Le persone che hanno partecipato

Carmelo Asaro

Carmelo Asaro

Carmelo Asaro, siciliano di origine, vive e lavora a Roma, dove svolge l’attività di giudice della Corte di Appello. In precedenza ha operato a Caltagirone e a Lucca come pubblico ministero e quindi a Roma come giudice del Tribunale del Riesame. Prima di entrare in magistratura è stato professore di greco e latino nei licei.

E’ un esperto di sistemi informatici applicati al diritto. E’ stato Referente Distrettuale per l’Informatica per la Cortedi Appello di Firenze e attualmente lo è per quella di Roma.  Nel 2000 haideato e realizzato l’applicativo Daedalus, sistema di assistenza informatica all’attività del pubblico ministero, per cui ha avuto importanti riconoscimenti in Italia e all’estero. Fra il 2001 e il 2003 è stato collocato fuori ruolo presso l’AIPA per l’ulteriore sviluppo del sistema Daedalus. Collabora in relazione a tale sua competenza con il Ministero della Giustizia e la Cortedi Cassazione. Insieme ai magistrati dell’Ufficio per l’Informatizzazione dei Reati della Cassazione ha progettato i flussi del sistema Itaca, rilasciato da Siemens, che calcola la scadenza dei termini di prescrizione del reato e di custodia cautelare.

Coordina l’attività del Gruppo di lavoro istituito dai ministri Brunetta e Alfano per la sperimentazione informatica presso il Tribunale di Roma.

Recentemente ha pubblicato il romanzo Taglio Orizzontale.

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Ha partecipato a:

Politiche e strumenti per la Giustizia digitale

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2010 | 15:00

 Il convegno si propone di dar conto delle iniziative più innovative che, nell’ambito del piano di e-gov2012, sono state realizzate per la digitalizzazione di alcuni adempimenti giudiziari.

Il progetto per la giustizia digitale si propone il miglioramento dell'apparato giudiziario attraverso metodi di lavoro che sfruttino meglio le potenzialità degli strumenti ICT. Dunque non soltanto tecnologia, ma anche e soprattutto un programma di collaborazione nel mettere a punto procedure previste dalle norme,  ma che ancora non hanno trovato piena attuazione nella pratica corrente.
I benefici attesi consistono nella riduzione della durata dei procedimenti, nel risparmio dei costi dovuti alle comunicazioni tradizionali e nel miglioramento dell'efficienza dell'apparato pubblico per la possibilità di utilizzare meglio le risorse di personale oggi dedicate ad attività ancora scandite dai tempi della burocrazia cartacea.
L'iniziativa rappresenta un ulteriore passo verso lo sviluppo del piano di E-government 2012, promosso dal  Ministro Renato Brunetta e si inquadra in un disegno che prevede vari poli attuativi destinati a proporsi come modello per le diverse realtà italiane, avendo sempre come obiettivo il miglioramento dei  servizi forniti dalle pubbliche amministrazioni.