Le persone che hanno partecipato

Roberto Paolesse

Roberto Paolesse

Il prof. Roberto Paolesse, nato a Cittareale (Rieti) il 7/11/1959, si è laureato con lode in Chimica nel 1983, presso l’ Università degli Studi di Roma “La Sapienza” ed ha iniziato la sua attività di ricerca presso la stessa Università in qualità di borsista AIRI. Dal 1986 al 2001 è stato ricercatore universitario (settore scientifico-disciplinare C06X-Chimica) presso la Facoltà di Ingegneria dell’ Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

Nel dicembre 2000 ha ottenuto l’idoneità in una valutazione comparativa per un posto da Professore Associato, settore scientifico-disciplinare C06X-Chimica, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Firenze e nel novembre 2001 è stato chiamato in qualità di professore associato dalla Facoltà di Ingegneria dell’ Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Nel 1992-1993, nel 1995 e nel 1996 è stato visiting professor presso il Department of Chemistry della University of California at Davis (USA).

L'attività di ricerca del prof. Paolesse riguarda principalmente lo studio di porfirine e derivati e la loro applicazione come materiale sensibile in sensori chimici. All'interno di tale tematica si possono individuare diverse linee di ricerca: - Sintesi e reattività di complessi di metalli di transizione con macrocicli tetrapirrolici. - Sviluppo di sensori chimici per applicazioni in matrici di sensori polifunzionali. - Deposizione controllata di film sottili di materiali organici. - Studio delle proprietà opto-elettroniche di film sottili di porfirine ed analoghi. Tale attività di ricerca e’ documentata da più di 200 lavori a stampa su riviste internazionali e da quattro brevetti.

E’ stato coordinatore scientifico di quattro Unita’ Operative nell’ambito del progetto finalizzato MADESS II del Consiglio Nazionale delle Ricerche e di una Unita’ Operativa nell’ambito del Piano Nazionale delle Ricerche-Tema 6 Sensori del MURST e di una unità di ricerca nell'ambito del progetto MIUR-FISR SAIA "Sensori ottici ed elettroottici per Applicazioni Industriali ed Ambientali". E’ coordinatore nazionale di un progetto MIUR-FIRB "Studio di microsistemi multifunzionali per determinazioni chimiche e biochimiche in matrici biologiche complesse".

E’ Associate Editor della rivista Journal of Porphyrins and Phthalocyanines, fa parte dello Steering Committee dell'International Meeting on Chemical Sensors (IMCS) dal 2004 ed è nell’International Committee della V International Conference on Porphyrins and Phthalocyanines (ICPP-5). E’ stato l'organizzatore della IV International Conference on Porphyrins and Phthalocyanines (ICPP-4), Roma Luglio 2006 ed ha fatto parte dei comitati organizzativi della II e della IV conferenza AISEM, della conferenza Eurosensors XIX ed è stato Chairman del III Workshop del NOSE II Network (EU FP-V).

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Ha partecipato a:

I mediatori del trasferimento tecnologico a fianco della PA per rispondere ai bisogni dei cittadini

Fiera di Roma | Roma, 20 Maggio, 2010 | 10:00

Qualità dell’acqua, gestione dei rifiuti, riduzione delle emissioni inquinanti, accesso alla cultura e alla comunicazione, mobilità: l’innovazione tecnologica può offrire soluzioni per migliorare la vita dei cittadini e l’organizzazione dei servizi nelle città?

L’innovazione sperimentata dalla Pa riguarda, in primis, il suo rapporto con i cittadini, attraverso una più efficace erogazione e fruibilità dei servizi. La pubblica amministrazione, gli enti locali, le aziende dei servizi possono essere uno straordinario motore di innovazione valorizzando i risultati della ricerca pubblica per rispondere a nuovi bisogni dei cittadini. Eppure questo processo virtuoso stenta a svilupparsi.

La realizzazione di modelli e servizi innovativi non consiste semplicemente nella valorizzazione e razionalizzazione delle risorse disponibili ma richiede una molteplicità di competenze, di risorse e di attori presenti sul territorio e rende nodale il ruolo degli organismi collettivi e delle professionalità coinvolti nell’opera di mediazione, integrazione e accompagnamento tra questo sistema, il tessuto produttivo e le comunità locali: i mediatori del trasferimento tecnologico.

Per realizzare servizi innovativi che rispondano ai bisogni dei cittadini non servono semplicemente soluzioni tecnologiche ma prima ancora far emergere nel sistema delle imprese e della PA un fabbisogno di innovazione spesso inconsapevole o inespresso. I mediatori di trasferimento tecnologico possono interpretare e aggregare le domande di ricerca e sviluppo tecnologico del territorio facendole incontrare con il mondo delle università e dei centri di ricerca.

Il convegno intende fornire nuovi modelli e pratiche di valorizzazione della ricerca scientifica e di trasferimento tecnologico a supporto dell’innovazione dei servizi resi dalla Pubblica Amministrazione ai cittadini, partendo da esperienze e progetti che hanno visto coinvolti attori diversi quali le università, le imprese e le agenzie di promozione dell’innovazione.