Le persone che hanno partecipato

Francesco Raphael Frieri

Francesco Raphael Frieri

In qualità di Direttore Generale alle Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni della Regione Emilia-Romagna dal marzo del 2016, è responsabile della gestione delle risorse umane e finanziarie, della logistica, del patrimonio, degli approvvigionamenti, dell’organizzazione, del coordinamento delle politiche europee, della valutazione delle stesse, della cooperazione territoriale negoziata ed internazionale, dello sviluppo dell’ ICT, della statistica, della comunicazione interna e dell’attuazione delle politiche di riordino istituzionale per la Regione.

Precedentemente è stato Direttore Generale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (Ravenna) una delle realtà associative più grande e più strutturata d’Italia e che ha raggiunto importanti risultati in termini di integrazione e coesione intercomunale, trasferendo buona parte delle funzioni svolte originariamente dai nove Comuni, sviluppando, nel contempo, un profondo processo di change management.

Maggiori dettagli su www.frieri.info

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Ha partecipato a:

Amministrare 2.0

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2010 | 15:00

Se vuoi sapere tutto sullo ZOOM tematico "Amministrare 2.0" CLICCA QUI
La non-Conferenza 2010 mette al centro il Manifesto amministrare 2.0, nato da un processo creativo in chiave 2.0 che vede lavorare  insieme politici, amministratori,  informatici, aziende, società civile e innovatori, verso un  obiettivo comune: far sì che il cittadino diventi parte attiva nei processi di creazione di valore pubblico, attraverso gli strumenti interattivi della telematica.  Nella creativity room si radunano nuovamente gli attori e i portatori di interesse dell’Amministrare 2.0 in un pomeriggio di lavoro in tavoli, in modalità non tradizionale, senza distinzione tra relatori e pubblico per lavorare sugli sviluppi del gruppo di lavoro e del Manifesto. L'item dell'anno è Open Government Data.
Il programma dell’incontro è così articolato:
1) Registrazione
2) Presentazione del risultati dei lavori dello scorso anno (testo finale del Manifesto)
3) Composizione dei tavoli di lavoro
4) Lavoro di gruppo nei relativi tavoli 
5) Ricomposizione dei contributi in un documento unico

Attenzione
Per partecipare alla non Conferenza Amministrare 2.0 invia una email di presentazione a amministrare2.0@forumpa.it, indicando: nome e cognome; funzione e ente; breve profilo (o il link ad uno esistente on line); brevissima presentazione della prospettiva che si ritiene di portare ai lavori della non Conferenza.
Le aziende che vogliono partecipare alla non Conferenza Amministrare 2.0 devono contattare Daniele Tiseo  06 684251 d.tiseo@forumpa.it

Per saperne di più naviga il wiki


Dalle leading practices al rafforzamento delle competenze: la gestione del ciclo della performance nei Comuni

Fiera di Roma | Roma, 9 Maggio, 2011 | 15:00

Le pubbliche amministrazioni italiane sono alle prese con un’importante fase di cambiamento tracciata nelle sue linee essenziali dal Decreto legislativo 150 del 2009. I Comuni partecipano a tale cambiamento dalla posizione di particolare prossimità al cittadino che rende ancor più  necessario sviluppare sistemi di misurazione,  valutazione e rendicontazione della performance.

Il Dipartimento della Funzione Pubblica, in collaborazione con FORMEZ PA, ha avviato il Progetto “Valutazione delle performance” per sostenere i comuni  delle Regioni Obiettivo Convergenza  nella gestione del ciclo delle performance, quale presupposto per il miglioramento dei servizi pubblici.

L’iniziativa consiste in azioni di accompagnamento basate sull’utilizzo del know-how sviluppato nell’ambito del Progetto a partire dalle esperienze di un gruppo di comuni  pilota,  i cui sistemi e processi di gestione delle performance sono stati sottoposti ad un’approfondita analisi (review). Infatti, il Progetto mira a individuare nelle amministrazioni pilota pratiche di riferimento (leading practices) per lo sviluppo dei sistemi di misurazione e valutazione della performance, dalle quali trarre elementi utili a definire linee guida e un set di strumenti operativi da mettere a disposizione dei Comuni e delle Unioni di Comuni appartenenti alle Regioni dell’obiettivo Convergenza.

Le leading practices  emerse dall’analisi approfondita dei sistemi di gestione delle performance  dei Comuni Pilota, saranno presentate nel corso del convegno attraverso le testimonianze delle stesse amministrazioni. Pertanto per i comuni  e le amministrazioni  impegnate nell’attuazione del decreto legislativo 150,  il convegno sarà l’occasione di conoscere l’esperienza dei Comuni Pilota le opportunità offerte dal Progetto Valutazione delle Performance.


Interviene il Ministro della Pubblica amministrazione l’innovazione, Renato Brunetta

Presentazione del libro "Le Unioni di Comuni" di Francesco Raphael Frieri, Luciano Gallo e Marco Mordenti

Fiera di Roma | Roma, 16 Maggio, 2012 | 14:00

Le ultime manovre finanziarie hanno affrontato in modo risoluto la questione chiave dell’associazionismo intercomunale, dando forte impulso alla costituzione delle Unioni  di Comuni.
L’art. 16 del D.L. 138/2011, infatti, obbliga i Comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti a gestire in forma associata “mediante un’unione di Comuni” tutti i propri servizi; l’art. 14, comma 31, del D.L. 78/2010, come modificato dalla manovra estiva 2011, obbliga invece gli altri Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti ad associare progressivamente le proprie “funzioni fondamentali”. Da ultimo il c.d. decreto Milleproroghe ha rinviato tutte le  scadenze, evidentemente considerate poco realistiche; una decisione saggia, che tuttavia non deve indurre gli enti a sottovalutare gli adempimenti che li attendono già nei prossimi mesi:
- entro il 30 settembre 2012 (altri Comuni fino a 5.000 abitanti);
- entro il 17 dicembre 2012 (Comuni fino a 1.000 abitanti).
Le misure in esame sono state adottate in piena emergenza e proprio per questo sono suscettibili di ulteriori proroghe e/o aggiustamenti, fermo restando che a questo punto
molto difficilmente il processo associativo potrà essere fermato: ne sono prova le continue prescrizioni che impongono ai piccoli enti nuovi obblighi di gestione associata (per gli appalti, l’informatica, ecc.).

In un momento di crescente e diffusa contrazione delle risorse, è convinzione degli autori che l’Unione di Comuni sia lo strumento più opportuno per erogare in modo efficace ed efficiente i servizi su scala più ampia, e che costituisca pertanto una strada obbligata per tutti gli Enti locali che intendano soddisfare le esigenze e le aspettative di cittadini e imprese.
Il presente manuale si rivolge a segretari comunali, dirigenti e amministratori locali, nonché a studiosi della materia, allo scopo di condividere idee, strumenti e schemi operativi per adempiere agli obblighi di legge e per cercare di fare chiarezza sul “senso” del percorso da compiere.

Unione di Comuni: strategie e servizi per lo sviluppo territoriale

Fiera di Roma | Roma, 16 Maggio, 2012 | 11:00

La crisi profonda che sta vivendo il Sistema Europa (e il nostro Paese) è uno degli effetti più evidenti della trasformazione epocale in atto a livello mondiale. Nulla sarà più come prima, in quanto siamo di fronte ad una mutazione strutturale della società e dei modelli e paradigmi che a livello planetario ne determinano processi evolutivi, sviluppo e criticità.
L’UE con Europa 2020 e con la strategia Place Based ha tracciato la strada che i Paesi membri devono seguire per vivere da protagonisti il cambiamento e rilanciare il processo di Crescita e Sviluppo dal basso, dai Sistemi Territoriali.
Diventa pertanto determinante la capacità dei territori di fare sistema e di progettare, in maniera coesa e condivisa, responsabilmente e consapevolmente, il proprio futuro, attraverso l’attuazione del modello Place Based e il recepimento degli indirizzi di Europa 2020.
La sfida può essere raccolta e vinta dalle nuove Unioni di Comuni se sapranno conciliare la inevitabile politica di rigore e di revisione della spesa con l’emergente e inedito ruolo di promotore della crescita e dello sviluppo equo e sostenibile del proprio Sistema Territoriale

Modelli di gestione pubblico-privata dei progetti Smart City / Private and public management models for smart city projects

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 16:00

Le iscrizioni sono chiuse, per chi fosse interessato si suggerisce la partecipazione al  convegno co.11.

Il laboratorio, a cui partecipano città, esperti ed imprese, continua idealmente i lavori iniziati con il convegno che lo precede e ha l'obiettivo di produrre nuove ipotesi e considerazioni su modalità inesplorate per finanziare le smart city e governare la gestione pubblico/privata dei progetti.
Following the previous conference the lab explores new strategies for smart city financing and public-private governance.

 

 

 

Alleanza per lo sviluppo. Strumenti e modelli organizzativi per le Unioni di Comuni / Alliance for development. Means and organisational models for the Municipalities Unions

Bologna, 29 Ottobre, 2012 | 15:00

L'UE con Europa 2020 e con la strategia Place Based ha tracciato lastrada che i Paesi membri devono seguire per vivere da protagonisti ilcambiamento e rilanciare il processo di Crescita e Sviluppo dal basso,dai Sistemi Territoriali.
Diventa pertanto determinante la capacità delle "comunità intelligenti" di faresistema e di progettare, in maniera coesa e condivisa,responsabilmente e consapevolmente, il proprio futuro, attraversol'attuazione del modello Place Based e il recepimento degli indirizzidi Europa 2020.
La sfida può essere raccolta e vinta dalle nuove Unioni di Comuni sesapranno conciliare la inevitabile politica di rigore e di revisionedella spesa con l'emergente e inedito ruolo di promotore dellacrescita e dello sviluppo equo e sostenibile del proprio SistemaTerritoriale

Processi di attuazione della L.56/14 sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2014 | 15:30

La c.d. "legge Delrio" è una riforma ambiziosa e complessa che non può essere ridotta a soli fini di risparmio di qualche poltrona politica. Una riforma non è buona in sé, ma è buona solo se porta buoni frutti. I frutti che dobbiamo perseguire sono sviluppo, benessere, lavoro, coesione sociale. La maggiore efficienza (risparmi) non è un obiettivo in sé, ma una precondizione per creare nuove opportunità. In  questo senso la riforma della governance locale trova il suo senso solo se promuove un’innovazione tesa all’incremento del benessere equo e sostenibile dei territori.

Una riforma complessa e potenzialmente conflittuale come quella prospettata deve essere però sostenuta, accompagnata, monitorata nei suoi output e nei sui outcome.

Il Riordino delle Autonomie: dal dire al fare

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 16:30

La Pubblica Amministrazione (tutta, nelle sue declinazioni centrale, regionale e locale) è chiamata ad adeguarsi al profondo cambiamento del contesto socio-economico e alla necessità di riorganizzarsi per evitare una crisi istituzionale, funzionale, organizzativa e  finanziaria che avrebbe conseguenze devastanti per le Amministrazioni stesse e, in cascata, per i Sistemi Territoriali e per il Paese.

Si tratta di un processo non semplice, complicato dalla  sfida lunga e logorante per sopravvivere alla crisi (e al rigore necessitato), che con Europa 2020 e con la Strategia Place Based  si concretizza nel modello di Sviluppo dal basso come paradigma per rilanciare la Crescita dei Sistemi Territoriali e con essi del Paese.

Questa sfida coglie impreparate le Amministrazioni locali, in difficoltà per le evidenti criticità e carenze sul piano culturale, organizzativo, delle competenze e delle risorse.

Forum PA intende stimolare il Governo, le Amministrazioni Centrali, le Regioni e i Sistemi Territoriali con la proposta di un Piano di interventi per supportare il processo di Riordino, richiamando l’attenzione sull’effetto leva che è in grado di generare sulle Politiche di Sviluppo locale.

Allo scopo Forum PA ha organizzato un Programma innovativo rivolto alle Regioni e alle Autonomie locali, denominato Accademia della Conoscenza per il Riordino delle Autonomie locali e lo Sviluppo delle Economie Territoriali

L’Accademia si propone, attraverso la creazione di Laboratori e Cantieri, di:

  • Intercettare le esigenze di innovazione della Pubblica Amministrazione chiamata ad essere più “imprenditoriale” (e Smart)
  • Stimolare, accompagnare e supportare il confronto e le collaborazioni fra la Pubblica Amministrazione locale e il mondo dell’offerta di ICT per promuovere la diffusione di servizi, soluzioni e progetti innovativi per il Riordino e lo Sviluppo
  • Contribuire attivamente al processo di digitalizzazione e ammodernamento dei Sistemi Territoriali con una strategia di progettazione e promozione di servizi basati sulla gestione della Conoscenza per supportare i processi di Riordino territoriale, Crescita economica e Sviluppo equo e sostenibile

L’evento è a porte chiuse e a invito: l’obiettivo è presentare e discutere con un gruppo ristretto di Amministrazioni regionali e locali la proposta della filiera di iniziative che Forum PA sta promuovendo assieme ad un panel di partner qualificati con il Programma “Accademia della Conoscenza per il Riordino delle Autonomie e lo Sviluppo delle Economie Territoriali”.

Per proporre la propria partecipazione  scrivere a segreteriaconvegni@forumpa.it specificando nome, funzione ed amministrazione di appartenenza.

Tavola Rotonda “ Smart City, Smart Community: Quale modello per le realtà urbane di riferimento per i propri territori”

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 11:00

Un utile confronto tra realtà urbane di dimensioni medio-piccole, ma rappresentative di territori più vasti con forti elementi caratterizzanti. Gli ambiti smart aiutano la definizione di un brand? Esperienze a confronto in varie Regioni d’Italia

 

Innovatore, orientato ai risultati, dinamico: il nuovo dirigente dell'ente locale

Palazzo dei Congressi | Roma, 25 Maggio, 2016 | 15:00

 Il convegno porta l'attenzione sulla necessità di attuare un elemento cruciale della riforma Madia: la riforma della dirigenza degli Enti Locali. La riforma modifica profondamente il ruolo e la dinamicità delle figure dirigenziali e introduce in tutti gli Enti Locali la figura dei dirigenti apicali. Il decreto attuativo riveste una rilevante responsabilità sull’efficacia della norma: dalla definizione più accurata del profilo dei nuovi dirigenti, ai criteri per la selezione e per la valutazione del loro operato.

Il decreto deve arrivare entro l’estate e il convegno intende favorire il confronto e la presentazione di proposte concrete per arrivarci presto e bene. In questa direzione la peculiarità degli enti locali è un ricchezza e una può essere una opportunità per raggiungere questi obiettivi.

Legge Sharing Economy: riscriviamo l'articolo sulla PA collaborativa

Palazzo dei Congressi | Roma, 25 Maggio, 2016 | 09:30

Le piattaforme della sharing economy sono al centro di una dibattuta proposta di legge parlamentare, attualmente aperta alla discussione pubblica on line. In questo tavolo di lavoro ragioniamo sulle condizioni che permetterebbero alle piattaforme collaborative di avere un impatto dirompente sull'innovazione della nostra pubblica amministrazione, alla luce dell'art. 8 della proposta di legge. L’obiettivo è proporre al legislatore indicazioni utili di modifica e integrazione all’articolo in questione, frutto di un confronto tra tecnici, operatori e amministratori della PA e dell’ecosistema collaborativo.

Il numero previsto di partecipanti è limitato.

Per partecipare, scrivere a redazione@forumpa.it presentandosi  e motivando la propria richiesta e  indicando nell'oggetto: "Tavolo Piattaforme PA collaborativa".

Con la facilitazione visuale di Open Hub.

 

Dirigere, nonostante tutto

Roma, 25 Maggio, 2017 | 09:30

Dopo il travagliato percorso di riforma della dirigenza pubblica e il suo temporaneo (?) blocco restano aperti tutti i punti irrisolti dell’attuale situazione. Con il duplice rischio di far ritenere effettivamente irriformabile questo ruolo (vedi libri di Giustiniani del 2015 e di Giavazzi nel 2017) e di dare un segnale di incoraggiamento alla conservazione e di scoraggiare l’innovazione.

Una analisi dei punti critici che restano da risolvere e una (ri) affermazione di uno spazio che c’è e resta, laddove il dirigente pubblico voglia davvero assumere responsabilità e dignità professionale è l’obiettivo di questo convegno che mette attorno al tavolo alcune figure chiave del processo. Non con l’obiettivo immediato di una nuova ipotesi normativa (che certamente dovrà esserci e dovrà essere più solida e coerente) ma per provare a definire quali principi e criteri debbano accompagnare il processo di riforma con o senza interventi normativi ulteriori.

Sessione Plenaria. L’innovazione è un gioco di squadra

Bologna, 26 Gennaio, 2018 | 09:30

REGISTRAZIONE VIDEO DELLA SESSIONE PLENARIA

FORUM PA Emilia-Romagna è una grande occasione di confronto e di partecipazione per l’intera comunità degli innovatori emiliano-romagnoli: PA, imprese, Università, Terzo Settore, sindacati, associazioni di categoria, cittadini. L’obiettivo è confrontarsi sulle sfide cruciali per il futuro della comunità regionale allargando lo sguardo su esperienze e buone prassi provenienti dal resto del Paese. Una giornata di confronto e dibattito innovativa anche nel format: i lavori infatti si svolgeranno secondo il metodo Open Space Technology (OST) e i partecipanti avranno a disposizione otto temi, otto priorità sulle quali discutere, fare il punto e trovare nuove strade

Digital transformation e smart working della PA

Roma, 24 Maggio, 2018 | 09:30

REGISTRAZIONE VIDEO DELL'EVENTO

A quasi un anno dalla Legge 22 maggio 2017, n. 81 - che fornisce una definizione puntuale del Lavoro Agile disciplinandone gli aspetti legati all’adozione all’interno delle organizzazioni - e dalla Direttiva 3/2017 che fornisce delle linee guida per l’attuazione di quanto stabilito della Legge Madia in materia di smart working per la PA, appare interessante fare un punto su cosa è fino ad ora emerso dai progetti e dalle sperimentazioni di questo nuovo approccio al lavoro all’interno delle Pubbliche Amministrazioni.

Il ruolo della tecnologia è centrale quando si parla di Smart Working e lo è ancora di più se parliamo di PA.

Da una parte le tecnologie giocano il ruolo di fattore abilitante dello sviluppo del lavoro agile nella PA: quali soluzioni tecnologiche sono necessarie? quali adeguamenti necessitano le PA per accogliere questo nuovo approccio al lavoro? quali criticità le PA si trovano ad affrontare e quali soluzioni sono ad oggi disponibili? Si tratta di tecnologie di vario tipo, da quelle che consentono di connettere le persone distribuite su diversi luoghi a quelle che agevolano la collaborazione e il lavoro condiviso, da quelle che favoriscono la condivisione e gestione di dati e informazioni a distanza in maniera immediata a sicura a quelle che modificano gli ambienti di lavoro rendendoli flessibili.

Dall’altra parte lo smart working si configura sempre più come una vera e propria leva su cui puntare nei processi di trasformazione digitale delle Amministrazioni Pubbliche: in che misura quindi un progetto di smart working contribuisce al percorso di innovazione di una PA?

Smart working e PA: cosa manca al cambiamento culturale, organizzativo e tecnologico?

Roma, 16 Maggio, 2019 | 11:45

Di smart working si parla ormai molto anche nella PA. Seppure gli ultimi dati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano dimostrino che nel 2018 non ci sia stato un aumento di amministrazioni che hanno avviato progetti (ancora pari a circa il 9% del totale), è stato sicuramente possibile registrare una crescita in termini di sensibilizzazione e di condivisione di esperienze e pratiche da parte di Pubbliche Amministrazioni e di reti di Pubbliche Amministrazioni, veri casi di eccellenza che hanno lavorato negli ultimi mesi sull’introduzione di modalità di lavoro agile per garantire servizi pubblici più efficaci, più efficienti e più veloci.
Nonostante ciò la strada da percorrere sembra ancora molta, specie alla luce delle recenti disposizioni normative (Decreto Concretezza, Legge di Bilancio 2019, Disegno di legge Miglioramento PA), che sottolineando continuamente gli aspetti legati esclusivamente alla presenza fisica sul posto di lavoro, rischiano di snaturare lo smart working, depotenziando quegli aspetti legati all’orientamento al risultato che ne garantiscono la portata innovativa, rischiando di renderlo un’occasione mancata.
Il convegno intende favorire il confronto su alcuni punti aperti in materia di smart working per capire cosa manchi al vero cambio culturale, organizzativo e tecnologico che lo smart working può introdurre nel sistema del lavoro pubblico, cosa serva per passare dal mero adempimento alla legge all’opportunità di cambiare il modo di percepire il sistema pubblico, la qualità dei servizi pubblici, la figura del dipendente pubblico.

Per ascoltare l'audio integrale dell'evento cliccare QUI

Smart Working: lo spazio come leva del cambiamento

Eventi sul territorio, 8 Aprile, 2019 | 10:00

Spazio della Memoria 
Atelier Sì
Via San Vitale, 69
Bologna, 8 aprile 2019 | 10.00-13.30

 

Un progetto di Smart Working necessita e impone un ripensamento della dimensione spaziale. Un approccio che svincola il lavoro dallo spazio fisico e fisso dell’ufficio, porta ad interrogarsi sulle azioni di implementare e mettere a punto per ripensare lo spazio di lavoro. Spazio di lavoro che non è più e non è più solo lo spazio della postazione/scrivania in ufficio.

Cosa vuol dire per una PA che intende investire in un progetto di Smart Working tenere adeguatamente conto della dimensione spaziale? Di quali e di quanti spazi si parla? Quali leve di progettazione dello Smart Working interagiscono in una riprogettazione dello spazio fisico? Come impatta questo sugli stili di lavoro, sul senso di appartenenza al team e di identità dell’organizzazione?

Il workshop mira a analizzare la dimensione dello spazio fisico nella sua interezza, dalle metodologie di riprogettazione del physical layout e nelle sue connessioni con altre variabili di progettazione, all’interno di una cornice di senso legata allo spazio di lavoro e nel quadro delle considerazioni sulla disponibilità di spazi e strutture delle Pubbliche Amministrazioni.

Il workshop si colloca nell’ambito delle attività del Progetto VeLA, nato grazie all’occasione creata dal bando PON Governance e Capacità istituzionale 2014/2020, con particolare riferimento al primo avviso pubblico PON GOV, per il finanziamento di interventi volti al trasferimento, all’evoluzione e alla diffusione di buone pratiche attraverso Open Community PA 2020. Il progetto promuove la partecipazione di un ente cedente e una serie di enti beneficiari, dalla cui collaborazione possano nascere nuove pratiche sullo smart working, che si sostanziano in un kit di riuso.

È riservato ad un numero limitato di persone ed è rivolto ai Project Manager del Progetto VeLA, ai referenti dei Team coinvolti sul tema Spazi e alle figure interne delle Amministrazioni che si occupano di Risorse Umane, Tecnologie, Gestione del Patrimonio Pubblico, nonché ad un numero selezionato di stakeholder territoriali e nazionali.

La partecipazione è su invito.
Per confermare l'adesione e per informazioni segreteria.vela@fpanet.it

Verso uno Smart Working maturo: appunti di un viaggio in VeLA

Roma, 16 Maggio, 2019 | 14:30

Nove Enti partner, una buona pratica e un kit di riuso a disposizione delle PA che vorranno implementare un modello di smart working. Il progetto VeLA – Veloce, Leggero, Agile: lo Smart Working per la PA è finanziato dal PON GOV 2014-2020 nell’ambito del primo bando di Open Community PA.

Il progetto è un laboratorio in evoluzione, un’occasione di approfondimento del tema dello smart working, delle criticità e delle opportunità con cui le Amministrazioni pubbliche nell’attuale fase di sperimentazione si stanno confrontando. Per oltre un anno gli Enti partner hanno lavorato sui temi organizzativi, amministrativi e procedurali, ma si sono anche aperte al confronto sull’accompagnamento agli smart worker e all’empowerment della dirigenza, alla comunicazione ai cittadini e alla misurazione e valutazione della performance e della produttiva del lavoratore, agli spazi come leva del cambiamento e al ruolo abilitante delle tecnologie.

Questo appuntamento rappresenta il convegno finale di questa esperienza di lavoro insieme, che non si conclude con il progetto, ma che vede le amministrazioni impegnate in una roadmap di implementazione e soprattutto in un’azione di sensibilizzazione e di trasferimento ad altre Amministrazioni.

La presentazione del kit di riuso e dei risultati del progetto sarà alternata a pitch di esperti su alcuni temi aperti su cui VeLA vuole puntare l’attenzione e rilanciare il dibattito futuro in materia di smart working.

Il convegno sarà l’occasione per analizzare oltre ai risultati del progetto, alcuni focus tematici connessi allo smart working, dal service design all’attrattività dei talenti fino al futuro possibili delle modalità di lavoro agile.

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Per ascoltare l'audio della 1° tavola rotonda cliccare QUI

Per ascoltare l'audio della 2° tavola rotonda cliccare QUI

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Arrivano i giovani: un nuovo Big Bang per le Pubbliche Amministrazioni?

Roma, 15 Maggio, 2019 | 16:00

E se fossero le persone, invece che le leggi, le protagoniste dello Stato italiano? E se fosse l'entusiasmo delle persone a cambiare le Organizzazioni Pubbliche? Dopo anni di blocco delle assunzioni, migliaia di giovani entreranno negli Uffici Pubblici a partire dai prossimi mesi. Può essere una straordinaria occasione per ritrovare passione, entusiasmo e fiducia, per scoprire e praticare, tutti insieme, in armonia, nuovi metodi nel lavoro pubblico.

Di quali culture saranno portatori i neo assunti? Di quali aspettative? E di quali bisogni? Come li riceveremo? Con un modulo da compilare oppure con un un drink da bere tutti insieme? Come agire sul contesto organizzativo affinché le risorse che stanno per essere introdotte siano valorizzate al meglio? Quali azioni per fare in modo che l'arrivo dei giovani costituisca un'occasione per rilanciare il capitale umano dei lavoratori pubblici di lungo corso?.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze segnala un'opportunità, evidenzia una responsabilità, promuove un focus di approfondimento.

Un aperitivo con... Francesco Raphael Frieri

Roma, 16 Maggio, 2019 | 14:00

Francesco Frieri è il Direttore Generale alle Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni della Regione Emilia-Romagna dal marzo del 2016. E' responsabile della gestione delle risorse umane e finanziarie, della logistica, del patrimonio, degli approvvigionamenti, dell’organizzazione, del coordinamento delle politiche europee, della valutazione delle stesse, della cooperazione territoriale negoziata ed internazionale, dello sviluppo dell’ ICT, della statistica,della comunicazione interna e dell’attuazione delle politiche di riordino istituzionale per la Regione.

In questo ruolo sta svolgendo un'azione di profondo rinnovamento della macchina amministrativa, sia dal punto di vista della sua trasformazione digitale, sia nella gestione delle persone e del loro modo di lavorare. L'intervista partirà proprio da questi aspetti per mettere in luce opportunità e ostacoli ad un profondo cambio di mentalità nel lavoro pubblico.

Smart working, ma non solo. Lezioni apprese per un nuovo modello di lavoro pubblico

Eventi sul territorio, 3 Giugno, 2020 | 11:30

In un solo mese sono arrivate 5.240 risposte al Panel PA “Strategie individuali e organizzative di risposta all’emergenza”, l’indagine rivolta alla community di FPA nel percorso #road2forumpa2020 di avvicinamento all’evento online di luglio.

Una partecipazione davvero molto grande, a testimonianza di quanto sia sentita l’esigenza di riflettere sulle misure adottate (nel pubblico e nel privato) per rispondere all’emergenza legata alla diffusione del Covid-19. In questa situazione abbiamo assistito all’adozione massiva del lavoro a distanza: una scelta obbligata, ma che potrebbe offrire il punto di partenza per ridisegnare il futuro del post-emergenza. Il Panel PA ha voluto, quindi, portare un contributo proprio in questo senso: scoprire cosa ha funzionato e cosa no, condividere le strategie migliori, imparare dall’esperienza.

Presenteremo i risultati del Panel in questo Digital Talk. 

Per partecipare è necessario registrarsi e, il giorno dell’evento, effettuare il login con le proprie credenziali e aprire il video che trovate a questa pagina

 

Il Valore Pubblico nell'epoca Covid-19: come finalizzare le performance e gestire i rischi delle PA verso l'equilibrio tra salute pubblica, ripartenza economica, tenuta sociale e rispetto ambientale

Roma, 8 Luglio, 2020 | 17:00

Il concetto di Valore Pubblico, ampiamente studiato nel dibattito scientifico internazionale, ha trovato una prima definizione “istituzionale” italiana nelle Linee Guida 2017-2018-2019 del Dipartimento della Funzione Pubblica e nella Relazione CNEL 2019: il vero successo di una PA può essere espresso dalla capacità di migliorare il livello di benessere sia economico, sia sociale, sia ambientale percepito dai cittadini rispetto alle condizioni di partenza delle politiche e dei servizi.

Prima dell’emergenza sanitaria, la creazione di valore è stata una chimera per la maggior parte delle PA italiane.

In epoca COVID-19, reimpostare l’azione delle PA italiane dalla burocrazia difensiva verso il Valore Pubblico diventa una necessità imprescindibile per evitare il crollo del Paese ma anche un’opportunità di accelerazione del cambiamento organizzativo e digitale vissuto durante il lockdown. In epoca COVID-19, le PA creano Valore Pubblico se e nella misura in cui riescano a trovare l’equilibrio dinamico tra salute pubblica, ripartenza economica, tenuta sociale e rispetto ambientale.

Oggi più che mai, per creare Valore Pubblico occorre finalizzare verso esso le performance individuali, organizzative e istituzionali (cioè, gli impatti sul livello di benessere dei cittadini) delle PA.

Oggi più che mai, per proteggere il Valore Pubblico occorre contenere i rischi (es. amministrativi, economico-finanziari, patrimoniali, di sicurezza, informatici, corruttivi, di trasparenza, di privacy, reputazionali, strategici, operativi, di non qualità, ambientali, legati agli andamenti economico/politici esterni e, in epoca COVID-19, soprattutto sanitari) che possano comprometterne o ridurne la generazione o addirittura causarne la distruzione.

Oggi più che mai, occorre costruire una prospettiva integrata di miglioramento delle performance e di contenimento dei rischi verso l’orizzonte comune della generazione di Valore Pubblico: da un lato, il Performance Management (PM) aumenta la probabilità e la misura della creazione di valore, dall’altro lato il Risk Management (RM) diminuisce la probabilità e la misura dell’erosione del valore. Solo attraverso una gestione integrata delle leve di creazione e delle leve di protezione è possibile generare Valore Pubblico.

Si configura la necessità di un innovativo Modello di “Public Value Governance” delle nostre PA che parta dal miglioramento del livello di salute dell’ente (organizzativo, professionale, digitale, ecc.), si affidi a politici con visioni di medio-lungo respiro e a manager trasversali che sappiano portarle avanti, si organizzi per processi semplificati e digitali, governi le performance e i rischi in modo integrato e finalizzato alla creazione di Valore Pubblico, avvalendosi della partecipazione dei cittadini e della collaborazione di filiera con altre amministrazioni pubbliche, imprese private e organizzazioni no profit.

Per approfondimenti www.cervap.it

Trasformazione digitale e organizzativa: progettare il cambiamento della PA con il POLA

Eventi sul territorio, 29 Marzo, 2021 | 15:00

La trasformazione digitale impone un ripensamento dei modelli organizzativi del lavoro. Non basta digitalizzare processi e strumenti “vecchi”: per il vero cambio di passo serve ripensare in chiave nuova il modo in cui si lavora. Nel settore pubblico, la pandemia ha portato alla ribalta il tema dello Smart Working, talvolta stravolgendone il senso e il fine, ma sicuramente favorendo una riflessione attenta sul peso dei principi che sono alla base: autonomia, responsabilizzazione, flessibilità e obiettivi. 

Ci si chiede allora cosa hanno a che fare questi principi con la trasformazione digitale nella PA, di cui lo Smart Working rappresenta la punta dell’iceberg, racchiudendo in sé molte delle dimensioni su cui agire per una vera trasformazione digitale: l’organizzazione e i processi, la gestione e il management, le persone e le loro competenze, il governo di spazio e tempo, ma anche le tecnologie e il rapporto con i cittadini. 

Seppure ancora a regime emergenziale, le Pubbliche Amministrazioni sono state invitate a pensare in modo programmatico e strategico lo Smart Working di quella che è stata chiamata “nuova normalità”. Con il Piano Organizzativo del lavoro agile, si progetta e si indica come mettere in pratica nuovi modi di lavorare nella PA tenendo insieme, in un esercizio sì difficilissimo ma potenzialmente dirompente, tecnologie, persone, organizzazione e società. 

Il POLA mette al centro riflessioni su temi importanti come il reclutamento del personale e l’attrattività della PA e la valorizzazione delle competenze delle persone e una nuova leadership illuminata, la valutazione delle performance, il ripensamento della funzione dell’HR nel settore pubblico e le piattaforme e le tecnologie che abilitano il digital workplace.  

Progettare il cambiamento significa riflettere su queste dimensioni e individuare misure e azioni in grado di attuarlo. Come sfruttare quindi al meglio l’occasione del POLA per attuare la trasformazione digitale della PA attraverso la leva dello Smart Working?  

 

PA smart: attori, processi e strumenti per un lavoro pubblico realmente “agile”

Roma, 23 Giugno, 2021 | 16:30

 

Flessibilità organizzativa, digitalizzazione, lavoro per obiettivi, orientamento ai risultati, nuovi team ibridi. Sono solo alcune delle parole chiave che guidano il percorso di consolidamento e di messa a regime dello Smart Working post emergenza. Uno Smart Working che contribuisce al percorso di modernizzazione e trasformazione digitale e organizzativa degli Enti pubblici. 

Partendo dalle indicazioni previste dalle linee guida per il Piano Organizzativo del Lavoro Agile (POLA) fino alle linee programmatiche del Ministro Brunetta per arrivare alle iniziative previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), l’evento mira a fare il punto sullo stato dell’arte del lavoro agile nella PA analizzando tutte le dimensioni su cui agire  per una vera trasformazione digitale: l’organizzazione e i suoi processi, le persone e le loro competenze, le tecnologie e i nuovi concetti di spazio di lavoro e di strumenti a supporto del lavoro a distanza e in team.  

Modelli di servizio, modelli organizzativi, Competenze: esperienze e leve per la vera transizione al digitale per la PA

Roma, 24 Giugno, 2021 | 10:45

La Pubblica Amministrazione sta vivendo un processo di cambiamento profondo e articolato, non sempre lineare, ma certamente inarrestabile. Società civile e sistema economico chiedono agli enti pubblici di innovare i propri processi, di migliorare la qualità dei servizi offerti, di incrementare il proprio grado di efficienza e trasparenza, producendo valore per il proprio territorio. 

Per dare corpo a tali cambiamenti, la Pubblica Amministrazione deve valorizzare il proprio capitale umano, rafforzare la capacità di management, rivedere i processi operativi e gli strumenti di gestione, ricercare costantemente nuove modalità di erogazione dei servizi, anche ampliando l’uso delle tecnologie. 

I cittadini e le imprese possono trovare nuovi processi e modelli di servizio se vengono ripensati e se chi vi opera adotta nuovi modi di lavorare, nuove modalità di relazione e di supporto anche per garantire l’inclusione di tutti. In questo ambito il livello di servizio agli utenti può essere sostenuto da un nuovo modo di lavorare: agile, programmato, collaborativo, orientato agli obiettivi. 

In questo talk ci focalizzeremo su due leve di particolare importanza: la costruzione di standard operativi di servizio e i relativi impatti sui modelli organizzativi e competenze necessarie per le PA.  

Perché, definita una strategia di trasformazione, le leve su cui intervenire sono l’ascolto dell’utenza, lo sviluppo della cultura e delle nuove competenze digitali e trasversali, la revisione dei processi e la loro digitalizzazione, l’engagement delle persone e il change management relativo ai nuovi modi di lavorare, alle nuove dinamiche relazionali e di collaborazione, per approdare all’erogazione di servizi che siano digitali e inclusivi per tutti. 

 

Emilia-Romagna, presente nel futuro. NextGeneration PA: strategie e azioni per la pubblica amministrazione del futuro

Roma, 24 Giugno, 2021 | 14:30

Ridisegnare il lavoro pubblico e migliorare e semplificare i servizi per cittadini e imprese attraverso una PA a misura di Next Generation Eu, pronta a cogliere le opportunità di cambiamento e innovazione ed essere il volano dello sviluppo sostenibile del proprio territorio. Durante l’evento, Regione Emilia-Romagna si confronterà con il livello nazionale e con realtà locali per focalizzare le principali sfide, confrontarsi sulle migliori pratiche con Amministrazione leader e delineare azioni future e sinergie.

"A" come accesso: assumere bene per rigenerare la PA

Roma, 14 Giugno, 2022 | 12:00

Dal DL 80/21 al portale InPA e ai concorsi in svolgimento l’amministrazione pubblica vede una nuova stagione di assunzioni tese sia a coprire le necessità che derivano dal Piano di Ripresa e Resilienza, sia a superare quella che il Ministro Brunetta ha chiamato la “desertificazione” della PA. In questa fase sarà importante l’attenzione al processo di selezione che dovrà sempre tener conto delle attitudini, delle competenze organizzative e relazionali, delle motivazioni.

Il convegno si propone di dar conto dello stato dell’arte e di mettere in evidenza buone pratiche, opportunità e ostacoli per un processo di assunzioni che sia adeguato alle necessità del Paese.

L'ARENA DI FORUM PA

Roma, 14 Giugno, 2022 | 14:00

Tavolo di lavoro dei manager pubblici

Roma, 15 Giugno, 2022 | 10:00

Il confronto tra figure apicali della PA, con elevate responsabilità in termini di risorse umane ed economiche, parte dalla convinzione che si debba affrontare la ripresa rimettendo al centro la figura del manager pubblico, ossia di quel ruolo di vertice nelle grandi e complesse organizzazioni che è caratterizzato da un’autonomia responsabile, un’alta professionalità nella gestione delle risorse e nel promuovere la crescita professionale delle persone, uno sguardo sistemico e lungimirante, una spiccata competenza nel governo con la rete, un’elevata flessibilità per prendere decisioni in condizioni di incertezza, una tendenza all’innovazione e a cercare soluzioni nuove, sorretta anche da una profonda curiosità intellettuale.

Partendo da questa constatazione, nasce l’idea di proporre dei momenti informali di incontro tra figure apicali con importanti responsabilità sia in termini di budget sia di persone. Questo al FORUM PA 2022, potrà essere un primo passo in questo senso.

Quali manager pubblici per gestire la ripresa e le nuove emergenze

Roma, 15 Giugno, 2022 | 17:00

Gli ingenti fondi che derivano dal PNRR, dai fondi nazionali e dalla programmazione europea impongono di realizzare obiettivi ambiziosi nell’attuazione delle riforme e nell’utilizzo degli investimenti. L’impegno deve riguardare tutto il territorio nazionale, con un’attenzione costante a che nessuno resti indietro, deve agire congiuntamente in tutti i settori indicati nelle diverse Missioni del Piano, integrando il ruolo del pubblico e del privato e portare a compimento la più grande operazione di rilancio del nostro Paese dal dopoguerra.

Questo compito si deve affrontare rimettendo al centro delle azioni la figura del manager pubblico, ossia di quel ruolo di vertice in grado di trasformare gli obiettivi del PNRR in programmi e progetti, dirigendo il lavoro di migliaia di collaboratori e gestendo Il budget

Performance e PIAO per creare valore pubblico

Roma, 14 Giugno, 2022 | 14:30

Con il DL 80/2021, (convertito nella L. 113/2021) è stato introdotto il PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione) che pone l’attenzione, oltre che sulla necessità di integrazione della programmazione, misurazione e valutazione, con il funzionamento complessivo degli enti, su un concetto fondamentale per le pubbliche amministrazioni ma spesso trascurato, la definizione del Valore Pubblico.

Quali devono essere i fattori abilitanti per un’organizzazione pubblica per produrre valore per i cittadini e gli stakeholder del territorio? Quali le sue strategie? Come può misurare e valutare il raggiungimento di questi benefici?

Sono queste le domande a cui la Pubblica amministrazione oggi, alla luce della sfida del PNRR, è chiamata a rispondere e di cui si discuterà nell’evento.