale fase recessiva dell’economia ha ulteriormente acuito la questione abitativa, amplificando la necessità di un intervento congiunto di istituzioni pubbliche da un lato, e di istituzioni private e soggetti non profit dall’altro.

Dare la priorità ad investimenti ed interventi per la trasformazione dei quartieri costituiti da edilizia popolare, fare il punto sulle possibilità di rilancio che l’edilizia sociale potrà ricevere dai fondi immobiliari previsti dal ‘Piano casa’; questo il senso del seminario.

Al centro del seminario ci saranno appunto i fondi immobiliari, da costituire in base all’art. 11 del ‘Piano Casa’, con un aggiornamento sull’attività appena conclusa dal gruppo di lavoro chiamato ad individuare i requisiti dei regolamenti degli stessi fondi immobiliari. L’incontro è rivolto agli amministratori e tecnici dei Comuni e sarà l’occasione per riflettere sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare dei Comuni e sulle applicazioni dello strumento del fondo immobiliare nel campo delle politiche abitative. I Fondi consentiranno agli amministratori non solo di elaborare progetti di sostegno del settore dell’edilizia ma anche d’implementare processi che possono comportare anche una ricaduta sociale ossia fornire una risposta al cosiddetto bisogno ‘grigio’ di quelle fasce di popolazione che superano i limiti reddituali per l’edilizia pubblica, ma non dispongono di risorse finanziarie tali da poter stare agevolmente sul mercato privato.

Le politiche di rigenerazione urbana area-based e il Piano Città

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 11:45

Il Piano nazionale per le città è un importante intervento con caratteristiche area-based . Finora sono stati finanziati progetti che si riferiscono a 28 comuni i quali potranno attivare investimenti per 4,4 miliardi di euro. Il Decreto del fare ha inoltre stabilito che si attingerà dalla graduatoria dei progetti presentati per utilizzare i fondi europei del ciclo 2007-2013 non ancora spesi

E’ un primo approccio al tema più complessivo della rigenerazione urbana, che è la chiave per rinnovare anche dal punto di vista sociale e culturale, oltre che energetico ed edilizio, le nostre città.  La Direttiva europea 27/2012 offre un’occasione importante in quanto prevede la presentazione entro l’aprile 2014 da parte degli Stati membri di una strategia a lungo termine di ristrutturazione e rigenerazione del parco nazionale degli edifici sia pubblici che privati. Un processo innovativo di decisione e gestione, evoluto grazie al riferimento con le migliori pratiche sperimentate nell’Unione Europea e nel mondo.

L'incontro si solgerà in collaborazione con ANCI e la Fondazione Patrimonio comune.

ELEVATOR PITCH (PRESENTAZIONE SINTETICA DI UN PROGETTO)
In questo convegno verrà illustrato uno dei progetti di Innovazione sociale finanziati nell'ambito del bando MIUR dedicato alla Regioni dell'Obiettivo convergenza e presentati da start-up formate da giovani di età non superiore ai 30 anni di età. Il relatore del progetto ha a disposizione un massimo di 3 minuti.

- Luca Langella, Progetto PoP_HuB